23 apr 2020 | 5 min di lettura | Pubblicato da Castiglia M.
Alcune casse di previdenza offrono ai loro iscritti la possibilità di stipulare un mutuo a condizioni agevolate per l’acquisto dell’abitazione. L’opportunità è prevista anche dall’Inps ed è indirizzata ai dipendenti pubblici e ai pensionati ex Inpdap, l’ente di previdenza poi confluito nell’Inps. Il mutuo ipotecario Inps viene concessi ogni anno per l’acquisto della prima casa che, però, non deve avere caratteristiche di lusso.
Possono richiedere un mutuo ipotecario Inps tutti gli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, purché in attività e con un contratto di lavoro a tempo indeterminato e i pensionati iscritti da almeno un anno.
La domanda va inoltrata insieme alla documentazione necessaria esclusivamente per via telematica attraverso il portale Inps dal 15 gennaio 2020 sino al 10 ottobre 2020 e, per accedere al servizio, è necessario il Pin dispositivo. Il mutuo può essere cointestato ma solamente con il coniuge se anch’esso iscritto alla Gestione Unitaria. Non è possibile invece cointestare il mutuo se si è conviventi.
In caso di decesso dell’intestatario del mutuo, può essere presentata domanda di successione nella titolarità del finanziamento ma solo da parte del coniuge o, in sua mancanza, da parte dei figli se componenti del nucleo familiare. Quando i figli sono minorenni, la domanda di successione può essere presentata ma solo sotto tutela di una persona designata dal giudice tutelare.
Altro requisito richiesto per accedere ai mutui ipotecari Inps è che il titolare del mutuo, o i componenti del nucleo familiare, non siano proprietari di altri immobili residenziali in Italia, salvo che in alcuni casi particolari tra i quali: la proprietà di quote, inagibilità dell’immobile per cause naturali, assegnazione dell’abitazione al coniuge separato o di un immobile ricevuto in eredità o per donazione per una quota non superiore al 50%.
1) Il primo requisito richiesto per accedere al mutuo Inps è che l’immobile da acquistare sia abitazione principale, cioè l’abitazione dove si ha la residenza anagrafica e dove si vive abitualmente.
2) L’immobile non deve essere inoltre di lusso, cioè appartenente alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
3) E’ inoltre fondamentale che l’abitazione sia ubicata in Italia, che sia libera e disponibile e che non sia gravata da ipoteche o altre garanzie reali. Il finanziamento Inps è infatti un mutuo ipotecario e, come tale, è necessario iscrivere un’ipoteca di importo doppio del mutuo concesso a tutela del creditore in caso di insolvenza.
I mutui Inps sono a tasso variabile oppure a tasso fisso di durata sino a 10, 15, 20, 25, 30 anni. Se però il richiedente ha compiuto 65 anni al momento della presentazione della domanda, la durata massima del finanziamento non può superare i 15 anni.
Il rimborso avviene in rate trimestrali costanti e posticipate in base ai tassi di interesse fissati dall’Inps e calcolati con il sistema alla francese. E’ possibile variare la tipologia di tasso (ad esempio da variabile a fisso e viceversa) una sola volta durante il rimborso e solo dopo due anni dal perfezionamento del contratto di mutuo.
Il mutuo Inps può essere estinto in tutto o in parte, senza dover pagare alcuna penale e in qualunque momento, versando l’importo del debito residuo in un’unica soluzione. Solo in caso di estinzione parziale di un mutuo a tasso fisso, il versamento deve essere effettuato almeno 30 giorni prima della scadenza della successiva rata trimestrale.
Il mutuo non può infine essere concesso se l’importo annuo delle rate da pagare, compresi gli interessi, "supera il trattamento utile dell'iscritto equivalente alla metà del reddito annuo imponibile del nucleo familiare".
Come garanzia, oltre all’ipoteca è obbligatorio stipulare una polizza assicurativa vincolata a favore dell’Inps contro gli incendi, scoppio di gas, caduta di fulmini e aerei e ricorsi dei vicini. La ricevuta dell’avvenuta sottoscrizione e la relativa quietanza devono essere esibite quando si formalizza il contratto di mutuo.
Premesso che l’importo massimo erogabile non può superare il 100% del valore dell’immobile, certificato da perizia, si possono ottenere:
E’ possibile passare a zero spese da un mutuo erogato da una banca al mutuo ipotecario Inps. Il meccanismo di trasferimento e le norme che regolano la surrogazione da una banca all’Inps sono le stesse che valgono quando si traferisce il mutuo da una banca a un’altra.
La domanda di surroga va presentata, sempre per via telematica, all’Inps compilando gli appositi moduli e allegando tutta la documentazione richiesta. In caso di esaurimento delle risorse finanziare del Fondo credito da cui l’istituto attinge per erogare i mutui, la domanda viene evasa secondo le graduatorie di merito stilate dall’Inps e presa in considerazione insieme alle altre richieste di mutuo.
Il titolare di un mutuo ipotecario Inps può chiedere la rinegoziazione del tasso. Per la domanda di rinegoziazione del mutuo sono disponibili moduli ad hoc scaricabili dal sito dell’Inps. La rinegoziazione può essere applicata a tutti i mutui o surroghe Inps con ammortamento semestrale o trimestrale, in regola con i versamenti delle rate, a cui è stato applicato un tasso diverso da quelli stabiliti e approvati con, per l’anno in corso, Determinazione n. 12 del 29 gennaio 2020 e in vigore dal successivo 1° febbraio. Per quanto riguarda invece l’atto di rinegoziazione, non è più necessario ricorrere al notaio.
Giornalista professionista, collabora da diversi anni con il Sole 24 Ore (Casa24Plus, Mondo Immobiliare). In passato ha lavorato, tra gli altri, per Tempo Economico e Tgcom.
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