8 mag 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Marco B.
Tra luglio e dicembre 2023 saranno un po’ più ricchi gli stipendi mensili (esclusa la tredicesima) di buona parte dei lavoratori dipendenti, quelli con redditi fino a 35.000 euro lordi all’anno.
Nel Documento di economia e finanza (DEF) il Governo ha destinato circa 4 miliardi di euro (in deficit, cioè a carico del debito pubblico) a questo nuovo taglio del cuneo fiscale.
Scopri tutti i dettagli sui futuri aumenti su Facile.it, leader nel confronto di mutui online.
Il cuneo è la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la busta paga netta ricevuta dal lavoratore. Il cuneo fiscale italiano arriva al 45,9%, uno dei più alti tra Paesidell’Ocse(Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che raccoglie i 26 Stati più sviluppati con un'economia di mercato).
In Italia i redditi da lavoro dipendente rappresentano (dati fiscali del 2021) circa il 50% del reddito complessivo dichiarato (il 30,2% spetta ai pensionati).
La retribuzione media dichiarata dai dipendenti è pari a 21.500 euro lordi l’anno.
Il 1° maggio la premier Giorgia Meloni, in un video, ha annunciato: Tagliamo il cuneo contributivo di quattro punti percentuali e questo taglio si somma a quello che avevamo già fatto nella precedente legge di bilancio. Così oggi, e fino alla fine di quest’anno, noi abbiamo un taglio di 6 punti percentuali per chi ha redditi fino a 35.000 euro e addirittura di 7 punti percentuali per i redditi più bassi, fino a 25.000 euro.
Per chi guadagna fino a 35.000 euro l’anno, l’aumento della busta-paga dovrebbe andare da 44,92 a 98,56 euro al mese.
In particolare, secondo il quotidiano di Confindustria Il Sole 24 Ore la ripartizione dovrebbe essere questa:
STIPENDIO LORDO | AUMENTO STIPENDIO |
---|---|
10.000€ | 44,92€ |
12.500€ | 56,15€ |
17.500€ | 67,38€ |
20.000€ | 76,82€ |
22.500€ | 86,42€ |
25.000€ | 96,03€ |
27.500€ | 90,54€ |
30.000€ | 90,49€ |
32.500€ | 91,52€ |
35.000€ | 98,56€ |
Nel caso il provvedimento dovesse essere esteso per tutto il 2024 (il Governo non si è ancora impegnato ufficialmente, sebbene abbia fatto intendere che ci starebbe pensando) servirebbero ben 12 miliardi.
Per l’ultimo semestre del 2024, intanto, ne sono stati stanziati circa 4, che si sommano ai 5 stanziati già prima dal Governo Draghi e da quello attuale.
Insomma, un piccolo vantaggio per i lavoratori dipendenti e un ulteriore aggravio per i conti statali, già gravati da un alto debito pubblico: a dicembre 2022 era a circa 2.762 miliardi, pari al 145% del PIL italiano.
Inoltre, Il Sole 24 Ore segnala che il taglio del cuneo va bene per quanto attiene il recupero stipendiale, meno bene per quanto si riversa sulla spesa previdenziale.
Infatti, l’annunciata riduzione dell’aliquota comporta un gettito contributivo che copre solamente circa l’85% della spesa. I contributi mancanti saranno fiscalizzati e di conseguenza pagati anche dai contribuenti non rientranti nella riduzione del cuneo e soprattutto dagli stessi pensionati.
Il dubbio, continua il quotidiano, è che venga iniziata un’opera di smantellamento del sistema contributivo e venga aperta la strada a forme pensionistiche a "beneficio definito". I sistemi previdenziali a prestazione definita sono, infatti, quelli che si caratterizzano per il fatto che l'organismo previdenziale si impegna a corrispondere una prestazione pensionistica predeterminata, a prescindere dai risultati della gestione delle risorse raccolte.
*Annuncio Promozionale, per tutte le informazioni relative a ciascun prodotto si prega di prendere visione di Informativa Trasparenza Mutui. Tutti i prodotti presenti sul comparatore sono da considerarsi assistiti da garanzia di ipoteca sull'immobile. Ti ricordiamo sempre di prendere visione delle Informazioni Generali sul Credito Immobiliare offerto ai consumatori nonché agli altri documenti di Trasparenza. Per verificare la soluzione adatta alle tue esigenze clicca su verifica fattibilità
Confronta in pochi istanti i mutui on line offerti dalle banche e richiedi senza impegno la fattibilità del finanziamento.
Confronta i nostri prodotti
Riduci la rata del mutuo
Scopri le risorse di Facile.it sugli argomenti più discussi del settore immobiliare.
Scopri le informazioni e le offerte di mutuo delle banche partner di Facile.it.
Lun-Sab 9:00-20:00
Il servizio di intermediazione assicurativa di Facile.it è gestito da Facile.it Broker di assicurazioni S.p.A. con socio unico, broker assicurativo regolamentato dall'IVASS ed iscritto al RUI in data 13/02/2014 con numero B000480264 • P.IVA 08007250965 • PEC
Il servizio di mediazione creditizia per i mutui e per il credito al consumo di Facile.it è gestito da Facile.it Mediazione Creditizia S.p.A. con socio unico, iscrizione Elenco Mediatori Creditizi OAM numero M201 • P.IVA 06158600962
Il servizio di comparazione tariffe (luce, gas, ADSL, cellulari, conti e carte) ed i servizi di marketing sono gestiti da Facile.it S.p.A. con socio unico • P.IVA 07902950968