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Come leggere correttamente la bolletta della luce

Come leggere correttamente la bolletta della luce
Le 3 cose da sapere:
  • Componenti: servizi di vendita, servizi di rete, imposte
  • Costi non modificabili: servizi di rete e imposte
  • Scopri modalità e tempi di invio delle principali compagnie

Le voci presenti nella bolletta della luce, così come quelle della bolletta del gas, sono molto importanti per capire da cosa è costituita la spesa che sosteniamo periodicamente per l’elettricità e conoscerle ci può aiutare ad ammortizzare i consumi in maniera ottimale.

È bene ricordare che alcune delle componenti del prezzo dell’energia elettrica dipendono dal fornitore, mentre altre rimangono invariate. Saper leggere correttamente la fattura è importante perché è l'unico modo per essere certi di pagare quanto realmente dovuto e capire quale è il consumo di energia elettrica effettivo. Le componenti della bolletta dell’energia elettrica sono divise in quattro gruppi. Vediamole nel dettaglio.

Sommario

Bolletta della luce: come leggerla

Nel video qui sotto scopriamo insieme a Elisabetta Della Croce, esperta del settore energia in Facile.it, tutti i costi che trovi di solito nella bolletta della luce e che non sai come leggere ed interpretare, spiegati in maniera facile ed intuitiva. Buona visione!

  • 00:31 Le spesa per la materia energia
  • 00:52 Le altre spese da considerare
  • 01:17 Come capire quanto stai spendendo?

Quali sono le voci in bolletta?

Le principali voci presenti nella bolletta della luce riguardano i costi per la materia energia, le spese per il trasporto e la gestione del contatore, gli oneri di sistema e le imposte. Scopri nel dettaglio come leggerle ed interpretarle.

Spesa per la materia energia

La spesa per la materia energia legata alla bolletta luce è costituita da quota fissa (€/anno), indipendente dal consumo (si paga anche in assenza di esso), e quota energia (€/kWh), che si paga in proporzione al consumo ed è l’unica parte variabile della tariffa energetica, ossia quella che determina la differenziazione delle tariffe elettriche nel mercato libero dell'energia. La quota energia è composta da:

  • Prezzo dell’energia: costo di acquisto dell’energia elettrica.
  • Perdite di rete: pesano circa il 10,4% sul prezzo dell’energia. Nel Servizio di Tutela sono incluse nel prezzo dell’energia, mentre nel mercato libero sono fatturate separatamente.
  • Dispacciamento: costo del servizio che garantisce l’equilibrio tra energia immessa nelle reti elettriche ed energia prelevata dai clienti finali.
  • Perequazione: componente che serve a garantire che gli importi pagati dal cliente per energia e dispacciamento siano i costi effettivi sostenuti dal fornitore.

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore è legata al trasporto dell'energia. Le tariffe sono stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), quindi il prezzo non varia tra i diversi fornitori. La spesa complessiva è il risultato di 3 componenti:

  • Quota fissa (€/cliente/mese), indipendente dal proprio consumo;
  • Quota potenza (€/KW/mese), applicata alla potenza impegnata;
  • Quota energia (€/kWh), applicata all’energia consumata.

Spesa per oneri di sistema

La spesa per oneri di sistema, copre i costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico ed il prezzo è stabilito dall’ARERA trimestralmente, quindi non varia in base al fornitore scelto. In particolare abbiamo:

  • Quota fissa (€/cliente/mese), non è legata ai consumi e si applica solo alle abitazioni di non residenza;
  • Quota energia (€/kWh), applicata in base all’energia consumata e, quindi, pagata da tutti indipendentemente dalla residenza.

Solo nel caso dell’energia elettrica, esiste una differenza tra le tariffe per i residenti e le tariffe per i non residenti presso l’indirizzo di fornitura; ciò determina un incremento del 35% nella spesa annua per la fornitura di energia elettrica per le abitazioni di non residenza rispetto a quelle di residenza anagrafica.

Imposte

Le imposte connesse alla bolletta luce, che rimangono invariate per ogni fornitore e sono stabilite dalle leggi statali. Esse sono costituite dalle accise, che si applicano all’energia consumata, e dall’IVA al 10%, applicata sull’importo totale in fattura (di conseguenza è influenzata anche dalla tariffa scelta).

Utilizzare il RID come metodo di pagamento o ricevere il documento in formato elettronico può rappresentare talvolta un risparmio in bolletta rispetto al pagamento col bollettino postale o all’invio in formato cartaceo. Nel Mercato di Tutela il pagamento con addebito sul conto corrente prevede uno sconto di 6€/anno. Anche nel Mercato Libero alcuni fornitori addebitano un costo aggiuntivo (in media pari a 2€) per i clienti che preferiscono utilizzare il bollettino come metodo di pagamento e la fatturazione cartacea.

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Facsimile bolletta luce

Grazie all’immagine sottostante, puoi capire meglio come vengono presentate queste informazioni all’interno della bolletta elettrica.

Differenze tra consumi stimati e rilevati luce

Nell’ultima parte della fattura si possono trovare i dati relativi ai consumi e alle letture, dove viene anche specificato se l’operazione di controllo del contatore sia stata effettuata da soli (autolettura), oppure da un tecnico abilitato al servizio. Qualora il consumo fosse frutto di una stima, quindi di una previsione dell’operatore in base ai consumi storici dei mesi passati, i pagamenti successivi potrebbero prevedere dei conguagli, per integrare in più o in meno l’importo saldato, in caso di consumi effettivi diversi rispetto ai consumi stimati.

I consumi della luce sono espressi in kWh, quindi si riferiscono alla quantità media di energia elettrica utilizzata ogni ora. I consumi rilevati sono quelli realmente avvenuti, perciò la quantità effettiva di energia consumata, che può essere stabilita soltanto tramite la lettura del contatore. I consumi stimati invece sono delle previsioni, operazioni realizzate dalla compagnia considerando il numero di persone del nucleo familiare, il tipo di utenza e la potenza nominale dell’impianto.

Approfondimento: Quanto consuma in media una famiglia di 4 persone?

Cosa devi sapere per risparmiare sulla bolletta

Saper leggere correttamente questo documento è importante non solo per comprendere tutti i costi che si sostengono ma anche per confrontare consapevolmente le offerte presenti sul mercato, individuare quella più conveniente per i propri consumi e seguire i consigli per risparmiare sulla luce. Ecco quindi le principali informazioni da tenere a mente.

  • Il prezzo della materia energia può essere fisso, e quindi non subire modifiche dovute alle oscillazioni del mercato, oppure indicizzato, essendo così soggetto a variazioni in base all’andamento dell’indice di riferimento. La scelta di una tipologia piuttosto che dell’altra dipende dalla propensione al rischio del cliente, poiché il prezzo indicizzato può costituire un notevole e progressivo risparmio in bolletta se il prezzo tende a diminuire, ma allo stesso tempo l’imprevedibilità del mercato può portare ad un incremento dei costi.
  • Per l’energia elettrica esistono due tipologie di tariffe, monoraria e bioraria: la prima prevede un prezzo al kWh indifferenziato per tutte le fasce orarie di consumo dell'energia elettrica ed è consigliata a chi ha un consumo che si distribuisce in maniera omogenea in tutti i giorni della settimana e su tutte le ore del giorno. La tariffa bioraria invece, prevede un prezzo al kWh differenziato in base alle fasce orarie in cui viene utilizzata ed è consigliata a chi ha un consumo che si distribuisce in particolari giorni della settimana e ore del giorno. Le fasce orarie vengono indicate sulle offerte come:
    • Fascia F1 - generalmente circoscritta a un arco temporale che va dalle h 8 alle h 19, dal lunedì al venerdì;
    • Fascia F2 - riferita generalmente alle h 19 – 8 dal lunedì al venerdì e durante i week end e le festività.
  • Utilizzare metodi di pagamento elettronici può rappresentare talvolta un risparmio in bolletta rispetto al pagamento col bollettino postale o all’invio della bolletta in formato cartaceo. Nel Mercato Tutelato il pagamento con addebito sul conto corrente prevede uno sconto di 6€/ anno. Anche nel Mercato Libero alcuni fornitori addebitano un costo aggiuntivo (in media pari a 2€) per i clienti che preferiscono utilizzare il bollettino come metodo di pagamento e la fatturazione cartacea.
  • Solo nel caso dell’energia elettrica, esiste una differenza tra le tariffe per i residenti e le tariffe per i non residenti presso l’indirizzo di fornitura; ciò determina un incremento del 35% nella spesa annua per la fornitura di energia elettrica per le abitazioni di non residenza rispetto a quelle di residenza anagrafica.

Come si paga la bolletta luce: metodi di pagamento

Per saldarla esistono diverse modalità disponibili, tuttavia bisogna verificare quelle previste dal proprio operatore, in quanto ogni compagnia prevede dei sistemi precisi per il versamento delle tariffe energetiche.

Il modo più comune per pagare la bolletta della luce è tramite bonifico bancario, con addebito diretto sul proprio conto corrente bancario o postale, un sistema chiamato anche RID, Rapporto Interbancario Diretto, che prevede l’autorizzazione preventiva del titolare del conto. Il bonifico bancario è il metodo di pagamento più sicuro per evitare di incorrere nel rischio di avere una bolletta non pagata

Un’altra modalità accettata è la carta di pagamento con IBAN, come ad esempio la PostePay e altre carte prepagate con chip, che consentono la domiciliazione delle utenze domestiche. Questo servizio è disponibile anche con alcune carta di credito, mentre solitamente non è utilizzabile con le carte di debito. Altrimenti è possibile saldare le bollette attraverso il pagamento del classico bollettino, negli uffici di Poste Italiane oppure nei negozi convenzionati Sisal e Lottomatica.

Canone RAI in bolletta

Dal 2017 il pagamento del Canone RAI, il contributo per la televisione pubblica nazionale, viene versato obbligatoriamente dai cittadini all’interno della bolletta della luce. La tassa è dovuta da tutte le persone che posseggono un televisore, oppure un qualsiasi apparecchio di ricezione di trasmissioni radiotelevisive.

Il Canone RAI ha un importo di 90€, confermato all’interno della Legge di Bilancio.

Il pagamento è suddiviso in 10 rate da 9€ ciascuna, dilazionate in 12 mesi, inserite nel documento di fatturazione secondo la modalità di 9€ ogni fattura, per le tariffazioni con cadenza mensile, oppure di 18€ per quelle con periodicità bimestrale.

Per alcuni cittadini è prevista comunque l’esenzione dal Canone RAI, ad esempio per chi non possiede una TV, chi ha un’età anagrafica superiore a 75 anni e un reddito inferiore a 6.713,98 euro l’anno, oppure per il personale diplomatico e i funzionari consolari.

Bolletta luce prima e seconda casa: costa uguale?

La tariffazione prevede una distinzione fondamentale, fra le utenze per la prima casa di residenza e quelle per la seconda abitazione di proprietà.

Le fatture della luce per la prima casa vengono identificate con il codice TDR, ed è utilizzabile da tutti gli utenti che ricevono una fornitura con potenza nominale fino a 3 kW, con una progressiva riduzione dei costi energetici all'aumentare dei consumi.

Per la seconda casa, il codice della tariffa è il TDNR, lo stesso previsto per i consumi privati con potenza nominale superiore a 3 kW. Questa tariffa è caratterizzata da spese fisse più elevate, con un importo in media pari a 135€ l’anno, oltre ovviamente il consumo energetico utilizzato. Tuttavia alcune compagnie mettono a disposizione delle offerte luce per la seconda casa, promozione che permettono di risparmiare sulle spese fisse dell’utenza.

Bolletta luce dei principali fornitori di energia elettrica

fornitori luce prevedono modalità e tempi di emissione delle bollette generalmente simili, ogni due mesi circa (bolletta bimestrale). Ecco nel dettaglio quali sono.

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