Il frigorifero può incidere tanto sulla bolletta se è molto grande e di classe energetica bassa
Il frigorifero può incidere tanto sulla bolletta se è molto grande e di classe energetica bassa
Il modo in cui si conservano i cibi e la loro posizione possono impattare sui consumi
Il modo in cui si conservano i cibi e la loro posizione possono impattare sui consumi
Pulizia, temperatura costante e assenza di brina aiutano il frigo ad essere meno energivoro
Pulizia, temperatura costante e assenza di brina aiutano il frigo ad essere meno energivoro
È ormai da molti decenni che il frigorifero è uno degli elettrodomestici senza dubbio irrinunciabili in una moderna abitazione. Tuttavia, secondo alcune stime, esso è in grado di impattare fino al 20% sulla bolletta della luce, configurandosi di fatto come uno degli elettrodomestici più energivori ad oggi esistenti.
Basti pensare che si tratta di un apparecchio costantemente in funzione, 24 ore su 24 ogni giorno. Ma che dire dei suoi consumi medi? Come si può ridurli a favore di un risparmio oggi più che mai indispensabile vista la situazione economica delicata nella quale versano molte famiglie?
Innanzitutto, partiamo con lo snocciolare alcuni dati reali: in media, un frigorifero in funzione tutto il giorno riesce a consumare dai 100 ai 250 W/h. Tuttavia, esistono dei precisi parametri che consentono a tale elettrodomestico di essere particolarmente energivoro: uno su tutti è la classe energetica.
Il consumo di un frigo è legato a doppio filo al livello di efficienza energetica che sfrutta, specificato sull'apposita etichetta nella quale vengono descritti i Watt che l'apparecchio consuma annualmente. Ad esempio, la classe A è la più efficiente, con dei consumi che variano dai 160 ai 350 kWh, con una spesa media di circa 0,20€ al kWh.
La classe B consuma leggermente di più rispetto alla A, con una stima media di 400 kWh annui e con una spesa che varia dai 60 agli 80€ su scala annuale; la classe G, ultimo scalino della scala gerarchica, è la meno efficiente dato che i suoi consumi superano i 700 kWh e apportano una spesa media di 150€ annui. Pertanto, un fattore da tenere in alta considerazione per valutare il consumo elettrico di un frigorifero è la sua classe.
Un secondo parametro è dettato dalle dimensioni: più elevata è la sua capienza e la capacità di contenere alimenti, maggiore sarà il suo fabbisogno energetico e più alti saranno i costi in bolletta.
Oltre a ciò, anche la capacità di raffreddamento integrata nella sua struttura risulta essere una variabile assolutamente fondamentale per i consumi di un frigo: affinché sia efficiente, è indispensabile che esso possieda la funzione di raffreddamento degli alimenti in modo tale da scongiurare le dispersioni di calore ottimizzando i consumi senza rinunciare a delle elevate performance.
Il consumo medio di un frigo è anche legato alla sua posizione nell'ambiente domestico: se collocato in corrispondenza di fonti di calore, può consumare di più perdendo in efficienza.
La temperatura interna dovrebbe essere mantenuta costante: continuando ad aprire costantemente il frigo non si fa altro che stressarlo, aumentando i consumi e, di conseguenza, i costi. Specialmente durante il periodo estivo, il frigorifero è un elettrodomestico che deve sopportare una pressione davvero importante: pertanto, il caldo e gli sbalzi termici impattano in modo significativo sui suoi consumi. Inoltre, un parametro davvero molto importante è la sua età; certo, gli elettrodomestici più antichi possiedono solamente in minima parte dei componenti elettrici avanzati e perlopiù sono composti da parti meccaniche abbastanza vintage. Tuttavia, più è vecchia la struttura, maggiore è il consumo.
Un frigorifero in funzione da circa 20 anni riesce a consumare circa 780 kWh all'anno, con una spesa media di 350€ annui, numeri decisamente maggiori rispetto ai nuovi modelli capaci di consumare molto meno. Un'ottima scelta, quindi, sarebbe quella di sostituire il proprio frigorifero avanti con gli anni con uno maggiormente efficiente e appartenente ad una classe energetica più alta in modo tale da risparmiare il più possibile.
Tuttavia, esistono dei suggerimenti utili per diminuire l'impatto dei consumi del frigo sulle bollette: quali?
I principali consigli per ridurre i consumi medi di un frigorifero hanno una strettissima relazione con il comportamento che si assume quando lo si utilizza. Ad esempio, il modo in cui si conservano i cibi al suo interno può seriamente impattare sul quantitativo di energia consumata per adempiere a tale scopo.
È di fondamentale importanza fare attenzione al posizionamento dei cibi all'interno degli scomparti del frigorifero in modo da permettergli di lavorare al meglio e di mantenere una certa efficienza energetica.
È opportuno sottolineare che sovraccaricare il proprio frigo con un quantitativo esagerato di alimenti può renderlo incapace di coprire il suo fabbisogno, diventando meno efficiente a causa del probabile accumulo di brina derivante dalla riduzione drastica del flusso d'aria.
Non solo, la formazione di ghiaccio nell'ambiente interno del frigorifero incide negativamente sul mantenimento di una temperatura costante: pertanto, è cruciale evitare di collocare gli alimenti in corrispondenza delle prese d'aria. È bene diminuire la quantità di cibi posti sullo scomparto superiore del frigo in modo da far si che il calore non venga intrappolato nell'unità forzando il l'elettrodomestico a consumare il doppio dell'energia.
Un altro accorgimento utile è quello di non conservare i cibi ancora troppo caldi affinché la dispersione del calore non aumenti sensibilmente. È opportuno dotare gli alimenti e i liquidi di un involucro e di un coperchio sigillato che li protegga in modo efficace, in modo tale da impedire che si formi umidità che vada a sovraccaricare il compressore.
Un secondo consiglio per risparmiare è legato ad una regolare routine di manutenzione: mantenere perfettamente pulito il proprio frigo gli permette di avere un flusso d'aria performante e garantisce il funzionamento corretto del compressore. Per poterlo pulire a fondo, è necessario adoperare un pennello a setole che riesca ad eliminare lo sporco più ostinato e a evitare che esso si accumuli per troppo tempo.
Inoltre, è fondamentale ricordarsi di sbrinare il freezer regolarmente e di verificare che non ci siano perdite d'aria. Infine, un occhio di riguardo andrebbe posto sullo stato della guarnizione della porta del frigo: col passare del tempo, infatti, essa potrebbe usurarsi facilmente non garantendo più una chiusura ermetica e permettendo all'aria di fuoriuscire.
Evitare che il flusso si indebolisca è vitale per allungare la vita al proprio frigo e per far si che non consumi in modo esagerato con conseguenti bollette davvero esose.
Assicurarsi che la temperatura interna del proprio frigo sia costante è di vitale importanza per diminuire i suoi consumi. È risaputo, infatti, che mantenere una temperatura eccessivamente bassa va a generare un consumo di energia molto elevato; pertanto, è cruciale impostare il termostato su un valore compreso tra i 3 e i 5°C.
Secondo alcuni dati, per ogni grado di raffreddamento in più il consumo aumenta del 6%: per questo, è importantissimo regolare la temperatura correttamente per risparmiare sulla bolletta.
Non tutti sanno che anche la posizione nella quale viene collocato il frigo ha un impatto rilevante sui suoi consumi. Un buon consiglio in questo senso è quello di accertarsi che vi sia un flusso d'aria ottimale nell'area circostante il frigorifero affinché esso possa lavorare al meglio.
Per mantenere gli alimenti alla temperatura corretta, è importante verificare che fonti di calore come stufe, forni o termosifoni siano il più lontani possibile dal frigo: il calore prodotto da altre apparecchiature può influenzare parecchio sia il consumo medio dell'elettrodomestico che la sua vita.
Insomma, risparmiare con un utilizzo oculato del frigorifero è possibile applicando questi piccoli suggerimenti pratici, così da ridurre le spese ed evitare inutili sprechi.
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