Quanto consuma uno scaldabagno installato in casa

Il boiler elettrico è una buona soluzione per scaldare l'acqua in casa a uso sanitario. Tuttavia, chi lo utilizza all'interno della propria abitazione vuole sapere quanto consuma uno scaldabagno per comprenderne l'eventuale convenienza e scegliere il modello più adatto alle esigenze personali. Si tratta di un apparecchio importante, ma che pesa in maniera notevole costo della bolletta. Tale impatto può raggiungere il 70%, quindi è bene esaminare con attenzione i fattori che influenzano il consumo energetico stesso, a partire dalla capienza. Va precisato che si può risparmiare semplicemente adottando i giusti accorgimenti.
Sommario
- Il consumo dello scaldabagno elettrico
- I consumi dello scaldabagno in relazione alla capacità
- Il funzionamento dello scaldabagno
- Come risparmiare sui consumi
Il consumo dello scaldabagno elettrico
Il boiler si usa per scaldare l'acqua usata in casa, anche se esistono diversi sistemi capaci di garantire una maggiore efficienza e un minor dispendio di energia. Uno studio effettuato da Legambiente ha messo in evidenza come uno scaldabagno con una potenza di 1000 Watt, in funzione per 6 ore giornaliere, richieda circa 2.000 kWh all'anno. Giusto per avere un termine di paragone, tale consumo è pari a quello generato da 8 frigoriferi da 300 litri, in classe A, collegati alla corrente 24 ore su 24. Qualora si decida di tenere acceso lo scaldabagno senza sosta, il suo costo arriva a rappresentare il 70% dell'importo riportato in bolletta. L'esborso è elevato e deve essere valutato attentamente per decidere come e quanto usare l'impianto. Gli esperti sostengono che per ottenere un litro di acqua calda si utilizzano 0,058 kWh di elettricità. Mediamente, per una famiglia di 4 persone, sono necessari 160 litri giornalieri, raggiungendo così un consumo quotidiano pari a 9,3 kWh, ovvero più di 3.300 kWh all'anno.
Le stime sono indicative, per avere dati precisi bisogna effettuare i calcoli basandosi sul proprio caso specifico, in particolare tenendo conto dell'apparecchio posseduto. Non solo, per avere un numero esatto sui kWh, si dovrebbe collegare il boiler al contatore spegnendo qualsiasi altro dispositivo. In ogni modo, il dispendio energetico di uno scaldabagno collegato alla rete elettrica non è costante e soprattutto non è sempre elevato. Si usa maggiore energia nel momento dell'accensione e quando si riscalda l'acqua. Se, ad esempio, si usa il boiler per 6 ore non consecutive al giorno, si impiega circa 1 kWh in totale. Infatti, il numero di ore è relativo, perché se non si adopera l'acqua calda, la macchina non richiede molta elettricità. Non è facile determinare se sia più conveniente lasciare l'apparecchio sempre acceso oppure accenderlo all'occorrenza e spegnerlo, anche perché sull'esito influiscono tanti fattori, come la temperatura ambientale, la quantità d'acqua nel boiler e il sistema impiegato per il riscaldamento dell'acqua stessa.
I consumi dello scaldabagno in relazione alla capacità
Se il boiler contiene 30 litri, ovvero è uno dei più piccoli presenti sul mercato, è indicato al massimo per una sola persona. Tale apparecchio ha una potenza limitata, intorno ai 1200 Watt. Pensando che l'acqua venga mantenuta a una temperatura di 45°C, il dispendio energetico giornaliero è di circa 1,6 kW giornalieri, ovvero circa 48 kW mensili. Qualora lo scaldabagno abbia una capacità di 50 litri, ottimale per due persone, e una potenza di 1.600 Watt, si raggiunge un consumo mensile di 113 kW, sempre tenendo la medesima temperatura. Con un boiler da 80 litri si ha una potenza di circa 2000 Watt e il consumo arriva a 120 kW mensili. Se la capacità dello scaldabagno è di 100 litri e la potenza corrisponde a 2400 Watt, si consumano quotidianamente all'incirca 4 kW, ovvero 125 kW al mese. Va ricordato che per avere una temperatura di 45°C, un boiler da 1200 Watt impiega tra 90 e 120 minuti.
Il funzionamento dello scaldabagno
Meglio spegnere il boiler nelle ore notturne? Non è semplice rispondere al quesito, ma vanno considerate le dimensioni e l'impiego. Siccome si consuma di più all'accensione e nel portare l'acqua alla temperatura desiderata, spegnere l'apparecchio potrebbe non essere conveniente. A tal proposito, risulta utile conoscere il funzionamento del sistema. Lo scaldabagno elettrico comporta un grande impiego di energia, ma c'è comunque qualche opzione di risparmio. L'elettricità, grazie al boiler, diventa energia termica e ciò determina una spesa elevata, facendo lievitare il costo della bolletta. Il mercato propone diverse tipologie di impianti, permettendo di scegliere dimensioni e capacità. Acquistare un apparato piccolo per risparmiare sul prezzo e sul consumo è rischioso, anche perché ci si ritrova in difficoltà a soddisfare le esigenze di tutta la famiglia. L'ingombro dell'elettrodomestico non deve incidere troppo sulla scelta, perché la grandezza equivale alla capacità e permette di avere acqua a sufficienza per chi vive nell'immobile.
Come risparmiare sui consumi
Seguire i giusti consigli aiuta a contenere il dispendio energetico dello scaldabagno. Il primo accorgimento dovrebbe essere quello di sostituire il modello elettrico con uno a gas o GPL. Questo tipo di combustibile, per tale impiego, aiuta a contenere i costi, anche perché l'impianto si attiva unicamente all'apertura del rubinetto dell'acqua calda. In alternativa, si possono effettuare alcuni piccoli cambiamenti che permettono comunque di abbassare l'importo della bolletta. Meglio installare lo scaldabagno nelle immediate vicinanze degli impianti da servire, in bagno o in cucina, in modo che il trasporto dell'acqua sia breve e non faccia perdere calore. In inverno, è bene tenere una temperatura dell'acqua tra i 45 e i 55 gradi, mentre in estate bastano 40 gradi. Per la cucina, si può avere un boiler piccolo a parte, così da dividere e limitare il dispendio energetico. Un altro elemento importante è l'utilizzo di una copertura per isolare il boiler a livello tecnico, così da evitare le dispersioni e far rimanere l'acqua calda per più tempo. Inoltre, si può adoperare un timer per regolare l'orario di accensione e spegnimento, per non far restare l'apparecchio in funzione quando non serve, azione particolarmente indicata per i periodi di vacanza.
Anche i piccoli sprechi possono essere eliminati con un po' di attenzione. Ad esempio, è meglio preferire la doccia alla vasca da bagno o dotare i rubinetti della casa di riduttori di flusso, ottimi per consentire di risparmiare fino al 40% dei consumi in bolletta. Sebbene non sia direttamente collegato all'uso dello scaldabagno, è consigliabile verificare le condizioni applicate dal proprio fornitore di energia elettrica per scegliere l'offerta più conveniente. Abbassare il prezzo unitario, porta a una riduzione del costo totale. Si possono, così, registrare risparmi importanti su ogni bolletta. Se si deve procedere con l'acquisto dell'apparecchio, è bene considerare e confrontare le soluzioni elettriche e a gas con le reali esigenze familiari. Il gas, rispetto all'elettricità, costa meno e impiega meno tempo a scaldare l'acqua, quindi è generalmente la via più vantaggiosa da seguire, anche se bisogna tenere conto delle abitudini di utilizzo. Al miglioramento delle prestazioni, però, corrisponde un prezzo maggiore del boiler. Oltre alla spesa per comprare lo scaldabagno, bisogna mettere in conto l'esborso per l'installazione, un'operazione più onerosa per i sistemi a gas, che richiedono un collegamento specifico e più complesso, anche rispetto agli interventi da effettuare in termini di sicurezza. Prima di agire, si devono valutare attentamente tutti gli aspetti.
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