3 apr 2014 | 3 min di lettura | Pubblicato da Castiglia M.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 28 marzo scorso diventa legge il decreto 47 contenente una serie di provvedimenti che hanno l’obiettivo di dare una risposta concreta al problema dell’emergenza abitativa. Meglio conosciuto come Piano Casa, il pacchetto, presentato dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, introduce alcune novità che puntano a rilanciare il mercato immobiliare e a favorire quello degli affitti. In tal senso, sono interessati alla misura esclusivamente i contratti di locazione a canone concordato e gli alloggi degli studenti. L’agevolazione permetterà ai proprietari di beneficiare dal 2014 al 2017 di una riduzione dall’attuale 15% al 10% dell’aliquota sulla cedolare secca (la tassa ad aliquota fissa applicata ai redditi da locazione di un immobile) e sarà applicabile anche ai contratti già sottoscritti.
Il pacchetto conta su uno stanziamento da parte del Governo pari a un miliardo e 741 milioni di euro. Di questi, 200 milioni confluiranno nel "Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione" (100 per il 2014 e l’altra metà per il 2015), mentre è stata elevata a 266 milioni la dotazione del "Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli". Le risorse potranno essere impiegate anche per creare strumenti, a livello comunale, che svolgano funzioni da intermediario tra inquilini e proprietari in caso di mancato pagamento dei canoni o di danni all’abitazione.
Tra le principali novità, c’è il Piano di recupero degli immobili e delle unità abitative (12.000 in tutto) di edilizia pubblica residenziale, che potranno essere riqualificati sotto il profilo dell’efficienza energetica, dell’impiantistica e dell’antisismica, grazie ai 400 milioni euro messi sul piatto dall’esecutivo. Ulteriori 68 milioni serviranno poi a riqualificare 2.300 alloggi destinati alle famiglie che si trovano in stato di particolare difficoltà, non solo economiche, ma anche per la presenza di componenti portatori di handicap, over 65 anni e malati terminali. Ma non solo. Per gli anni 2014, 2015 e 2016 i titolari di contratti di locazione di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale potranno usufruire di una detrazione pari a 900 euro (se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro) e di 450 euro (per redditi tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro).
Il Piano Casa ha anche l’obiettivo di favorire l’acquisto degli alloggi di edilizia popolare pubblica da parte degli inquilini che già li abitano, attraverso la costituzione di un Fondo (plafond 113 milioni di euro dal 2015 al 2020) per la concessione di contributi in conto interessi su finanziamenti per l’acquisto degli alloggi ex Iacp. Si offre inoltre l’opportunità di riscattare l’abitazione (rent to buy) dopo almeno sette anni dalla stipula del contratto d’affitto.
Infine, per contrastare l’abusivismo, viene introdotta una norma che non permetterà più a chi occupa un immobile di chiedere la residenza e di allacciare le utenze.
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