28 ago 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Marco B.
Il sogno di una casa piccola ma accogliente è diffuso, soprattutto tra le giovani coppie e gli studenti universitari. Dopo il Decreto salva-casa, infatti, pare che le richieste per mini-appartamenti saranno sempre più diffuse.
Quali sono le città che saranno più interessate da questo fenomeno, e quali saranno le conseguenze per l'edilizia?
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Dopo l'approvazione di una serie di emendamenti proposti dal recente Decreto Salva-casa, che allenta le normative sugli spazi minimi abitabili, si potranno dare in affitto o vendere immobili con il soffitto a un’altezza di 2,40 metri e una superficie di 28 m2 (bilocali, 7 x 4 m2) ) e 20 m2 per i monolocali (4 x 5 m2).
Da uno studio di Idealista.it, è emerso infatti che il numero di micro-appartamenti in vendita e in affitto è già in costante aumento. Questo si registra soprattutto nei centri più grandi dotati di università, dove chi li frequenta deve fare i conti col fatto che una casa di dimensioni normali ha costi sempre più elevati - soprattutto dopo gli aumenti dei prezzi delle abitazioni.
Secondo vari analisti, il mercato degli appartamenti di dimensioni ridotte è destinato ad aumentare sempre più. Attualmente, le città più interessate da questo fenomeno sono:
Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi di Idealista.it, commenta così la situazione: “Probabilmente quella delle mini case può essere una direzione verso la quale andare, per soddisfare quelle fasce della popolazione come studenti e lavoratori, interessate a ‘soluzioni provvisorie’, a prezzi un po’ più accessibili rispetto a quelle che si vedono in giro. Anche se per ora le mini case non costituiscono una parte significativa del mercato".
L'esplosione del mercato dei mini-appartamenti ha tuttavia diverse implicazioni. Sebbene offra una soluzione abitativa più economica a giovani coppie, single e studenti; potrebbe contribuire all'abbassamento della qualità della vita e avere un impatto sull'ambiente e sul tessuto urbano.
È dunque fondamentale garantire che questi nuovi spazi abitativi rispettino standard minimi di comfort e sicurezza. Inoltre, potrebbe essere necessario riflettere sulle conseguenze urbanistiche di questa tendenza, promuovendo una pianificazione territoriale adeguata e cercando un equilibrio tra le esigenze del mercato e il benessere dei cittadini.
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