22 feb 2019 | 2 min di lettura | Pubblicato da Daniela D.
L’accesso al credito è un tema dibattuto, soprattutto in periodi di precarietà economica e redditi non sempre sufficienti a offrire adeguate garanzie alla banca. Esistono poi specifiche limitazioni che riguardano ad esempio l’età del cliente, la sua storia creditizia, i debiti che è già impegnato a rimborsare al momento della richiesta. Facciamo il punto, per capire chi può richiedere un prestito personale e quali sono i requisiti standard nel 2019.
Per richiedere un prestito personale è necessario in primo luogo essere maggiorenni e avere un’età compatibile con il piano di rimborso che si intende affrontare.
L’età massima a fine piano è tradizionalmente fissata a 75 anni, perciò un prestito breve può essere richiesto anche da chi ha superato i 70 anni, nel rispetto delle altre condizioni poste dalla finanziaria, come la residenza in territorio italiano e l’essere titolare di un conto corrente bancario o postale.
Oltre a questi requisiti sarà necessario presentare adeguate garanzie per il rimborso, ossia i documenti che attestino un reddito compatibile con la rata che si andrebbe a pagare e una situazione lavorativa che garantisca la continuità dei pagamenti. Per prestiti di importo elevato e con piani di rimborso lunghi sarà necessario dimostrare di avere un impiego a tempo indeterminato, mentre per i prestiti più brevi si può trovare maggiore flessibilità.
Possono poi accedere ai prestiti i pensionati che presentino i documenti attestanti l’assegno mensile dell’ente previdenziale. Nel calcolo della situazione economica rientrano anche altri eventuali prestiti già attivi, che concorrono al calcolo della sostenibilità della rata. Non è infatti possibile ottenere un prestito quando la differenza tra le entrate e la somma dei debiti mensili rivela un rischio di insolvenza. A proposito di insolvenza, per accedere a un prestito è importante avere una storia creditizia positiva, senza protesti e senza debiti ancora in sospeso che possano far rientrare il proprio nominativo tra i cattivi pagatori, perché questo elemento viene sempre verificato dalla banca tramite appositi registri. Per tornare affidabile agli occhi degli istituti di credito potrebbe quindi essere necessario risolvere la situazione, anche tramite un accordo in tribunale con i creditori, e successivamente richiedere e ottenere la cancellazione dall’elenco dei protestati.
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