Ne beneficiano i lavori effettuati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2022
Ne beneficiano i lavori effettuati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2022
Si possono detrarre anche le spese necessarie alla realizzazione dei lavori
Si possono detrarre anche le spese necessarie alla realizzazione dei lavori
Vale per le abitazioni delle categorie prime e seconde case non di lusso
Vale per le abitazioni delle categorie prime e seconde case non di lusso
Introdotto con il Decreto n.34/2020 (Decreto Rilancio, art. 119) poi convertito in Legge n. 77/2020, il Superbonus 110% permette di realizzare interventi edilizi per il miglioramento energetico degli edifici già esistenti (Ecobonus) e per la messa in sicurezza dal rischio sismico (Sismabonus) ottenendo uno sconto fiscale del 110%. Ecco la guida completa e aggiornata su tutte le novità del Superbonus 110%, dai lavori ammessi ai requsiti, dai limiti dispesa ai beneficiari così come stabilito dalla Legge di Bilancio 2022, che ha prorogato le misure sino al 31 dicembre 2025, seppure con una progressiva riduzione dello sconto a partire dal 1° gennaio 2024 e con scadenze diverse in base alla tipologia di beneficiario.
Il Superbonus 110% è un incentivo introdotto dal decreto Rilancio che consente ai beneficiari di effettuare lavori di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico in pratica senza aver alcun tipo di costo. Grazie a questo incentivo i beneficiari che eseguono lavori di ristrutturazione possono contrare su una detrazione del 110% delle spese sostenute per gli inteventi. Il superbonus si può applicare a non più di due immobili di proprietà.
Si possono detrarre anche le spese necessarie alla realizzazione dei lavori. Esempio: i costi di progettazione, di smaltimento, gli onorari dei professionisti e le perizie.
Coloro che non vogliono utilizzare il credito d’imposta, possono scegliere tra altre e due opzioni: lo sconto in fattura oppure la cessione del credito a un soggetto terzo come banche e intermediari finanziari, realizzando i lavori a costo zero.
Per poter usufruite del SuperBonus al 110% sono richiesti alcuni requisiti di accesso o per meglio dire dei vincoli:
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Rientrano nell'Ecobonus gli interventi trainanti e trainati. I secondi, anch'essi prorogati secondo le scadenze previste per i primi, ne hanno diritto solo se realizzati contestualmente ad almeno uno dei seguenti interventi trainanti:
Gli interventi di riqualificazione energetica, detti trainati, sono elencati nell’art. 14 del decreto legge 63/2013, convertito dalla legge 63/2013. Tra questi:
Per il Sismabonus, gli interventi trainanti (art. 16, DL 63/2013) sono:
Per ogni tipo di intervento ci sono limiti di spesa che variano in base alla tipologia dell’edificio.
Tra i cosiddetti interventi trainanti figurano quelli legati al cappotto per migliorare l'isolamento termino e quelli legati al cambio degli impianti di climatizzazione. Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i tetti di spesa previsti per questa tipologia di interventi.
Isolamento termico (cappotto):
Sostituzione impianti di climatizzazione:
Ecco invece le soglie di spesa previste per quelli che vengono definiti interventi trainati:
Per quanto riguarda il Sismabonus, invece, il tetto massimo di spesa per gli interventi antisismici sulle parti strutturali dell’edificio resta di 96.000 euro. Se, al posto della detrazione, si decide di cedere il credito a un'impresa di assicurazione con la contestuale stipula di una polizza a copertura del rischio di eventi calamitosi, la detrazione sale dal 19% al 90%. Gli interventi relativi al sismabonus devono essere asseverati da professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze professionali, e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza.
I beneficiari che possono usufruire dell’agevolazione ecobonus al 110 per cento sono:
Pensato in prima battuta come un incentivo solo per le abitazioni principali, l'ecobonus al 110 per cento per le seconde case è stato previsto grazie ad alcune modifiche apportate in fase di conversione in legge. Nell'emendamento approvato da entrambe le Camere si fa riferimento a "interventi realizzati sul numero massimo di due unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell'edificio": rimangono escluse pertanto le unità immobiliari appartenenti alla categoria catastale A/1 e A/8. Con il Decreto di Agosto inoltre è stato esteso il superbonus anche agli edifici di categoria catastale A/9 a condizioni che siano aperti al pubblico, anche in maniera parziale. Naturalmente, trovi le migliori offerte di mutuo 110% sulla seconda casa su Facile.it. Potrai farti un'idea del costo mensile che dovrai sostenere grazie al nostro stumento per il calcolo della rata del mutuo online.
Le famiglie proprietarie di un immobile unifamiliare, di un’abitazione indipendente (anche se in edificio plurifamiliare) o di una casa in condominio possono accedere al Bonus 110%.
Il maxi-sconto è applicabile a un massimo di due immobili di proprietà sotto forma di credito d’imposta, sconto in fattura o cessione del credito.
I condomìni possono sfruttare il maxi-sconto 110%, tanto se i condòmini sono persone fisiche quanto se imprese e professionisti perché è ininfluente la destinazione delle singole unità. La detrazione è valida per gli interventi trainanti realizzati sulle parti comuni e si può estendere alle opere trainate effettuate sulle singole unità. Esclusi i condomìni con unità di lusso.
La ripartizione delle detrazioni spettanti per i lavori realizzati sulle parti comuni si calcolano in base ai millesimi.
Il bonus può essere utilizzato come credito d'imposta, sconto in fattura oppure il credito può essere ceduto a terzi. Ogni condòmino può scegliere tra le tre soluzioni. Se tutti i condòmini sono concordi nel cedere il credito, la comunicazione all’Agenzia delle Entrate è a cura dell’amministratore.
Con la risoluzione n. 34/E 2020, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’Ecobonus può essere esteso ai titolari di reddito d’impresa per i lavori effettuati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 sulle parti comuni di edifici "posseduti o detenuti", indipendentemente dalla destinazione d’uso dell’edificio.
La detrazione può essere applicata a beni strumentali, fabbricati ‘merce’ e beni ‘patrimonio’.
Dal 15 ottobre 2020, con l'apposito modulo, si può inviare la richiesta per via telematica all’Agenzia delle Entrate e comunque entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello durante il quale si sostengono le spese.
Gli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) hanno tempo fino al 30 giugno 2023, se almeno il 60% dei lavori è stato effettuato alla fine del 2022.
Per accedere al maxisconto, a fine lavori, la classe energetica dell’immobile deve essere più alta di due classi. Se non fosse possibile, anche solo di una ma la più alta raggiungibile.
Il miglioramento deve essere certificato con un APE da un professionista abilitato. In caso di asseverazione o attestazione infedeli la sanzione va da 2mila a 15mila euro e l'agevolazione decade.
L’Ecobonus 110% si riceve sotto forma di credito d’imposta che, a partire dal 2022, si potrà detrarre in quattro anni e non più cinque. In alternativa, si ottiene tramite lo sconto in fattura o la cessione del credito. Entrambe le soluzioni consentono di realizzare i lavori praticamente a costo zero.
Si cede il credito d’imposta all’impresa che realizza i lavori e che scala dal conto finale il 100% dell’importo pagato per gli interventi effettuati. L’impresa può usufruire del credito oppure cederlo a un terzo soggetto, ma il contribuente perde il 10% di differenza.
La detrazione 110% può essere ceduta a una banca o a un intermediario finanziario che, a loro volta, possono trasferirlo a terzi. La cessione può essere comunicata dal contribuente all’Agenzia delle Entrate, altrimenti ci si deve rivolgere a un CAF o a un professionista abilitato, che dovranno apporre un visto di conformità. Per quanto riguarda il Sismabonus, se il credito viene ceduto a un’assicurazione e, contestualmente si stipula una polizza contro il rischio di calamità, si può detrarre il 90% del costo della polizza.
A partire dal 12 novembre 2021, con l’entrata in vigore del Decreto Antifrode (n. 157/2021), le regole per accedere allo sconto in fattura e alla cessione del credito sono cambiate per tutti i bonus edilizi. In particolare, per quanto riguarda il Superbonus, bisognerà presentare l’asseverazione e il visto di conformità che certifica la congruità dei prezzi, anche quando si vuole sfruttare l’agevolazione come detrazione d’imposta in dichiarazione dei redditi. Tranne nel caso in cui la dichiarazione sia presentata direttamente dal contribuente oppure tramite il sostituto d’imposta.
Per accedere al Superbonus del centodieci per cento è necessario seguire un iter piuttosto complesso, sia a livello legislativo che operativo: i documenti necessari e la burocrazia sono in effetti molto importanti e impegnativi, arrivando fino a 36 documenti diversi, pertanto è consigliato affidarsi a professionisti in grado di seguirvi passo dopo passo.
Prima di tutto serve il via libera del condominio per poter effettuare i lavori sulle parti comuni. Serve inoltre un visto conformità da parte di commercialisti e CAF per poter procedere con la richiesta del bonus e la cessione del credito. Il visto potrà però esser richiesto dopo l'avvio dele procedure dell'Agenzia delle Entrate.
Un altro documento molto importante è l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), che ricordiamo dover essere rilasciato da un tecnico abilitato, che certifica la classe energetica inziale, quella finale e il miglioramento di due classi energetiche (o la più alta raggiungibile) a seguito dell'esecuzione dei lavori. I dati degli interventi dovranno essere comunicati in via telematica, così come necessaria è la comunicazione all’ENEA.
I tecnici abilitati devono inoltre fornire un’asseverazione con cui attestano i requisiti tecnici sulla base del progetto e dell’effettiva realizzazione. Ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese si fa riferimento ai prezzari individuati dal decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, facendo riferimento ai prezzi predisposti dalle regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ovvero, in difetto, ai prezzi correnti di mercato in base al luogo dove si svolgono gli interventi. I tecnici abilitati dovranno rilasciare tale asseverazione al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento dei lavori.
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato il Superbonus, ma a partire dal 2024 cambiano le scadenze in funzione della tipologia di immobile oggetto degli interventi.
I destinatari si individuano in 3 categorie:
Le scadenze per le 3 categorie sono:
Da ricordare inoltre che:
Il Superbonus si applica solo in caso di sostituzione del vecchio impianto.
Sì. Il beneficio è stato esteso a tutte le seconde case, dopo le modifiche apportate al Decreto Rilancio.
Sì. il nudo proprietario, in quanto titolare di diritti reali, può accedere al beneficio.
No. il Bonus Mobili non rientra negli interventi trainati ai quali estendere l’agevolazione.
Per ogni intervento è possibile sfruttare interamente la detrazione prevista.
Sì. Le detrazioni sono valide in virtù dell’art. 121 del Decreto Rilancio.
No. La detrazione spetta al contribuente che ha sostenuto le spese. Può essere però suddivisa tra gli aventi diritto.
S', il SuperBonus 110 è stato esteso a tutte le seconde case, dopo le modifiche apportate al Decreto Rilancio.
No. il Bonus Mobili non rientra negli interventi trainati ai quali estendere l’agevolazione.
Per ogni intervento è possibile sfruttare interamente la detrazione prevista
No. La detrazione spetta al contribuente che ha sostenuto le spese. Può essere però suddivisa tra gli aventi diritto.
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