4 apr 2015 | 3 min di lettura | Pubblicato da Castiglia M.
Secondo i dati dell’Osservatorio mensile di Findomestic diffusi un paio di giorni fa, il 23% degli italiani (la percentuale sale al 31% nella fascia dei 18-34enni) ha intenzione di chiedere un mutuo nei prossimi 12 mesi e “il 73% ritiene di poterlo ottenere, seppure con qualche difficoltà”. Il 56% degli intervistati pensa che nell’ultimo anno sia stato più difficile ottenere un finanziamento per comprare casa rispetto all’anno precedente, mentre il 28% ritiene che il quadro non sia cambiato molto e solo il 10% si dichiara ottimista. Appena la metà degli intervistati conosce inoltre l’esistenza di uno strumento quale il Fondo di garanzia casa e soltanto il 5% ha usufruito o pensa di usufruire di questa opportunità.
Nonostante si parli di un clima di fiducia in aumento presso i consumatori e di un momento ottimale per chiedere un mutuo (per ‘merito’ dei bassi tassi di interesse), la maggioranza degli italiani resta dunque del parere che ottenere un prestito per l’acquisto di una abitazione non sia così semplice. Le cause sono le stesse che si ripetono da qualche anno a questa parte: i problemi occupazionali (più vivi che mai come dimostrano gli ultimi dati Istat in tema di posti lavoro), i contratti di lavoro precari e la bassa disponibilità di reddito. Cioè i fattori che, alla prova dei fatti, sono decisivi per la concessione di un mutuo.
Prima di passare a una richiesta ufficiale che rischia di essere respinta per la mancanza dei requisiti, gli aspiranti mutuatari possono però farsi due conti in tasca attraverso una simulazione del mutuo che, in base alla disponibilità per l’anticipo, all’entità della cifra da mutuare, alla situazione reddituale e lavorativa e alla finalità del finanziamento stesso dimostri la reale sostenibilità del debito e quantifichi l’ammontare delle spese, delle rate e degli interessi, in base alla durata del prestito e alla periodicità delle rate.
Per procedere alla simulazione di un mutuo, si hanno due possibilità. La prima, classica, consiste nel raccogliere i preventivi di diverse banche presentandosi direttamente allo sportello. La seconda: utilizzare Internet e, in particolare, quei software che diversi siti, a partire da Facile.it, mettono a disposizione per confrontare le offerte di varie banche e per calcolare automaticamente rate e interessi, previo l’inserimento negli appositi form delle informazioni richieste.
Supponiamo, ad esempio, che un lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato e con un reddito netto mensile di 1.500 euro voglia acquistare una prima casa del valore di 200mila euro, e ne abbia 100mila a disposizione per l’anticipo, ipotizzando di voler ripagare il debito in 20 anni. Attraverso un solo click si può immediatamente verificare che, se sceglie il mutuo tasso variabile, la rata più bassa è di circa 495 euro mensili; mentre se il tasso è fisso si parte da circa 535 euro.
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