31 mag 2018 | 2 min di lettura | Pubblicato da Castiglia M.
Mancano ancora un paio di settimane per il pagamento dell’acconto Imu e Tasi. Quest’anno l’ultimo giorno utile per il versamento è posticipato al 18 giugno dato che il 16 (scadenza fissata dalla legge) cade di sabato. Le due imposte dovranno essere pagate da tutti i proprietari di immobili a esclusione di coloro che godono delle esenzioni previste.
Non pagano, quindi, i possessori di prime case e assimilate (e relative pertinenze) purché non di lusso, cioè appartenenti alle categorie catastali A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi di pregio storico e artistico). Queste ultime unità immobiliari possono tuttavia usufruire di un’aliquota agevolata e di una detrazione di 200 euro.
Tra gli immobili esenti dal versamento anche le case assegnate al coniuge in caso di divorzio o separazione, le case di residenti all’estero iscritti all’Aire (Anagrafe italiana residenti all’estero), a patto che non siano stati dati in affitto o in comodato d’uso, e gli immobili concessi non in locazione al personale di servizio permanente delle Forze armate, della Polizia e dei Vigili del Fuoco.
E’ prevista inoltre una riduzione Imu del 50% per gli immobili dati in comodato d’uso gratuito, tramite contratto registrato, a parenti di primo grado se l’utilizzatore adibisce l’abitazione a prima casa. Si paga poi una Imu ridotta del 75% sull’aliquota fissata dal Comune, se l’immobile è dato in locazione a canone concordato.
La Tasi, la Tassa sui servizi indivisibili destinata coprire le spese comunali di servizi, tra i quali l’illuminazione e la manutenzione delle strade o l’arredo urbano, è stata abolita per la prima casa (ad eccezione di quelli di lusso) e per gli immobili dati in comodato d’uso a parenti di primo grado con Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 15mila euro. Sono invece previste riduzioni del 50% se la casa è data in comodato d’uso gratuito a parenti in linea retta e del 25% se l’immobile è stato affittato a canone concordato. Nel caso l’abitazione sia stata locata con regolare contratto registrato paga il proprietario e non più l’inquilino.
L’acconto da versare entro il 18 giugno, tramite modello F24 o bollettino postale, è pari al 50% di quanto pagato nel 2017. Eventuali conguagli vengono invece conteggiati contestualmente con la seconda rata che, quest’anno, scadrà il 17 dicembre poiché il 16 cade di domenica.
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