Fusione banche: cosa succede a mutui e prestiti?
Le 3 cose da sapere:
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Le fusioni bancarie si basano su accordi assunti dalle direzioni degli azionisti.
1Le fusioni bancarie si basano su accordi assunti dalle direzioni degli azionisti.
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L'obiettivo è semplificare la gestione con più risultati, a partire dall'aumento dei profitti.
2L'obiettivo è semplificare la gestione con più risultati, a partire dall'aumento dei profitti.
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Una volta conclusa la fusione il mutuo o il prestito verrà trasferito presso il nuovo istituto.
3Una volta conclusa la fusione il mutuo o il prestito verrà trasferito presso il nuovo istituto.
Il panorama bancario nazionale ha subìto dei profondi cambiamenti negli ultimi anni, specialmente a seguito delle fusioni. A differenza di quello che si potrebbe pensare, l'unione non può interessare solo due banche, ma spesso coinvolge più istituti di credito.
Indipendentemente dal numero delle società che partecipano, la fusione darà vita ad una sola entità bancaria che potrà avere anche un nuovo nome o mantenere la denominazione originaria di una delle banche coinvolte.
Sommario
- A cosa servono le fusioni bancarie
- Le condizioni economiche dei miei finanziamenti cambiano?
- Cosa succede alle richieste di mutui o prestiti in corso?
- Cosa cambia per modalità e tempi di pagamento delle rate
- Cosa succede in caso di moratoria sul prestito o sul mutuo in corso
A cosa servono le fusioni bancarie
Le fusioni bancarie in genere si basano su precisi accordi assunti dalle direzioni degli azionisti. Dall'operazione, tuttavia, possono derivare anche degli svantaggi, come ad esempio la perdita di posti di lavoro. I clienti possono inoltre notare alcune modifiche per ciò che riguarda le politiche bancarie, anche se il più delle volte è consentito utilizzare lo stesso numero di conto. Così facendo si evitano lungaggini e altre difficoltà organizzative.
Quando le banche decidono di partecipare alla fusione cercano sempre di raggiungere alcuni obiettivi che portano tutta una serie di miglioramenti, a partire dall'aumento dei profitti. Non sempre, tuttavia, l'accorpamento fra gli istituti di credito ha generato ciò, ma tante volte si è rivelato disastroso. In genere la fusione ha successo solo quando riesce davvero a semplificare la gestione.
Quali sono le conseguenze di questa operazione? I correntisti temono soprattutto per le sorti di mutui e prestiti, quindi in merito alla validità e alla scadenza dei contratti di finanziamento.
Le condizioni economiche dei miei finanziamenti cambiano?
Una volta conclusa la fusione, i mutui e i prestiti dei clienti restano validi fino alla scadenza fissata nel contratto originario. Gli addebiti delle rate saranno trasferiti in maniera automatica sul nuovo codice IBAN. In ogni caso i clienti riceveranno una lettera informativa che riporta tutte le condizioni, oltre che il numero del finanziamento. Verranno inoltre specificati gli aspetti relativi alla quietanza della rata e quelli legati al riepilogo annuale.
L'aspetto più importante è quello che interessa le clausole economiche dei prestiti e dei mutui. Sul punto è bene sapere che tali condizioni restano del tutto invariate: i prodotti sottoscritti non cambiano, pertanto i clienti potranno continuare a rimborsare la somma ricevuta secondo le medesime modalità originarie.
Volendo si può anche continuare ad utilizzare l'apertura credito concessa prima della fusione. Anche in questa ipotesi le condizioni rimangono quelle concordate a suo tempo, salvo quanto comunicato con una specifica lettera che riporta le modifiche unilaterali.
Cosa succede alle richieste di mutui o prestiti in corso?
Molti clienti si domandano invece cosa accade quando viene inoltrata una richiesta di mutuo o prestito durante la fase della fusione. Se la domanda non è stata ancora accettata solitamente verrà ritirata. A questo punto sarà possibile presentare una seconda istanza presso il nuovo organismo bancario nato dalla fusione.
Una volta conclusa la fusione il mutuo o il prestito verranno trasferiti presso il nuovo istituto. La data, così come la modalità di addebito delle rate, non subisce alcun tipo di variazione. I correntisti si troveranno così clienti di una nuova banca a per questo potrebbero ricevere un diverso numero di IBAN. Solo nel caso in cui la banca coinvolta venga a tutti gli effetti ceduta all’altro istituto, cambieranno anche le carte di credito, il libretto degli assegni e i consulenti finanziari di riferimento.
La fusione, che genera il passaggio dei conti al nuovo organismo, non implica quindi conseguenze importanti per chi già rimborsa un prestito o un finanziamento. I singoli correntisti, invece, potrebbero riscontrare delle condizioni meno vantaggiose rispetto a quelle originarie, visto che l'operazione finanziaria determina un cambiamento di carte e bancomat. Vale dunque la pena di valutare attentamente se è il caso o meno di cambiare banca, ovvero di cercare prodotti migliori.
Le variazioni, per poter essere valide, devono essere apportate nel rispetto di tutta una serie di condizioni previste dalla legge. Per prima cosa dovrà essere inoltrata a ciascun cliente una lettera informativa, cioè una comunicazione cartacea o comunque attraverso l'home banking, in modo da specificare in maniera dettagliata le eventuali modifiche contrattuali.
Queste variazioni, con un preavviso di almeno 60 giorni, devono essere supportate da un motivo giustificato, perché altrimenti non saranno valide. Entro il termine di preavviso il correntista avrà la possibilità di recedere dal contratto senza con questo subire alcuna penalità.
A cambiare non sono solo le condizioni contrattuali ma anche tutta una serie di informazioni, come ad esempio il nome dei prodotti finanziari e i numeri utili.
Cosa cambia per modalità e tempi di pagamento delle rate
Ad avvenuta fusione, come specificato, mutui e prestiti continuano a restare in vita, così come era stato concordato sul contratto originario, oltre che alle medesime condizioni per ciò che riguarda la data e le modalità di rimborso. Eventuali variazioni sono sempre comunicate per iscritto dalla nuova banca ai singoli clienti, i quali hanno due mesi di tempo per poter recedere senza penali e trasferire il conto presso altro istituto.
Per questo si consiglia di controllare sempre con molta attenzione le nuove clausole, magari comparandole con quelle proposte da altri istituti di credito, così da compiere una scelta consapevole. Intanto le condizioni che interessano i mutui o i prestiti si mantengono sempre le stesse, per cui non ci sono ragioni particolari per preoccuparsi.
I piani di ammortamento sono infatti identici: questo vuol dire che il rimborso proseguirà come sempre, alla data prevista dal contratto originariamente sottoscritto con la precedente banca. Nessuna modifica anche per quanto riguarda l'entità della rata e gli interessi applicati.
Cosa succede in caso di moratoria sul prestito o sul mutuo in corso
I piani di ammortamento di mutui e prestiti non cambieranno nemmeno quando in corso c'è una moratoria, ossia una sospensione del pagamento delle rate relativamente alla quota capitale che è possibile richiedere in periodi di difficoltà.
In un periodo storico in cui le fusioni bancarie sono via via più frequenti e interessano anche grandi istituti, tuttavia, se il pagamento delle rate del mutuo inizia a diventare sempre meno sostenibile potrebbe essere utile valutare un’operazione di surroga del mutuo, che permette di sostituire il proprio finanziamento con un altro a condizioni più vantaggiose presso un diverso istituto bancario.
Allo stesso modo, considerando il crescente fenomeno di concentrazione del sistema bancario, se si è in procinto di richiedere un finanziamento per la prima volta è opportuno valutare al meglio le proposte dei vari istituti tramite una simulazione del mutuo per sottoscrivere un’offerta vantaggiosa che un domani potrebbe non essere più disponibile.
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