Come scegliere il condizionatore giusto e risparmiare sull'energia elettrica
28 giu 2021 | 4 min di lettura | Pubblicato da Giorgia N.

Restare freschi in estate è un lusso che costa caro. Secondo uno studio pubblicato dai ricercatori dell’Università Ca’ Foscari di Venezia con il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) durante questa stagione la spesa delle famiglie in energia elettrica può arrivare ad aumentare del 40%.La ricerca riguarda diversi Paesi Ocs, tra cui non c'è l’Italia, ma basta guardare i dati della Spagna per scoprire che il 18,5% delle famiglie spende in questo periodo dell’anno più del 5% del proprio budget in elettricità.
Il vademecum dell’Enea
Sono naturalmente i condizionatori d’aria a causare il picco dei consumi,anche perché quando il caldo picchia duro è davvero difficile rinunciare a tenerli accessi, anche per diverse ore di seguito. Imparare a usarli correttamente può però aiutare a tenere a bada la bolletta elettrica, per questo l’Ente nazionale energia e ambiente (Enea), ha pubblicato un vademecum con i consigli per i consumatori.
Con l’acquisto giusto si risparmia il 30%
Parte in vantaggio chi sta per comprare un nuovo apparecchio, perché oggi può scegliere tra tecnologie all’avanguardia e modelli efficienti. È molto importante osservare l’etichetta energetica, perché ci permette di mettere a confronto i diversi dispositivi. Qui troviamo infatti i consumi in modalità riscaldamento (su uno standard di 1.400 ore), e di raffrescamento (per 350 ore), e in standby, è quindi facile comparare le informazioni e scegliere il modello energivoro. In ogni caso, suggeriscono gli esperti dell’Enea, è sempre meglio orientarsi sui prodotti di classe energetica A, che sono di gran lunga più efficienti, sia in termini di risparmio energetico che di emissioni di Co2. Con un climatizzatore in classe "A+++" potremo spendere per l’energia elettrica circa il 30 - 40% di meno di quanto spenderemmo con un modello di classe "B".
La tecnologia
Altro punto da tenere presente prima dell’acquisto sono le caratteristiche: meglio puntare su un modello con tecnologia inverter, che permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizioni di impiego. I condizionatori dotati di questa tecnologia sono inoltre particolarmente preziosi quando abbiamo bisogno tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito, perché la potenza viene regolata automaticamente e adeguata alle necessità, cosa che alla lunga ci permette di risparmiare. Hanno un costo maggiore, ma il consumi e rumorosità sono minori.
Con gli incentivi si risparmia la metà
Va anche considerato che oggi possiamo permetterci di comprare un modello più costoso rispetto al passato, perché la spesa sui condizionatori efficienti gode di diversi incentivi fiscali, con un risparmio complessivo che va dal 50 al 110%. Come ricorda l’Enea, se acquistiamo un climatizzatore a pompa di calore, destinato a sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico è possibile scegliere tra bonus casa , Ecobonus o Conto termico 2.0. In altre parole significa che possiamo godere di una detrazione fiscale che va dal 50% al 65% del costo di acquisto e di installazione, se la spesa è abbinata alla ristrutturazione dell’immobile o alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento o di un apparecchio di classe energetica inferiore. E che la detrazione può arrivare al 110%, se l’intervento è abbinato ad altri lavori di riqualificazione energetica sull’edificio, come il rivestimento termico. Inoltre, grazie al meccanismo dello sconto in fattura lo sconto può essere immediato.
La posizione, le regole d’oro
Chi deve installare un apparecchio o ne possiede uno portatile, può poi adottare alcune regole per avere il massimo dell’efficienza con la minor spesa. La prima è di installare il dispositivo nella parte più alta della parete (il calore tende a salire). La seconda è di cercare di posizionare un climatizzatore per ogni stanza. Se il budget è ridotto, meglio selezionare le stanze, l’errore da evitare in ogni caso è comprare un apparecchio più potente da tenere nel corridoio o nel disimpegno: è di uno spreco di energia inutile perché l’unico effetto sarà quello di aver aria gelida in quell’aria e sbalzi termici tra un ambiente e l’altro. Un altro trucco importante è quello di fare coibentare i tubi esterni del dispositivo, così l’impianto non dovrà lavorare per combattere il calore esterno.
In casa: porte chiuse e mai sotto i 24 gradi
Anche chi ha già un condizionatore a casa può adottare degli accorgimenti "salva energia". L’indicazione da seguire è di rimanere 3 gradi sotto la temperatura esterna, o comunque di non scendere mai sotto i 26-24 gradi. Per avere la massima efficienza, vanno inoltre chiuse sempre le porte della stanza da refrigerare: se restano aperte, l’ingresso di nuova aria calda dagli altri ambienti costringerà l’apparecchio a lavorare il doppio. Infine, c’è l’aspetto della manutenzione: i filtri dell’aria e le ventole vanno puliti a inizio stagione, e almeno una volta ogni due settimane. Il pericolo, se si trascura questo aspetto apparentemente banale, che i condizionatori disperdano insieme all’aria fresca muffe e batteri. Anche la tenuta del circuito del gas va tenuta sotto controllo.

Pugliese trapiantata in Emilia, giornalista professionista dal 2005, laurea in filologia romanza e master in giornalismo all’Università di Bologna.
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