25 mar 2020 | 4 min di lettura | Pubblicato da Giorgia N.
Bollette dell’energia elettrica più leggere e tariffe del gas sostanzialmente stabili. Il 2020 si è aperto con due novità positive, che vedranno gli effetti delle variazioni tariffarie già nelle prossime fatture. La notizia riguarda i clienti rimasti nel servizio a maggior tutela, ma il ribasso delle quotazioni della materia prima di energia elettrica, che è all’origine della riduzione dei costi, si potrebbe riflettere in maniera più generale anche sul mercato libero.
Nel primo trimestre 2020 il costo complessivo delle bollette di energia elettrica per i clienti del mercato tutelato è sceso del 5,4% rispetto ai tre mesi precedenti, mentre il gas registra un leggero rialzo dello 0,8%. Secondo i calcoli dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, la nuova variazione tariffaria comporterà per la famiglia “tipo”un risparmio annuale di circa 16 euro, il 2,9% in meno rispetto a un anno fa. Il dato è stato ottenuto simulando le bollette di un’utenza domestica con consumi annui di circa 2.700 kWh, nei 12 mesi tra il 1° aprile 2019 e il 31 marzo 2020, e mettendo a confronto il dato con quello dello stesso periodo dell’anno precedente.
Per il gas, sommando le variazioni del primo trimestre a quelle dei mesi passati, il risparmio di una famiglia tipo (con un consumo di circa 1,400 metri cubi annui), nei 12 mesi tra aprile 2019 e il 31 marzo 2020 è del 9,5%, percentuale che si traduce in 109 euro.
L’Arera ha spiegato che le variazioni registrate riflettono “sia la debolezza della congiuntura economica, sia temperature stagionali miti”. Il clima particolarmente mite degli ultimi mesi ha insomma provocato una diminuzione della domanda di gas naturale, utilizzato anche per la produzione di energia elettrica. Dunque “nonostante il calo della produzione europea e i rischi di natura geopolitica per gli approvvigionamenti extraeuropei”, la situazione ha causato a un ribasso delle quotazioni.
Più nel dettaglio, il calo delle tariffe elettriche è buona in parte dovuto alla diminuzione delle quotazioni della materia prima (scese del 2,64%), a cui si somma la riduzione di un’altra voce “pesante” in bolletta: quella della spesa per gli oneri di sistema (che segna -2,79%), mentre restano invariati i costi di trasporto e distribuzione (+0,01%).
Uno scenario che ha effetti anche sul mercato libero. Il calo del costo dell’energia all’ingrosso potrebbe infatti condizionare le politiche degli operatori fuori dal servizio di maggior tutela, ed è ragionevole pensare che le nuove proposte commerciali nel mercato libero risentiranno positivamente dei prezzi della materia prima, diventando più competitive rispetto ai trimestri precedenti. Le offerte dei gestori andranno comunque valutate caso per caso.
Con il 2020 è arrivata però un’altra novità che riguarda questa volta direttamente tutti gli utenti. A gennaio l’Arera ha completato l’ultimo passaggio della riforma delle tariffe domestiche, cominciata nel 2016 in attuazione del decreto legislativo n.102/14. La riforma ha gradualmente eliminato l’elemento della progressività dai costi accessori della bolletta, e da gennaio il percorso si è concluso con la rimodulazione delle tariffe per i cosiddetti oneri di sistema, una voce di costo che pesa soprattutto nelle bollette della luce incidendo per circa il 20%.
Dal 2020 gli oneri di sistema non sono più strutturati per “scaglioni di consumo”, con aliquote che salgono con il salire dei consumi, ma diventano in percentuale fissa. Questo cambiamento vale sia per i contratti nel mercato libero sia per quelli del tutelato, e comporterà una riduzione delle bollette soprattutto per i clienti che hanno consumi maggiori, come le famiglie numerose o chi utilizza maggiormente energia elettrica.
La riforma ha l’effetto di rimuovere gli ostacoli alla diffusione di nuove tecnologie più efficienti e “green”, come le pompe di calore, le piastre a induzione e i veicoli elettrici, anche in considerazione del fatto che oggi buona parte dell’energia elettrica proviene da una fonte rinnovabile. Per la stessa ragione sono state prorogate anche al 2020 le agevolazioni per chi decide di modificare la potenza del proprio contatore elettrico, e che oggi può usufruire di uno sconto sul costo e di alcuni contributi.
Pugliese trapiantata in Emilia, giornalista professionista dal 2005, laurea in filologia romanza e master in giornalismo all’Università di Bologna.
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