23 apr 2020 | 4 min di lettura | Pubblicato da Giorgia N.
Buone notizie per chi usufruisce del bonus sulla bolletta del gas, ma non ha potuto o ha dimenticato di presentare la richiesta per il rinnovo del beneficio entro il 30 aprile. Questi utenti avranno due mesi in più per inoltrare la domanda.
Ad annunciarlo nelle scorse settimane è stata l'Autorità di regolazione energia, reti e ambiente (Arera).
Ma che cos’è il bonus gas, e quanti ne hanno diritto? Il beneficio, che consiste in un contributo annuale per i consumi di gas fino a 264 euro, riservato alle famiglie numerose o con redditi bassi, (che possono richiederne uno anche per l'acqua e l'energia elettrica) resta ancora sconosciuto ai più: dei circa 2,4 milioni di famiglie che avrebbero diritto alle agevolazioni sulle utenze, appena il 35% ne fa richiesta.
Nello specifico, per il gas, nel 2018 hanno presentato domanda solo 519.375 nuclei familiari. Per colmare questo gap, a partire dal 2021 il governo ha previsto che il bonus sarà erogato in automatico a chi possiede i requisiti, in modo da coprire tutta la platea. Fino ad allora chi non ha ancora beneficiato del contributo può comunque richiederlo. La somma varia a seconda di:
Per un nucleo fino a 4 persone che vive nelle regioni dell’Italia settentrionale e usa il gas per acqua calda sanitaria, uso cottura e riscaldamento, il beneficio può andare dai 146 ai 183 euro all’anno. Ciascun utente può però sapere quale cifra gli spetta facendo la simulazione dal sito dell'ARERA.
Il bonus sulle utenze è stato pensato per le famiglie numerose o con poche entrate, e viene concesso sulla base dell’indice Isee, che viene rilasciato dall’Inps dopo avere calcolato reddito del nucleo familiare e altri parametri, consentendo così di misurarne la condizione economica. Per rientrare tra i beneficiari bisogna:
Solo per l'elettricità, può richiedere il denaro chi è costretto a utilizzare macchinari salvavita alimentati con l'elettricità.
Dal 2020, infine, i bonus sulle utenze sono stati estesi a tutti coloro che percepiscono il reddito o la pensione di cittadinanza.
La domanda va presentata presso il Comune di residenza, o, quando non è così è l’amministrazione a indicare alla famiglia un altro ente designato, come per esempio un Caf, o la Comunità montane.
Per semplificare le cose è stato creato un modulo unico per tutti e tre i bonus, che può essere scaricato dal sito bonusenergia.anci.it: con una sola domanda si può inviare la richiesta a tutti i bonus previsti. I moduli – ricorda l’Arera - sono documenti che costituiscono atto di notorietà, pertanto il loro contenuto deve essere veritiero.
Una volta presentata la domanda, l’ente rilascerà una ricevuta e un numero identificativo della richiesta, che servirà per consultare lo stato della propria pratica, presso l'ente di riferimento. Per avere informazioni sullo stato dell’arte si potrà anche chiamare il numero verde 800.166.654, comunicando il proprio codice fiscale e il codice.
Anche il sito bonusenergia.anci.it ha una sezione riservata "Controlla on line la tua pratica", a cui si può accedere dopo essersi registrati, inserendo il proprio codice fiscale e le credenziali di accesso. Le credenziali vengono rilasciate dal Comune o dal Caf presso cui si è presentata la richiesta per il bonus.
Per i clienti con un impianto di riscaldamento autonomo, il bonus viene erogato sotto forma di uno sconto annuale, che sarà suddiviso nelle bollette relative ai consumi dei 12 mesi successivi. In bolletta l’utente troverà un messaggio nel quale gli viene comunicato che il bonus è stato accordato. L’importo del bonus viene indicato nel dettaglio in ogni bolletta (nella sezione "totale servizi di rete - quota fissa"), per tutto il periodo in cui se ne beneficia.
Le modalità cambiano per chi è invece legato a un impianto condominiale: in questo caso si riceverà un bonifico domiciliato per l’intera somma annuale. In pratica il titolare del bonus sarà invitato a recarsi in un ufficio postale con il documento di identità e il codice fiscale, per ritirare la somma di denaro cui ha diritto.
Chi fa richiesta del bonus per disagio economico deve rinnovare la domanda ogni anno, ricordando di eseguire l’operazione entro la fine del mese precedente alla scadenza. Alla richiesta andrà allegata l’attestazione Isee rinnovata non più tardi dei due mesi precedenti. Gli utenti di solito ricevono un promemoria nelle settimane precedenti alla scadenza.
Pugliese trapiantata in Emilia, giornalista professionista dal 2005, laurea in filologia romanza e master in giornalismo all’Università di Bologna.
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