4 apr 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Castiglia M.
La legge 104 è entrata in vigore nel 1992 con l’obiettivo di tutelare le persone con disabilità, offrendo loro una serie di agevolazioni e di benefici dei quali possono avvalersi non solo i diretti interessati ma, talvolta, anche chi si prende cura di loro, cioè i cosiddetti caregiver. Tra le opportunità che una persona con disabilità soggetta alla legge 104 può sfruttare c'è l’accesso a finanziamenti agevolati con tassi d’interesse minori e piani di rimborso più favorevoli rispetto a quelli di mercato.
Non tutte le persone con disabilità possono accedere ai prestiti agevolati, ma solocoloro che dimostrano di essere in possessodi determinati requisiti. Come:
Se si è in possesso dei suddetti requisiti, è possibile accedere ai finanziamenti agevolati.
Fondamentalmente sono due le strade che si possono percorrere per ottenere un prestito personale agevolato: attraverso l’Associazione Nazionale Disabili Italiani (Andi), che ha stretto una convenzione con l’Inps, oppure rivolgendosi all’Inps stessa che, a sua volta, ha stipulato accordi con banche, istituti di credito e finanziarie che aderiscono all’iniziativa.
Per accedere a un prestito agevolato (o anche a un mutuo) attraverso l’Andi è necessario associarsi versando una quota annuale di 25 euro. L’associazione provvede poi anche ad affiancare il richiedente nelle procedure.
La domanda va in tutti i casi presentata all’Inps che, verificata la presenza dei requisiti necessari, rilascia la comunicazione di cedibilità che dà il via libera all’erogazione del prestito, anche attraverso la cessione del quinto, ovvero con una rata non superiore al 20% del reddito mensile. La rata viene trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione.
Naturalmente, prima di concedere il prestito, il soggetto finanziatore procederà anche con le tradizionali verifiche, valutando la situazione patrimoniale del richiedente, l’età e il suo merito creditizio attraverso la consultazione dei database custoditi dalle centrali rischio. Se il prestito è personale, cioè non è finalizzato, come sempre, non è necessario specificare il motivo per il quale viene richiesto.
Oltre al classico prestito personale, esistono altre iniziative che consistono in finanziamenti finalizzati a sostegno delle persone con disabilità che devono affrontare consistenti spese sanitarie, acquistare attrezzature particolari di supporto o che hanno bisogno di servizi di assistenza alla persona. Per citare qualche soluzione:
Giornalista professionista, collabora da diversi anni con il Sole 24 Ore (Casa24Plus, Mondo Immobiliare). In passato ha lavorato, tra gli altri, per Tempo Economico e Tgcom.
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