Cosa è la cessione del quinto: spiegata in 10 punti
Le 3 cose da sapere:
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Cos'è: forma particolare di prestito personale a tasso fisso
1Cos'è: forma particolare di prestito personale a tasso fisso
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Chi può richiederla: dipendenti sia pubblici che privati e pensionati
2Chi può richiederla: dipendenti sia pubblici che privati e pensionati
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Scopri quali sono i requisiti per richiedere la cessione del quinto
3Scopri quali sono i requisiti per richiedere la cessione del quinto
La cessione del quinto è una tipologia di prestito sempre più richiesta, perché presenta numerosi vantaggi, come il poter essere richiesta anche da chi ha avuto in precedenza problemi di affidabilità creditizia. Si tratta di un finanziamento non finalizzato, che prevede un rimborso mediante una trattenuta diretta mensile dallo stipendio o dalla pensione. La rata non può superare un quinto del totale. Richiedere questo finanziamento è molto semplice ed è altrettanto facile ottenerlo, dal momento che è garantito dalla busta paga o dal cedolino della pensione.
Scopriamo insieme come funziona la cessione del quinto.
Sommario
- Cessione del quinto: cos'è
- Prestito classico e prestito con cessione del quinto: le differenze
- Chi può richiederla
- Le garanzie necessarie
- I documenti necessari
- Le condizioni economiche e gli importi finanziabili
- Delega e rinnovo della cessione del quinto
- L'estinzione anticipata
- Il recesso dal contratto di finanziamento
- I vantaggi della cessione del quinto
1. Cessione del quinto: cos'è
La cessione del quinto è una formula particolare di prestito personale a tasso fisso. Deve il suo nome al fatto che il debito contratto viene rimborsato attraverso una trattenuta in busta paga (o nella pensione) di importo non superiore a un quinto dello stipendio mensile netto. Se ti stai chiedendo come funziona la cessione del quinto, devi sapere che non può avere durata superiore a 120 mesi e che si tratta di un finanziamento non finalizzato: cioè non è necessario specificare il motivo per il quale si richiede il prestito.
2. Prestito classico e prestito con cessione del quinto: le differenze
Nella cessione del quinto il debito viene rimborsato all’ente che l’ha erogato detraendo l’importo della rata direttamente dalla busta paga o dalla pensione. La rata viene perciò versata alla banca o alla finanziaria dal datore di lavoro o dall’istituto di previdenza se si è pensionati. Nei prestiti personali classici, il debito viene invece rimborsato alla banca o alla finanziaria da chi ha richiesto il finanziamento.
3. Chi può richiedere la cessione del quinto
I dipendenti sia pubblici sia privati con un contratto di lavoro a tempo indeterminato e i pensionati. Anche il datore di lavoro deve soddisfare alcuni requisiti: dimostrare la sua solidità economica e avere un numero minimo di dipendenti normalmente fissato a 16. Chi ha un contratto a tempo determinato o a progetto può usufruire della cessione del quinto a patto che il debito venga estinto non oltre la scadenza del contratto di lavoro.
Se sei titolare di pensioni di invalidità, assegno sociale e inabilità non puoi accedere a questa soluzione.
4. Le garanzie necessarie
Non sono richieste garanzie particolari perché il finanziamento è di fatto garantito dal TFR maturato per quanto riguarda i dipendenti e dalla pensione, che rappresentano una forma di tutela in caso di eventi come perdita di lavoro, infortunio e rischio vita. E’ tuttavia richiesta un’assicurazione obbligatoria che tutela dal rischio vita e dalla perdita di lavoro per la parte del finanziamento che eccede il TFR maturato. I costi della polizza vengono trattenuti direttamente dalla banca o dalla finanziaria che erogano al richiedente l’importo decurtato dalle spese assicurative. Per legge, per tutta la durata del rimborso, i dipendenti non possono chiedere anticipi sul TFR.
5. I documenti necessari
Al momento della richiesta bisogna presentare, oltre alla documentazione anagrafica e personale, anche le certificazioni necessarie all’inquadramento della posizione lavorativa e reddituale del richiedente. Mentre per i pensionati, per quanto riguarda i documenti per richiedere un finanziamento, basta il cedolino della pensione, per i prestiti a dipendenti privati e pubblici sono richiesti: l’ultima busta paga, il ‘certificato di stipendio’ contenente la data di assunzione, la retribuzione annua e mensile(sia lorda sia netta), l’importo relativo al TFR sin lì maturato ed eventuali trattenute già presenti in busta paga.
Il lavoratore dipendente deve firmare una delega che autorizzi il datore di lavoro a pagare mensilmente la rata del prestito tramite trattenuta dallo stipendio. La banca o la finanziaria provvedono invece a richiedere direttamente il benestare del datore di lavoro che si impegna così al versamento puntuale delle rate, attraverso la notifica allo stesso del contratto di finanziamento.
6. Le condizioni economiche e gli importi finanziabili
Nel contratto di cessione del quinto devono essere specificati:
- il tasso di interesse praticato;
- l’ammontare del finanziamento e le sue modalità;
- il numero delle rate, il loro importo e le rispettive scadenze;
- le condizioni;
- eventuali altre spese (compresi gli interessi da pagare in caso di mora);
- il TAEG (Tasso annuo effettivo globale) e le rispettive eventuali condizioni che lo modificano;
- causali e importi delle spese non comprese nel TAEG;
- le coperture assicurative;
- le garanzie (se richieste)
Il TAEG comprende gli oneri accessori e le commissioni bancarie ma, nel caso di prestito con cdq, le spese assicurative possono anche essere escluse. L’importo massimo che si può richiedere dipende da variabili come: l’entità del TFR maturato; gli anni di anzianità lavorativa (per i dipendenti); e l’ammontare mensile dello stipendio o della pensione. Infatti, poiché la rata mensile non può superare un quinto dello stipendio netto o della pensione, tanto maggiori sono questi importi, quanto maggiore potrà essere la rata e, di conseguenza, maggiore sarà il prestito erogabile. Inoltre, maggiore è l’anzianità lavorativa, tanto più alto il TFR maturato e, quindi, maggiore sarà la garanzia da offrire alla banca o alla finanziaria.
Per conoscere il costo effettivo della cessione del quinto, devi considerare il TAEG, tasso che esprime in percentuale il costo totale di un finanziamento.
7. Delega e rinnovo della cessione del quinto
Esiste una tipologia di prestito personale molto simile alla cessione del quinto. Si chiama delega di pagamento ed è destinata ai dipendenti pubblici e privati ma, a differenza della cessione del quinto, la rata, che pure viene trattenuta direttamente in busta paga, può arrivare sino ai due quinti dello stipendio netto. Con entrambe le tipologie di prestito è possibile chiedere il rinnovo del prestito, ridiscutendo i termini del contratto in corso, allungando la durata del rimborso e mantenendo la stessa rata pur ottenendo in prestito nuova liquidità. Quest’ultima serve a estinguere il prestito precedente mentre la restante parte è a disposizione del richiedente.
L’operazione di rinnovo è possibile solo nel caso in cui sia trascorso il 40% del piano di rimborso (ad esempio, se il prestito è a 10 anni ne devono essere trascorsi 4). Fanno eccezione i finanziamenti di durata uguale o inferiore a 60 mesi che possono essere rinnovati anche prima che sia trascorso il 40% della durata del rimborso, a patto che il nuovo prestito duri 10 anni.
Puoi richiedere la delega di pagamento anche se stai rimborsando la cessione del quinto, a patto che, per ogni tipologia di prestito, le rispettive rate non siano superiori ognuna a un quinto dello stipendio netto mensile.
8. L'estinzione anticipata
E’ possibile estinguere in anticipo il prestito versando l’intero debito residuo e pagando una penale che normalmente è pari all’1% della somma dovuta a titolo di estinzione anticipata del prestito. Se previsto dal contratto, è possibile evitare il versamento della penale ma vanno comunque pagate le spese di istruttoria e l’imposta di bollo. La polizza assicurativa, di solito interamente versata in fase di stipula del prestito, deve essere rimborsata in un’unica soluzione per un importo pari alla quota del premio non goduto.
9. Il recesso dal contratto di finanziamento
E’ possibile recedere dal contratto entro 14 giorni dalla sua stipula inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno alla banca o all’intermediario, nella quale si esprime la volontà di esercitare il diritto di recesso possibile in base alla legge 229/2003 che prevede per i consumatori la facoltà di ripensamento.
10. I vantaggi della cessione del quinto
Possono accedere a questa tipologia di prestito anche i cosiddetti cattivi pagatori o protestati proprio perché il finanziamento è in qualche modo garantito. Sempre per lo stesso motivo il prestito viene concesso con maggiore facilità rispetto alle formule di finanziamento classiche. Se si ha una anzianità lavorativa elevata e si percepisce un alto stipendio si possono ottenere in prestito somme importanti.
Inoltre i tempi di erogazione e bonifico della cessione del quinto sono, a patto di aver inviato correttamente tutti i documenti in fase di stipula del contratto, piuttosto veloci.
Domande Frequenti
Quando non viene accettata la cessione del quinto?
La cessione del quinto non viene accettata quando il richiedente non ha un reddito sufficiente a garantire il rimborso del finanziamento. Inoltre, la cessione del quinto non viene accettata se il richiedente ha una situazione debitoria pregressa o se ha già un finanziamento in corso. Inoltre, la cessione del quinto non viene accettata se il richiedente ha un'età superiore ai 75 anni al momento della scadenza del finanziamento. Infine, la cessione del quinto non viene accettata se il richiedente non è in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Chi non può richiedere la cessione del quinto?
Non possono richiedere la cessione del quinto i lavoratori autonomi, i pensionati che non hanno una pensione INPS, i lavoratori con contratto a tempo determinato, a progetto o in apprendistato, con contratto di lavoro intermittente o a chiamata.
Quanti anni di lavoro per cessione del quinto?
La durata massima della cessione del quinto è di 10 anni, anche se in alcuni casi può essere estesa fino a 15 anni. La durata minima è di 24 mesi. La durata della cessione del quinto dipende dall'importo richiesto e dalla capacità di rimborso del richiedente. Inoltre, la durata può variare in base alla banca o all'istituto finanziario che eroga il finanziamento.
Cosa comporta la cessione del quinto dello stipendio?
La cessione del quinto dello stipendio è una forma di finanziamento che prevede la trattenuta diretta di un quinto dello stipendio o della pensione del richiedente. Il finanziamento viene erogato dalla banca o da un istituto finanziario, che trattiene direttamente un quinto della retribuzione o della pensione del richiedente. Il rimborso avviene in rate mensili, che vengono trattenute direttamente dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico. La cessione del quinto è una forma di finanziamento sicura perché garantita dallo stipendio o dalla pensione del richiedente. Inoltre, la rata mensile non può superare il quinto dello stipendio o della pensione, garantendo così una certa flessibilità nella gestione delle finanze.
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