16 giu 2022 | 4 min di lettura | Pubblicato da Marco B.
Elettricità e gas negli ultimi tempi sono sempre più cari. A maggior ragione è opportuno imparare a comprendere meglio quanto consumiamo nella nostra casa.
Anche per decidere se è il caso di scegliere, attraverso la comparazione delle offerte energia, un nuovo fornitore.
Ecco come leggere e decifrare le bollette.
Negli ultimi 6 anni è diventato meno complicato capirci qualcosa, perché è stata avviata una semplificazione dei contenuti delle bollette.
È accaduto soprattutto grazie al ruolo svolto dall'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), un'autorità amministrativa indipendente dello Stato.
Ed è stata proprio Arera a stabilire un'ulteriore semplificazione per il 2023, con l'introduzione nelle bollette di luce e gas di nuove informazioni che aiuteranno ulteriorimente gli utenti a comprendere meglio questi documenti.
Nel primo foglio delle bollette dell'energia elettrica e del gas c'è una sintesi:
Vi si leggono anche il codice POD (point of delivery, composto da 14 caratteri e usato per identificare i punti fisici di prelievo e/o di immissione di elettricità) e il codice PDR (punto di riconsegna, che identifica univocamente un'utenza del gas).
Poi sono indicati il mercato di riferimento, il consumo annuo e i contatti a cui rivolgersi in caso di problemi amministrativi o tecnici.
Su ogni bollettino sono inoltre riportati il numero progressivo, la data di emissione, il periodo cui si riferisce e i termini temporali massimi entro i quali occorre pagare.
Uno spazio è dedicato al dettaglio di tutti i costi che portano alla somma finale: materia prima, tasse, contatore, accise, oneri di sistema, servizi vari, bonus, canone Rai rateizzato (dal 2023 non comparirà più nelle bollette dell'elettricità e sarà pagato in un altro modo).
Alcuni costi sono fissi, mentre varia soprattutto il prezzo della materia prima e, talvolta, quello di alcuni servizi supplementari a seconda del fornitore.
Individuare e confrontare con altre offerte le varie voci è utile perché può indurre a passare con un operatore che, nella nostra zona, è meno costoso di quello che abbiamo attualmente.
Sul libero mercato, grazie all'aiuto di un sito di comparazione, si possono trovare buone occasioni, all'altezza delle nostre esigenze, legate anche all'utilizzo che si fa dell'abitazione.
Di solito, scegliendo un solo fornitore per gas ed elettricità si trovano offerte migliori.
In questi mesi, segnati da una forte fluttuazione dei prezzi delle materie prime (che sono in notevole salita), può essere opportuno scegliere una fornitura indicizzata piuttosto che fissa, perché così la bolletta si adegua all'andamento dei mercati dell'energia, sperando in un ribasso.
La maggior parte della spesa per la bolletta della luce è legata all’utilizzo degli elettrodomestici. Innanzitutto, bisogna valutare la potenza massima di ogni dispositivo, un valore espresso in Watt (W) e riportato all’interno dell’etichetta energetica del prodotto, oppure nella scheda informativa dell’elettrodomestico.
Per i dispositivi ad alta potenza questo parametro è indicato in kilowatt (kW), semplicemente per una questione di comodità. Quando si considera il consumo relativo ad un'ora, si parla di kilowattora o kWh.
Ad esempio, un elettrodomestico con una potenza di 100 W per ogni ora di utilizzo comporta un consumo massimo di 100 Watt all’ora.
Per effettuare il calcolo del costo dell’energia elettrica degli elettrodomestici, dunque, basta moltiplicare la potenza dell’apparecchio per le ore di utilizzo, moltiplicando poi questo valore per la tariffa energetica della propria fornitura.
In questo modo è possibile calcolare la spesa sostenuta per ogni elettrodomestico, verificando ad esempio qual è l’impatto di ogni dispositivo sul costo totale dell'energia elettrica.
Tuttavia, la potenza degli elettrodomestici si riferisce al valore massimo, mentre in realtà il consumo reale è differente. Ciò avviene perché si possono usare gli apparecchi a un livello di intensità inferiore, ad esempio impostando un programma ecologico della lavatrice o riducendo la temperatura del frigorifero.
Inoltre, sui consumi elettrici incidono anche la classe di efficienza energetica dell’elettrodomestico, la corretta installazione di quest’ultimo e un’adeguata manutenzione periodica per evitare aumenti dei consumi dovuti alla perdita di efficienza.
In genere, nel calcolo dei consumi elettrici degli elettrodomestici si tende a sovrastimare questo valore, in quanto è quasi impossibile usare sempre gli apparecchi alla massima potenza.
*Le tabelle riportano a titolo esemplificativo la struttura del sito. Per tutte le offerte poste in comparazione clicca sul tasto vai e ottieni tutte le informazioni necessarie per valutare la proposta adatta alle tue esigenze
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