6 giu 2023 | 4 min di lettura | Pubblicato da Cristina B.
I mediatori del credito superano l’esame dei controlli. Una authority, l’Oam, supervisiona l’attività dei professionisti che procacciano i finanziamenti per chi ha difficoltà all’accesso del canale bancario e si è visto rifiutare la domanda.
Scopriamo come funziona la vigilanza per questi soggetti e cosa rischia chi contravviene alle norme.
Per l’erogazione di finanziamenti e crediti spesso ci si rivolge ai professionisti rientranti nella categoria dei mediatori del credito. L’Oam, organismo agenti e mediatori è una authority che tra le altre attività, monitora e controlla il rispetto della normativa, tutelando indirettamente anche i consumatori finali che accedono ai canali dei prestiti.
Ogni anno l’Oam predispone una relazione sulla propria attività. Ecco le novità per l’anno trascorso. L’organismo di vigilanza ha eseguito 13 mila controlli sugli intermediari del credito. Molti, che hanno dato, secondo la stessa authority, un dato confortante: le violazioni hanno riguardato solo il 4,5% dei casi.
“La categoria”, si legge nel report, “i cui numeri sono cresciuti anche lo scorso anno, mostra un elevato grado di rispetto della normativa”.
Dunque professionisti che rispettano le regole di riferimento. E che, per il 2022, registra numeri in crescita, arrivando a oltre 27.586 soggetti di cui 19.701 collaboratori. In particolare su quasi 13mila controlli effettuati, solo il 4,5% ha avuto come seguito l’avvio di procedure sanzionatorie o di cancellazione da parte dell’Ufficio competente. I provvedimenti sanzionatori decisi dal Comitato di Gestione sono stati in tutto 93.
Anche nel 2022 la sanzione pecuniaria è stato lo strumento più adottato dall’Organismo per reprimere i comportamenti degli iscritti contrari alle norme. La fattispecie più diffusa è il mancato adempimento all’obbligo di aggiornamento professionale, seguita dal mancato riscontro alle richieste dell’Organismo, dalla mancata o tardiva comunicazione dei dati e dall’elusione della disciplina del mono-mandato.
Decisi 93 provvedimenti sanzionatori (84 sanzioni pecuniarie), 22 i richiami scritti
Al di là dei numeri sugli iscritti, dalla Relazione emerge come, anche grazie all’azione di orientamento e moral suasion dell’Organismo, agenti e Mediatori rispettino sostanzialmente le regole. Non solo il numero delle istruttorie avviate è percentualmente basso, ma anche i provvedimenti sanzionatori decisi dal comitato di gestione sono in tutto 93 di cui 84 relativi a sanzioni pecuniarie e 9 sospensioni sanzionatorie.
Ma chi sono i mediatori creditizi? La parola utilizzata mediatore ci aiuta a classificarlo come il professionista che mette in relazione, anche attraverso attività di consulenza, banche o intermediari finanziari con la potenziale clientela per la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma.
Gli stessi possono svolgere esclusivamente l’attività appena indicata, nonché attività connesse o strumentali alla stessa e quelle definite compatibili dalla normativa.
Sono figure indipendenti. Cosa vuol dire? Che svolgono la propria attività senza essere legati ad alcuna delle parti da rapporti che ne possano compromettere l’indipendenza e quindi non fanno il tifo per la banca e neanche per chi si rivolge a loro sono neutri e fanno incontrare domanda e offerta di credito .
Anche la sola l’attività di consulenza, finalizzata alla messa in relazione di banche o intermediari finanziari con la potenziale clientela al fine della concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma, integra attività di mediazione creditizia, come tale soggetta a tutti i vincoli di legge.
Per esercitare nei confronti del pubblico l’attività di Mediazione creditizia è necessario ottenere l’iscrizione in un apposito Elenco tenuto dall'OAM, previo possesso dei requisiti previsti dalla legge.
Ai mediatori è vietato concludere contratti ed effettuare, per conto di banche o di intermediari finanziari, l’erogazione di finanziamenti e ogni forma di pagamento o di incasso di denaro contante, di altri mezzi di pagamento o di titoli di credito. I mediatori possono, inoltre, raccogliere le richieste di finanziamento sottoscritte dai clienti, svolgere una prima istruttoria per conto dell’intermediario ( e quindi analizzare la storia creditizia di chi avanza la richiesta) erogante e inoltrare tali richieste a quest’ultimo (provvedere alla gestione della pratica e inoltro, raccolta della documentazione).
Nell’erogazione del credito la banca può opporre un diniego e non rilasciare il finanziamento in questo caso si può percorrere la strada dei mediatori creditizi che solitamente aderiscono ad una rete di associazioni che possono fare leva sulle banche per avere condizioni contrattuali più vantaggiose rispetto a quelle bancarie. Il valore questa consulenza è diventato nel tempo sempre più importante per i consumatori, motivo ulteriore per rendere qualificata a certificata la figura del mediatore creditizio.
Inoltre i professionisti del credito non percepiscono anticipi se non al raggiungimento di un parere della banca, per quanto riguarda la provvigione invece questa viene versata solo successivamente la firma dell’atto notarile.
Giornalista professionista dal 2004 e vicecaporedattore per ItaliaOggi, scrive del Fisco in ogni sua forma. Ha fatto incursioni su Classcnbc e Tgcom per raccontare le novità di manovra di bilancio, sanatorie fiscali e storie di elusione.
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