Credito al consumo

Il credito al consumo è un tipo di finanziamento concesso a individui e famiglie per l'acquisto di beni e servizi o la suddivisione di una spesa in rate. Questi finanziamenti sono a breve termine e servono a sostenere le spese quotidiane e il consumo delle famiglie, non gli investimenti a lungo termine.

In Italia, solo istituti bancari e intermediari autorizzati possono concedere prestiti personali nel contesto del credito al consumo. Questi prestiti possono essere sotto forma di prestiti personali (finalizzati e non), prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, consolidamento debiti, carte di credito e carte revolving. La normativa che regola la concessione di questi prestiti e tutela i diritti dei consumatori è contenuta nel Codice del Consumo, introdotto dal Decreto Legislativo n. 206/2005.

Il capitale finanziato viene restituito gradualmente, con l'aggiunta degli interessi concordati tra le parti. In alcuni casi, il debitore può ottenere un finanziamento a tasso zero, il che significa che il TAN(Tasso Annuo Nominale) applicato al prestito è zero. Un prestito a tasso zero può avere anche un TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) pari a zero, indicando che il debitore non deve pagare spese o commissioni e deve solo restituire gradualmente il capitale preso in prestito, oppure può essere superiore a zero a causa di spese come costi di istruttoria o commissioni.

Il beneficiario del prestito si impegna a restituire il capitale entro un periodo stabilito attraverso il pagamento di rate periodiche, solitamente mensili e di importo costante.