11 apr 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Giorgia N.
Cattive notizie per chi nel 2022 ha installato un sistema di accumulo legato ad un impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il bonus previsto dalla Legge di Bilancio 2022 si è ridotto infatti a poche briciole, a causa dell'alto numero di richieste.
Chi ha presentato domanda potrà recuperare sotto forma di credito d'imposta appena il 9,15% dell'importo speso.
Il bonus sistemi di accumulo è un’agevolazione fiscale destinata a chi, nel 2022, ha acquistato e installato un sistema di accumulo integrato in un impianto di produzione elettrica alimentato da fonti rinnovabili. Lo scopo della misura era quello di favorire la diffusione dei sistemi per ottimizzare l'energia prodotta da fonti rinnovabili: gli accumulatori sono infatti vere proprie batterie che permettono di stoccare l'energia prodotta da impianti fotovoltaici, per poi utilizzarla anche quando l'impianto non è in funzione. La misura contenuta in manovra riconosceva dunque un credito d'imposta a chi avesse sostenuto questa spesa nel 2022.
Il via alle domande è stato dato il 1 marzo 2023. Fino al 30 marzo è stato possibile inviare la richiesta di bonus via web, dal sito dell'Agenzia delle entrate. La percentuale di credito d'imposta spettante a ciascun richiedente è stata poi comunicata tramite provvedimento dell'Agenzia, pochi giorni fa.
Come si legge nel provvedimento pubblicato dall'Agenzia, la percentuale che spetta a ciascun richiedente è stata determinata "ai sensi del comma 2 dell’articolo 3 del decreto dell'Economia e delle Finanze del 6 maggio 2022, in base al rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate (pari a 3 milioni di euro) e l’importo complessivo delle spese agevolabili indicate nelle istanze presentate dai beneficiari". A fronte dei 3 milioni di euro disposizione sono però pervenute a marzo domande per 32.781.559 euro. Di qui il calcolo del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun beneficiario, che è pari al 9,1514% del credito.
Per sapere se si ha diritto al bonus non basta aver inviato la richiesta nei tempi previsti. Bisogna avere ricevuto, entro 5 giorni dall'invio della domanda, la ricevuta dell'Agenzia che attesta la presa in carico della richiesta. La stessa ricevuta è anche consultabile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate, a cui si accede tramite Spid, carta di identità elettronica o Carta dei servizi.
Il credito potrà essere utilizzato già nella dichiarazione dei redditi di quest'anno, quella che fa riferimento al periodo d’imposta 2022, per ottenere un taglio delle imposte pari a quanto stabilito. Se il credito non è utilizzabile quest'anno, o non lo è in parte, per incapienza, potrà essere fruito per le somme restanti negli anni successivi. Per il 2023 il bonus non è stato prorogato, né con la legge di Bilancio né nell'ambito del decreto "milleproroghe".
Pugliese trapiantata in Emilia, giornalista professionista dal 2005, laurea in filologia romanza e master in giornalismo all’Università di Bologna.
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