1 mar 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Giorgia N.
Cala il prezzo del gas, e scendono le bollette dell'energia nel mercato tutelato. Secondo i dati ufficiali, a gennaio la spesa di una famiglia media è diminuita del 34,2% rispetto al mese precedente. Ci sono insomma buone notizie per chi ha tariffe regolate dall'Authority per l'energia, e non solo perché siamo alla fine dell'inverno.
Siamo ancora molto al di sopra dei livelli di un anno fa, con una spesa media annuale per la famiglia tipo che si attesta intorno a 1.769 euro, ma tutto lascia sperare che il trend possa proseguire senza inversioni di tendenza, trascinando all'ingiù il prezzo dell'energia. Secondo le stime dell'istituto di ricerca Nomisma, la bolletta del gas di marzo scenderà di un ulteriore 17%, mentre per quella della luce è previsto un calo del 25%.
Anche nel mercato libero si attende quindi un abbassamento generalizzato dei prezzi, ma c'è un'eccezione, e riguarda i clienti che hanno stipulato uno o due anni fa contratti a prezzo bloccato per 12 o 24 mesi, e che sono in scadenza. Questi utenti sono stati fino a oggi privilegiati rispetto agli altri, perché hanno goduto nell'ultimo anno di tariffe ben più basse della media. Il prezzo della componente energia delle loro bollette era infatti stato stabilito prima che iniziasse la corsa dei prezzi del gas, e si è mantenuto tale per tutta la durata del contratto. Al momento del rinnovo, però, per questi clienti scatteranno aumenti che potebbero far lievitare le bollette fino a triplicarle, attestandosi ben al di sopra delle media attuali di mercato. Le nuove tariffe dei contratti in scadenza oggi sono infatti state fissate qualche mese fa, quando i prezzi delle materie prime erano ancora ai massimi storici. Inoltre, non c'è modo per i clienti di evitare i rincari, perché la legge "blocca aumenti" del governo Draghi, per come è stata interpretata consente alle compagnie di ritoccare i prezzi dei contratti al momento del rinnovo.
Cosa fare se ci si trova in questa situazione? La prima cosa è verificare quale tariffa che scatterà con il rinnovo del contratto. Non è complicato scoprirlo: nei mesi precedenti il termine indicato, le compagnie devono per legge inviare una comunicazione ai clienti, indicando i nuovi prezzi. Inoltre, chi ha smarrito la documentazione può recuperare questi dati contattando il servizio clienti. Il passo successivo sarà quello di confrontare le nuove tariffe con quelle sul mercato. Se, come c'è da immaginarsi, sono ben più alte, allora si può scegliere tra due soluzioni: la prima è cercare sul mercato offerte più convenienti, la seconda è aspettare che i prezzi delle materie prime calino ancora un po', e nel frattempo chiedere all'attuale fornitore di cambiare profilo tariffario.
La procedura non è complessa. È sufficiente contattare il servizio clienti e chiedere all'operatore se nel portafoglio dell'azienda ci sono offerte più economiche. La compagnia proporrà probabilmente una tariffa a prezzo indicizzato, che segue cioè l'andamento del costo delle materie prime, e che in questa fase è più vantaggiosa. Se si accetta, il passaggio si può fare telefonicamente, anche se dovrà poi essere completato con un assenso scritto del cliente, da inviare via email. Nel giro di qualche giorno il trasferimento dovrebbe essere completato.
Purtroppo questa operazione non è completamente indolore. Diverse compagnie chiedono al cliente di pagare una somma supplementare per il passaggio, che si aggira nella maggior parte dei casi intorno ai 20 euro. L'importo verrà poi addebitato sulla prima bolletta utile.
Pugliese trapiantata in Emilia, giornalista professionista dal 2005, laurea in filologia romanza e master in giornalismo all’Università di Bologna.
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