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Togliere il gas da casa conviene? Perché l’induzione può essere la scelta giusta

piano cottura metà gas e metà induzione

Le 3 cose da sapere

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    L’induzione è più efficiente del gas e riduce i tempi di cottura.

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    L’induzione è più efficiente del gas e riduce i tempi di cottura.

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    Eliminare il gas aumenta la sicurezza e migliora la qualità dell’aria in cucina.

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    Eliminare il gas aumenta la sicurezza e migliora la qualità dell’aria in cucina.

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    I moderni piani a induzione aiutano a gestire i consumi senza sovraccaricare il contatore.

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    I moderni piani a induzione aiutano a gestire i consumi senza sovraccaricare il contatore.

Negli ultimi anni sempre più famiglie si chiedono se togliere il gas da casa conviene davvero. La scelta nasce sia da motivi economici che ambientali: i costi fissi della bolletta del gas pesano anche a chi lo usa solo per cucinare, mentre le nuove tecnologie come l’induzione promettono efficienza, sicurezza e praticità. Ma è davvero così vantaggioso abbandonare il gas e passare a cucinare solo con l’elettricità? Analizziamo pro e contro, costi, consumi e i casi in cui questa scelta può fare la differenza.

Energia: confronta le tariffe
Energia: confronta le tariffe

Sommario

Come funziona il piano cottura a induzione

Il piano cottura a induzione funziona con la corrente elettrica, ma non va confuso con i tradizionali piani elettrici. Il calore si genera grazie a un campo elettromagnetico che trasmette l’energia direttamente al fondo della pentola attraverso le correnti di Foucault, riscaldando solo l’area realmente a contatto con il recipiente.

Per cucinare correttamente è necessario utilizzare pentole con fondo ferroso, come quelle in acciaio o ghisa. Una semplice prova con la calamita permette di verificare la compatibilità: se si attacca al fondo, la pentola funziona; in caso contrario, materiali come alluminio, vetro, terracotta o ceramica non sono adatti. È consigliabile scegliere pentole con diametro pari o superiore alla zona di cottura, in modo da ridurre le dispersioni di calore e ottenere una cottura più uniforme.

Uno dei vantaggi principali dell’induzione è la sua alta efficienza energetica, superiore al 90%. Con il gas, invece, circa il 60% del calore si disperde nell’aria, con un rendimento medio che oscilla tra il 40 e il 65%. Il risultato pratico è che i tempi di cottura si riducono notevolmente: ad esempio, portare a ebollizione l’acqua richiede circa la metà del tempo rispetto a un piano a gas.

Vantaggi dell’induzione

Passare a un piano a induzione offre numerosi vantaggi, sia in termini di risparmio economico che di praticità quotidiana. Questo tipo di cottura è efficiente, sicura e facile da pulire, caratteristiche che lo rendono sempre più apprezzato nelle case moderne. Ecco i principali benefici.

  • Risparmio energetico e bolletta: l’induzione può ridurre la bolletta fino al 25%, soprattutto se hai un impianto fotovoltaico, sfruttando l’energia autoprodotta quasi a costo zero. Un piano consuma mediamente 0,6 kWh a temperatura stabilizzata, con circa 350 kWh annui per una famiglia di 3-4 persone. I modelli più efficienti (classe A+++) includono funzioni smart come il rilevamento del calore e lo spegnimento automatico, ottimizzando i consumi. Chi usa il gas solo per cucinare può inoltre chiudere il contatore, eliminando i costi fissi.
  • Sicurezza e qualità dell’aria: l’assenza di fiamma libera riduce il rischio di incendi e fughe di gas. Non servono fori di aerazione obbligatori e la superficie attorno alla pentola rimane meno calda, riducendo il rischio di scottature.
  • Pulizia e design: la superficie liscia e senza griglie si pulisce facilmente con un panno umido, senza incrostazioni come sui fornelli a gas. Il design minimalista si integra perfettamente in cucine moderne, rendendo la cottura anche un piacere estetico.

Svantaggi e limiti

Nonostante i numerosi vantaggi, passare a un piano a induzione comporta anche alcuni limiti e svantaggi da considerare prima della scelta. È importante conoscerli per capire se questo tipo di cucina è adatto alle tue esigenze e alla tua abitazione. Tra gli aspetti principali ci sono il costo iniziale, la potenza richiesta e alcuni aspetti tecnici legati ai campi elettromagnetici.

  • Costo iniziale e pentole compatibili: l’acquisto di un piano a induzione è generalmente più alto rispetto a un piano a gas. Va considerato anche il possibile investimento in pentole compatibili, anche se oggi molte pentole già presenti in commercio funzionano senza problemi; basta verificare con una calamita se il fondo è ferroso.
  • Potenza assorbita e adeguamenti: i piani a induzione richiedono più potenza. I modelli medi assorbono circa 5.500 W, mentre quelli più grandi possono arrivare fino a 7.400 W. In molte case italiane il contratto elettrico è di 3 kW, quindi potrebbe essere necessario aumentare la potenza del contatore. Alcuni modelli includono limitatori automatici di potenza che ripartiscono il consumo tra le zone, evitando sovraccarichi.
  • Interferenze e campi elettromagnetici: il piano genera campi elettromagnetici a media frequenza. Sebbene non siano dannosi, possono provocare interferenze temporanee con radio o altri dispositivi elettronici vicini.

Gas o induzione: consumi a confronto

Efficienza

Induzione: efficienza superiore al 90%, dispersioni limitate.

Gas: rendimento tra il 40 e il 65%, con oltre la metà del calore che si disperde.

Impatto in bolletta

Per ottenere 450 kWh utili l’anno, un piano a gas può richiedere fino a 900 kWh equivalenti, mentre l’induzione ne consuma circa 500. Questo significa che, anche se la corrente elettrica costa di più, l’induzione resta più conveniente grazie alla sua maggiore efficienza.

Inoltre, chi usa il gas solo per cucinare paga soprattutto i costi fissi della bolletta, motivo per cui eliminare il contatore può diventare una scelta strategica.

Quando conviene eliminare il gas in cucina

Ci sono diversi casi in cui togliere il gas da casa può essere davvero conveniente. Se disponi di un impianto fotovoltaico e puoi autoconsumare l’energia prodotta, il risparmio in bolletta è immediato. La scelta è vantaggiosa anche quando non utilizzi il gas per l’acqua calda e il riscaldamento: in questo modo puoi eliminare i costi fissi della bolletta, che spesso pesano più dei consumi effettivi. Molti scelgono l’induzione anche per una questione di sicurezza, perché si evitano fughe di gas e fiamme libere, e per la praticità di avere tempi di cottura più rapidi e una pulizia molto più semplice. In generale, l’induzione è ideale per chi vive in una casa moderna e orientata all’efficienza energetica.

Ci sono però situazioni in cui conviene ancora mantenere il gas. Se il tuo budget iniziale è limitato, infatti, l’acquisto di un piano a induzione e delle pentole compatibili può rappresentare una spesa significativa. Allo stesso modo, se sei affezionato al cucinare con la fiamma viva o se il tuo impianto elettrico non è predisposto per reggere potenze superiori senza interventi, il gas può rimanere una soluzione più pratica nel breve periodo.

Consigli pratici per scegliere e usare l’induzione

Passare all’induzione è una scelta che unisce praticità, efficienza e modernità. Tuttavia, per sfruttare al meglio questo tipo di piano cottura è importante conoscere alcuni accorgimenti utili che ti permettono di cucinare in modo più comodo e di risparmiare energia. Ecco i principali consigli da tenere a mente:

  • scegli il piano giusto per le tue esigenze: esistono modelli compatti da 30-36 cm, versioni standard da 60 cm con 3-4 zone e piani grandi da 70 a 90 cm con 5-6 zone; alcuni includono anche cappa integrata e funzioni smart;
  • utilizza sempre pentole con fondo ferroso e con diametro pari o superiore alla zona di cottura per garantire una diffusione uniforme del calore e ridurre dispersioni;
  • per risparmiare, sfrutta le funzioni smart dei modelli di ultima generazione e scegli le tariffe elettriche più convenienti (biorarie, variabili o online);
  • affida l’installazione a un professionista: molti piani includono sistemi di sicurezza integrati e limitatori di potenza che rendono l’uso quotidiano ancora più semplice;
  • approfitta della superficie liscia: la pulizia è rapida e senza sforzi, perché non ci sono griglie o bruciatori che trattengono sporco e incrostazioni.

Domande frequenti

È meglio il gas o l’induzione per risparmiare?

L’induzione è più efficiente, con oltre il 90% di rendimento, mentre il gas disperde circa il 60% del calore. A parità di energia usata, l’induzione riduce i costi.

I piani a induzione generano campi elettromagnetici pericolosi?

No, i campi elettromagnetici prodotti sono di media frequenza e, secondo le evidenze disponibili, non risultano dannosi per la salute.

Il piano a induzione può far saltare il contatore?

Se la potenza del contatore è troppo bassa rispetto ai requisiti del piano, è possibile un sovraccarico. I modelli più moderni includono limitatori di potenza, ma in alcune case può essere necessario aumentare i kW disponibili.

Come posso ridurre i costi con il piano a induzione?

Puoi ottimizzare i consumi usando pentole adatte, sfruttando le funzioni smart del piano (rilevamento del calore, spegnimento automatico) e cucinando nelle fasce orarie più convenienti con tariffe elettriche biorarie o variabili.

18 set 2025 | 6 min di lettura | Pubblicato da Linda M.

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