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Diritto di ripensamento contratto luce e gas: cos'è e come funziona

donna digita sul pc con fogli della bolletta accanto

Le 3 cose da sapere

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    Il diritto di ripensamento consente di annullare un contratto luce e gas entro 14 giorni senza penali.

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    Il diritto di ripensamento consente di annullare un contratto luce e gas entro 14 giorni senza penali.

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    La richiesta va inviata per iscritto tramite canali tracciabili come PEC o raccomandata.

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    La richiesta va inviata per iscritto tramite canali tracciabili come PEC o raccomandata.

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    Dopo il recesso si torna al vecchio fornitore senza costi aggiuntivi.

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    Dopo il recesso si torna al vecchio fornitore senza costi aggiuntivi.

Il diritto di ripensamento è uno strumento fondamentale per chi sottoscrive un contratto di fornitura luce e gas, soprattutto per chi entra nel mercato libero o cambia fornitore. Grazie a questa norma, il consumatore ha la possibilità di recedere dal contratto senza penalità, purché rispetti termini e modalità previsti dalla legge. Comprendere come funziona, quali sono i tempi e come inviare correttamente la richiesta è essenziale per evitare complicazioni e costi aggiuntivi. In questa guida approfondita analizzeremo tutti gli aspetti del diritto di ripensamento nei contratti di energia, con esempi pratici e consigli utili.

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Sommario

Cos’è il diritto di ripensamento nei contratti luce e gas

Il diritto di ripensamento è la facoltà riconosciuta al consumatore di annullare un contratto stipulato con un fornitore di energia elettrica o gas entro un termine definito dalla legge, senza dover giustificare la scelta e senza sostenere costi aggiuntivi. Questo diritto nasce principalmente per tutelare chi sottoscrive contratti a distanza, come quelli online, telefonici o firmati a domicilio, dove il cliente non ha avuto l’opportunità di confrontarsi direttamente con l’offerta o di leggere con calma tutte le condizioni contrattuali.

In pratica, il ripensamento consente di ripristinare la situazione precedente, mantenendo il proprio fornitore precedente senza sanzioni, ma è necessario seguire procedure precise e rispettare i termini stabiliti.

Quando si può esercitare il diritto di ripensamento

Termini previsti dalla normativa

Secondo la legge italiana, il consumatore ha 14 giorni di tempo dal momento della conclusione del contratto per esercitare il diritto di ripensamento. Il termine decorre dalla data di sottoscrizione del contratto o dalla ricezione della conferma scritta da parte del fornitore, a seconda della modalità di sottoscrizione.
È importante rispettare questo limite: trascorsi i 14 giorni, il diritto di ripensamento non può più essere esercitato, salvo casi eccezionali previsti dalla normativa.

Differenze tra contratti conclusi online, telefonicamente o a domicilio

La normativa distingue tra diversi canali di sottoscrizione del contratto:

  • contratti online: il termine di 14 giorni decorre dalla ricezione della conferma scritta via email o PEC;
  • contratti telefonici: il termine inizia dalla conclusione della telefonata e dalla ricezione della documentazione contrattuale;
  • contratti a domicilio: il termine decorre dalla firma del contratto da parte del consumatore.

In tutti i casi, è fondamentale conservare le prove di ricezione della conferma del contratto per eventuali contestazioni future.

Come funziona il recesso da un contratto luce e gas

Passaggi da seguire per annullare il contratto

Per esercitare il diritto di ripensamento è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali.

  • Verificare i termini di ripensamento sulla conferma del contratto.
  • Redigere una comunicazione scritta indirizzata al fornitore specificando la volontà di recedere.
  • Inviare la comunicazione tramite canali tracciabili, come raccomandata A/R, PEC o email certificata.

In caso di dubbi su come procedere, qui trovi maggiori indicazioni: come disdire il contratto di fornitura luce e gas.

Costi e tempi per il rientro al vecchio fornitore

Il recesso dal nuovo contratto non comporta costi aggiuntivi, e il ritorno al vecchio fornitore avviene generalmente entro 2-3 settimane. Tuttavia, è consigliabile verificare eventuali tempi di attivazione specifici indicati dal fornitore. In alcuni casi, il fornitore potrebbe chiedere conferma dell’intenzione di rientrare nel precedente contratto.

Come inviare la comunicazione di ripensamento

Moduli da utilizzare e recapiti del fornitore

Molti fornitori mettono a disposizione moduli standard per esercitare il diritto di ripensamento, in alternativa, è possibile inviare una comunicazione scritta contenente:

  • dati anagrafici del cliente;
  • codice cliente e punti di fornitura;
  • dichiarazione esplicita di recesso;
  • data e firma.

La comunicazione può essere inviata tramite raccomandata A/R, PEC, email certificata o attraverso il portale online del fornitore. Alcuni operatori offrono anche consulenza telefonica gratuita per guidare il consumatore nella procedura.

Esempio di comunicazione valida

Per facilitarti nella stesura della richiesta, ecco un fac-simile di comunicazione di ripensamento che puoi utilizzare come riferimento, personalizzandolo con i tuoi dati e quelli del fornitore.

"Oggetto: Esercizio diritto di ripensamento

Spett.le [Nome Fornitore],
con la presente, il sottoscritto [Nome e Cognome], codice cliente [XXX], dichiara di voler esercitare il diritto di ripensamento ai sensi del D.Lgs. 206/2005 relativamente al contratto stipulato in data [data].
Chiedo pertanto la risoluzione del contratto senza costi aggiuntivi e il ritorno alla fornitura precedente.

Cordiali saluti,
[Firma]"

Cosa succede dopo l’invio della richiesta di recesso

Dopo l’invio della comunicazione, il fornitore ha l’obbligo di:

  • confermare la ricezione della richiesta di ripensamento;
  • disattivare il nuovo contratto senza applicare penali;
  • garantire la continuità della fornitura tramite il precedente operatore.

In genere, entro pochi giorni lavorativi, il consumatore riceve conferma scritta del completamento del recesso.

Domande frequenti sul diritto di ripensamento luce e gas

Posso esercitare il ripensamento dopo i 14 giorni?

Il diritto di ripensamento decorre rigorosamente dai 14 giorni previsti dalla legge. Trascorso tale termine, il recesso non può essere esercitato, salvo eccezioni particolari previste dalla normativa.

Cosa succede se ho già ricevuto la prima bolletta?

Anche in presenza della prima bolletta, il consumatore può esercitare il ripensamento senza dover pagare penali o costi aggiuntivi legati al contratto annullato.

Vale anche per il cambio fornitore nel mercato libero?

Sì, il diritto di ripensamento si applica anche ai contratti del mercato libero, comprese le offerte con consulenza telefonica o online.

Il diritto di ripensamento comporta costi aggiuntivi?

No, il recesso è gratuito e non comporta alcun costo per il consumatore, inclusi eventuali oneri per il ritorno al vecchio fornitore.

30 ott 2025 | 4 min di lettura | Pubblicato da Linda M.

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