18 gen 2021 | 4 min di lettura | Pubblicato da Castiglia M.
Secondo il Barometro Crif, a novembre 2020, le richieste di nuovi prestiti hanno registrato un consistente calo del -24,5% rispetto allo stesso mese del 2019. Più in particolare, i prestiti personali sono diminuiti del -27,4% mentre è stato più contenuto il decremento (-22,4%) dei prestiti finalizzati, ossia i finanziamenti contratti per l’acquisto di beni o servizi. Come ad esempio, l’acquisto di un’auto o di un elettrodomestico.
Questi dati evidenziano come l’emergenza sanitaria e la conseguente crisi economica abbiano influito sulle decisioni delle famiglie che, a causa dell’incertezza del momento, preferiscono attendere prima di caricarsi un debito sulle spalle. D’altra parte si sa che nei periodi meno prosperi, come quello attuale, anche le banche diventano più selettive, centellinando di fatto il credito alle famiglie. Di conseguenza si deprimono i consumi che, al contrario, sono fondamentali per stimolare l’economia.
In questi tempi di pandemia, poi, con le filiali che ricevono solo su appuntamento e gli sportelli ridotti all’osso, si possono presentare ulteriori difficoltà dal punto di vista delle tempistiche, sia in fase di istruttoria, sia in fase di erogazione. In tal senso, i prestiti online, possono rappresentare una buona soluzione.
Per richiedere un prestito online, i requisiti necessari sono gli stessi di un finanziamento classico, quel cambia è il procedimento che conta tra i suoi vantaggi una maggiore rapidità nell’erogazione, anche quando si va oltre le 24 ore promosse e promesse da diversi intermediari finanziari.
Premesso che è sempre consigliabile scegliere banche e operatori finanziari conosciuti e affidabili per evitare brutte sorprese, per richiedere un prestito personale online, basta avere a disposizione una connessione internet e un computer.
Il procedimento è semplice e intuitivo, e anche i meno esperti possono con facilità richiedere diversi preventivi e valutare quale sia il finanziamento più conveniente e più adatto alle proprie esigenze. Per richiedere i preventivi si utilizzano, come si fa nel caso dei mutui, i siti di comparazione, (tra questi anche facile.it)e si inseriscono nel form già predisposto i dati richiesti. Tra questi:
A questo punto, con un clic si può visionare un elenco di proposte di banche e intermediari finanziari e valutare la soluzione più vantaggiosa e conveniente per le proprie esigenze in termini di tassi di interesse, di spese accessorie e di tutti gli altri costi e condizioni mostrati più approfonditamente nella scheda prodotto completa, che accompagna ogni offerta. Il tutto "gratis e senza impegno".
Una volta individuato il prestito ‘ideale’, si fa richiesta direttamente all’intermediario o alla banca selezionati, inviando contestualmente le informazioni necessarie. Normalmente, nel giro di un paio di giorni la banca contattata comunica l’esito unitamente, se positivo, alle istruzioni che servono per finalizzare la pratica.
Dopo questo passaggio, la banca invia per e-mail il contratto che va firmato e rispedito sempre via posta elettronica, allegando la documentazione classica (documento d’identità, codice fiscale, etc.), comprensiva di busta paga o di dichiarazione Irpef, utili ad attestare la situazione reddituale del richiedente. Il tutto, ovviamente, in formato digitale. Nel giro di due/tre giorni il prestito viene erogato.
Oltre a una maggiore rapidità di erogazione e al risparmio di tempo per il richiedente, che può così evitare di girare da una filiale all’altra chiedendo preventivi, i prestiti online offrono generalmente condizioni più vantaggiose.
La ragione sta nel fatto che le banche che operano soprattutto online hanno minori costi di gestione rispetto alle filiali tradizionali. Cosa che si traduce in un risparmio per la banca e, di conseguenza, per il richiedenteche può beneficiare di tassi di interesse e spese più bassi.
Esistono anche soluzioni online dedicate ai cattivi pagatori, cioè coloro che per un motivo o per l’altro sono disgraziatamente entrati a far parte delle liste nere conservate dalle centrali rischi. Generalmente, per questi soggetti, le banche chiedono garanzie aggiuntive come, ad esempio, la firma di un garante terzo.
Giornalista professionista, collabora da diversi anni con il Sole 24 Ore (Casa24Plus, Mondo Immobiliare). In passato ha lavorato, tra gli altri, per Tempo Economico e Tgcom.
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