Quali sono le differenze tra mercato libero e mercato tutelato?

Attualmente in Italia sono presenti due diverse modalità di regolazione del settore energetico: il mercato tutelato e il mercato libero. Questa convivenza, però, non è destinata a durare ancora per molto, perché la scadenza per il passaggio al mercato libero è imminente. Di seguito illustreremo le principali differenze tra mercato libero e mercato tutelato per capire meglio quali sono le opzioni disponibili per i consumatori energetici.
Sommario
- Mercato libero o mercato tutelato?
- Mercato tutelato
- Mercato libero
- Quali sono le differenze tra mercato libero e mercato tutelato?
- La definizione delle tariffe
- La tutela contro il caro prezzi
- Le Autorità di regolazione e controllo
- Meglio il mercato libero o la maggior tutela?
Mercato libero o mercato tutelato?
Per capire che differenza c'è tra mercato libero e tutelato, innanzitutto dobbiamo ricapitolare brevemente a cosa fanno riferimento entrambi i termini.
Mercato tutelato
Il servizio di maggior tutela è il regime in cui gli utenti finali di ridotte dimensioni, vale a dire i nuclei familiari e le aziende con meno di 10 impiegati, possono accedere all'energia alle condizioni tariffarie e contrattuali stabilite dall'ente regolatore per l'energia (ARERA) in funzione della variazione del prezzo delle materie prime sul mercato.
Questa modalità di fornitura dell'energia, però, sta per concludersi, in quanto sono state emanate alcuni leggi in base alle quali si dovrà gradualmente passare al mercato libero. L'obiettivo è quello di raggiungere la completa chiusura del mercato tutelato entro il 10 gennaio 2024. A partire da questa data, tutti i clienti domestici dovranno scegliere un fornitore sul mercato libero, perché non sarà più possibile avere dei contratti con prezzi stabiliti dall’ARERA.
Mercato libero
Il mercato libero rappresenta l'esito di un lungo percorso di liberalizzazione del settore energetico avviato nei primi anni '90 con l'emanazione del decreto Bersani e portato a termine nell'agosto del 2017, con l'entrata in vigore del DDL Concorrenza. Questo processo, ispirato dalla volontà di promuovere una maggiore efficienza, ha segnato una svolta fondamentale nel panorama energetico italiano. L'intento del legislatore era quello di superare la struttura di mercato precedente, caratterizzata da una presenza dominante del mercato tutelato, e aprire nuove opportunità per i consumatori, consentendo loro di selezionare tra un'ampia gamma di fornitori e piani tariffari.
Con il passaggio definitivo al mercato libero a partire da gennaio 2024, l'Autorità statale non avrà più il compito di regolare i costi dell'energia e saranno esclusivamente le società elettriche a determinare le dinamiche del mercato, offrendo, in concorrenza tra loro, varie tipologie di contratti ai consumatori.
Quali sono le differenze tra mercato libero e mercato tutelato?
Quando si parla di differenze tra mercato libero e mercato tutelato, il principale aspetto da considerare riguarda il modo in cui vengono stabiliti i prezzi nel mercato di riferimento.
La definizione delle tariffe
Come abbiamo già accennato, nel mercato tutelato i prezzi sono definiti dall'ARERA e sono uguali per tutti i clienti, indipendentemente dal fornitore scelto. Nel mercato libero, invece, i prezzi sono il risultato dell'incontro tra la domanda e l'offerta. I consumatori possono scegliere tra diversi fornitori, che sono in concorrenza tra loro e devono fare in modo di attirare i consumatori offrendo loro prezzi vantaggiosi. Se i prezzi sono troppo alti, i clienti possono cambiare fornitore e andare da quelli che offrono prezzi più bassi.
Nel mercato tutelato, invece, i consumatori non hanno questa possibilità di scelta. C’è un solo fornitore che decide le tariffe in base ai costi dell’energia. I fornitori, quindi, non devono preoccuparsi di perdere i consumatori se i prezzi sono alti e non hanno motivo di abbassare i prezzi per competere con gli altri.
La tutela contro il caro prezzi
Di contro, un'altra differenza sta nel fatto che nel mercato tutelato i consumatori, soprattutto quelli più vulnerabili, come la famiglie a basso reddito, sono maggiormente protetti dagli aumenti eccessivi dei prezzi. Nel mercato libero, invece, gli utenti sono esposti a una maggiore volatilità dei prezzi, che dipendono dalla concorrenza tra i fornitori e dalle loro strategie commerciali.
Ciò non significa, però, che nel mercato libero non ci siano tutele per i consumatori più vulnerabili. Infatti, anche nel regime di libera concorrenza esistono delle misure di sostegno per le famiglie a basso reddito, come il bonus sociale per l’energia elettrica e il gas, che consiste in uno sconto sulla bolletta per chi si trova in condizioni economiche sfavorevoli. Il bonus sociale può essere richiesto sia nel mercato tutelato che in quello libero, a condizione che il fornitore aderisca al Fondo Nazionale per il Bonus Elettrico e Gas.
Le Autorità di regolazione e controllo
L'ultima differenza tra mercato libero e maggior tutela risiede nel fatto che libero non significa privo di regole. Il mercato libero, infatti, è sottoposto al controllo dell'Antitrust in collaborazione con l'ARERA, che intervengono per garantire la trasparenza delle procedure e la correttezza dei prezzi praticati dai fornitori di energia privati.
Meglio il mercato libero o la maggior tutela?
Quindi, è meglio scegliere il mercato libero o il tutelato? Non c'è una risposta univoca a questa domanda, perché la convenienza dipende da diversi fattori, come i consumi e le necessità di ogni cliente. Tuttavia, tenendo conto delle differenze tra mercato libero e mercato tutelato, si può concludere che il mercato libero offre maggiori opportunità di risparmio e personalizzazione, ma richiede anche una maggiore attenzione da parte del cliente nel confrontare le offerte e nel negoziare le condizioni contrattuali. Se vuoi approfondire l'argomento, puoi leggere la nostra guida che spiega se conviene di più il mercato libero o il tutelato.
Per poter effettuare il passaggio dal mercato di maggior tutela al regime di libera concorrenza, quindi, è importante conoscere le tariffe luce e gas disponibili, per metterle a confronto e scegliere quella più conveniente in base alle proprie esigenze. Durante lo switch, non ci si dovrà preoccupare di nulla: il nuovo fornitore si occuperà di tutto, compresa la disdetta con il vecchio fornitore, e non ci saranno interruzioni di corrente elettrica o riscaldamento.
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