Si può tornare al mercato tutelato dell'energia?

A causa del caro bollette, molte famiglie devono affrontare una spesa spesso insostenibile per illuminare e riscaldare le proprie abitazioni. Per questo, chi ha scelto già da tempo il mercato libero dell’energia sta valutando se tornare al mercato tutelato, dove i prezzi sono più stabili in questo periodo. Ma è possibile? Come fare per passare dal mercato libero al mercato tutelato? Scopriamolo insieme.
Sommario
- Si può tornare al mercato tutelato?
- Come si fa a tornare al mercato tutelato?
- Quanto costa tornare al Mercato di maggior tutela?
- Perché tornare al Mercato tutelato?
Si può tornare al mercato tutelato?
Per i clienti domestici e le microimprese con una potenza inferiore a 15 kW, il Mercato tutelato sarà abolito dal 10 gennaio 2024. Fino a quella data, questi clienti possono ancora farvi ritorno, se lo desiderano.
Negli ultimi mesi, infatti, i prezzi del gas e della luce all'ingrosso, a cui sono indicizzate le offerte del Mercato libero, sono stati molto volatili a causa della guerra tra Russia e Ucraina, della ripresa della domanda dopo il COVID e di altri fattori. Questa situazione ha portato a un aumento significativo delle bollette, che ha messo a dura prova le finanze di molte famiglie e imprese.
Con l'aumento del costo dell'energia, molti si stanno chiedendo se conviene tornare al Mercato tutelato, dove i prezzi sono regolati dall'ARERA e aggiornati ogni trimestre, per quanto riguarda il costo della corrente elettrica, e mensilmente nel caso del gas.
A tal proposito, è importante notare che le variazioni delle tariffe nel servizio di maggior tutela sono in genere più contenute rispetto al Mercato libero, poiché l'obiettivo principale del Mercato tutelato è fornire protezione e stabilità ai consumatori.
Tuttavia, questo non significa che il Mercato tutelato sia sempre più conveniente di quello libero. Dipende infatti dal momento in cui si confrontano i prezzi: in alcuni periodi, il regime di maggior tutela può offrire tariffe più basse rispetto al Mercato libero, mentre in altri avviene il contrario.
Per questo motivo, è importante monitorare periodicamente l’andamento dei prezzi e verificare se ci sono offerte più convenienti sul Mercato libero, che talvolta può offrire tariffe più competitive e bloccate per lunghi periodi, cosicché il consumatore non debba preoccuparsi degli aumenti improvvisi dei prezzi.
Come si fa a tornare al mercato tutelato?
Come fare quindi? Innanzitutto, è bene sapere che la modalità è diversa a seconda che si tratti di elettricità o gas naturale. Per quanto concerne l'energia elettrica, bisogna sottoscrivere un nuovo contratto con la società che fornisce il servizio tutelato nella zona in cui si trova l'utenza. Infatti, in ogni area geografica vi è un solo fornitore di corrente elettrica che si occupa di gestire il servizio di maggior tutela, di solito la società collegata al distributore locale.
Per questo, se si desidera attivare un'offerta luce sotto il Mercato tutelato, si dovrà prima individuare il distributore che opera nella propria zona e poi telefonare al call center. Il distributore più diffuso in Italia è il Servizio Elettrico Nazionale, del gruppo Enel, ma ci sono anche altri operatori. Ad esempio, a Torino c'è Iren Mercato Spa, a Verona AGSM AIM Energia Spa, a Roma Acea Energia Spa e A2A Energia Spa, e così via.
L'elenco degli operatori del Mercato Tutelato è disponibile sul sito dell'ARERA. Per visualizzarlo, è sufficiente cliccare sulla voce Operatori, che si trova in alto a destra, e poi su Ricerca operatori. Fatto ciò, nella pagina che si apre si dovrà selezionare la voce Venditori ai clienti in maggior tutela e poco più in basso specificare regione, provincia e comune. Cliccando su Cerca si arriverà a una pagina dove si trova la lista degli operatori del Mercato tutelato.
Una volta scoperto qual è il distributore di zona, per passare al Mercato tutelato non bisogna fare altro che contattare il fornitore locale e stipulare un nuovo contratto con lui. Ci vorranno circa due mesi prima che il passaggio sia completato, pertanto è consigliabile richiederlo il prima possibile.
Per quanto riguarda il gas, invece, il servizio tutelato non è affidato a un unico operatore per area geografica, ma può essere potenzialmente proposto da qualsiasi società di vendita (di solito, sono le aziende più grandi a garantirlo). Di conseguenza, sarà sufficiente chiamare il call center del fornitore e richiedere il passaggio. È importante sottolineare che il fornitore non potrà opporsi.
Quanto costa tornare al Mercato di maggior tutela?
Il ritorno nel Mercato tutelato è un'operazione che non prevede alcun costo per il cliente, a parte l’imposta di bollo di 16 euro per stipulare il nuovo contratto e il deposito cauzionale o altra garanzia, qualora richiesta.
Nel Mercato tutelato, il deposito cauzionale deve essere inferiore a 11,5 euro al kilowatt di potenza. Ad esempio, se si ha un contratto di luce nel Mercato tutelato con una potenza impegnata di 3 kW, la cifra da versare come garanzia sarà al massimo di 34,5 euro (11,5 x 3). Tale deposito era stato rimborsato durante il passaggio dal Mercato tutelato a quello libero. Va però ricordato che il deposito cauzionale non è obbligatorio per tutti i contratti: ad esempio, qualora si paghi tramite domiciliazione bancaria o postale, non è dovuto.
Quando si torna al Mercato tutelato, il contatore non viene cambiato, garantendo così la continuità del servizio senza necessità di interventi tecnici.
Perché tornare al Mercato tutelato?
Una domanda che molti si pongono è la seguente: se il Mercato tutelato si chiuderà a gennaio 2024, perché effettuare il passaggio? Il motivo è presto detto. Se da un lato, a partire da questa data il servizio di maggior tutela non sarà più disponibile nella sua forma attuale, dall'altro chi non è ancora passato al Mercato libero verrà assegnato al Servizio a Tutele Graduali (STG).
Per capire meglio di cosa si tratta, facciamo un esempio. L'utente che, alla scadenza del Mercato tutelato, non sarà ancora passato a quello libero, dovrà accettare l’offerta di un fornitore di energia elettrica o gas scelto con un meccanismo di aste. Questa significa che la sua utenza verrà assegnata all'operatore territoriale che si sarà aggiudicato la gara, cioè quello che avrà presentato l'offerta più vantaggiosa.
In definitiva, quindi, si può tornare al Mercato tutelato. Tuttavia, non è possibile dire a priori se questa sia la scelta più conveniente, perché dipende dal momento in cui si confrontano i prezzi e dalle dinamiche dei mercati internazionali. Bisogna quindi valutare di volta in volta le proposte che ci sono sulla piazza e confrontarle tra loro sui portali di comparazione.
In generale, nel Mercato libero vige la concorrenza, quindi vi è una maggiore possibilità di scelta ed è possibile abbinare all'offerta dei servizi extra (assicurazione, manutenzione caldaia, ecc.), mentre nel Mercato tutelato vi è una maggiore trasparenza e stabilità dei prezzi nel breve periodo.
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