22 giu 2017 | 2 min di lettura | Pubblicato da Raffaele D.
Per incentivare la crescita economica del Meridione e porre un freno ai drammatici dati sulla disoccupazione giovanile, sono a disposizione diverse opportunità, tra prestiti e finanziamenti, per i giovani del sud Italia: fondi europei, prestiti under 30, incentivi per start up, prestiti per l'imprenditoria femminile e molti altri ancora.
E adesso c'è pure una risorsa in più: il Governo ha infatti approvato il decreto legge 91 del 20/6/2017, entrato in vigore il giorno successivo, che introduce disposizioni urgenti per lo sviluppo economico del Mezzogiorno. In particolare il provvedimento, denominato “Resto al sud”, mira a incentivare la nuova imprenditorialità, prevedendo, per i giovani meridionali che non dispongano di mezzi per avviare un'attività propria nell'ambito della produzione di beni nei settori dell'agricoltura, dell'artigianato, dell'industria e della fornitura di servizi, una dotazione di 40 mila euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell'intero investimento e del capitale circolante.
La misura è rivolta ai soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, e che non risultino già beneficiari nell'ultimo triennio di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell'autoimprenditorialità.
Dal prestito sono escluse le spese per la progettazione e quelle per il personale, in modo da non alimentare mercati delle consulenze e comportamenti opportunistici, mentre è prevista la possibilità di azioni di accompagnamento nelle fasi di sviluppo del progetto imprenditoriale da parte di enti pubblici e non, opportunamente accreditati.
Il finanziamento agricolo residuale rispetto alla quota di contributo a fondo perduto (cioè il restante 65%), sarà a tasso zero ed erogato tramite il sistema bancario, con il beneficio della garanzia pubblica, attraverso apposita sezione del Fondo di Garanzia per le PMI. La dimensione del finanziamento globale della misura assicurerà che la stessa non si esaurisca in tempi brevi al fine di fornire uno stimolo all'economia del sud Italia nei prossimi anni. Sono inoltre previste ulteriori misure per sostenere l'imprenditoria giovanile nel settore agricolo in ragione delle sue specificità.
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