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Come chiedere un prestito in banca

prestiti guide come chiedere un prestito

Le 3 cose da sapere:

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    Requisiti: limiti di età, reddito, affidabilità creditizia da considerare

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    Requisiti: limiti di età, reddito, affidabilità creditizia da considerare

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    Documentazione: carta d'identità, codice fiscale, copia di altri finanziamenti

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    Documentazione: carta d'identità, codice fiscale, copia di altri finanziamenti

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    Confronta e scegli il prestito con le condizioni più adatte alle tue esigenze

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Chiedere un prestito in banca o presso un istituto finanziario non è complesso, ma comporta dei passaggi e delle regole da rispettare. Prima di erogare il finanziamento, gli enti controllano il possesso dei requisiti e la validità dei documenti presentati. Ma quali sono i requisiti per ottenerlo? Che documentazione bisogna presentare?

Continua a leggere per scoprire tutto ciò che c'è da sapere per richiedere un finanziamento ed ottenerlo.

Sommario

Requisiti per chiedere un prestito in banca

Ogni società finanziaria o gruppo bancario ha criteri specifici per valutare le richieste di prestito a pagamento, anche se tutti i parametri presi in considerazione devono rientrare nella normativa generale predisposta dalla Banca d’Italia.

  • Età compresa tra 18 e 70 anni: a seconda dell'istituto bancario il prestito è concesso anche a over 70
  • Reddito dimostrabile: andranno indicati la professione del richiedente e il livello di reddito, e verrà chiesto a volte di mostrare la busta paga
  • Residenza nel territorio italiano
  • Titolarità di un conto corrente
  • Affidabilità Creditizia: il richiedente non deve risultare iscritto all'elenco dei cattivi pagatori

Documentazione da presentare per un prestito

In tutti i casi sarà necessario presentare:

  • un documento d’identità
  • il codice fiscale 
  • copia della documentazione di eventuali altri finanziamenti personali in corso.

Ulteriore documentazione sarà richiesta con lo scopo di identificare il cliente e la sua condizione lavorativa e reddituale. Si tratta di una documentazione variabile, a seconda della tipologia del prestito, dell’istituto che lo eroga e della condizione lavorativa del cliente.

Ai lavoratori autonomi sarà richiesta l’ultima dichiarazione dei redditi, mentre i lavoratori dipendenti dovranno presentare l’ultima busta paga e il Cud; i pensionati, invece, dovranno esibire invece il cedolino della pensione.

Se scegli un prestito a pagamento finalizzato devi presentare anche un preventivo della spesa da sostenere che attesti la finalità della richiesta.

Forme di tutela assicurative

Quando si richiede un finanziamento si ha la possibilità facoltativa di stipulare polizze che tutelino il consumatore in caso di eventi inaspettati che gli impediscano di provvedere al pagamento delle rate. Si tratta di soluzioni non obbligatorie ma consigliabili specialmente quando l’ammontare del prestito risulti piuttosto consistente. Queste tipologie di assicurazioni vanno richieste espressamente in fase di stipula del finanziamento: il costo viene calcolato in maniera percentuale sull’importo del prestito e verrà addebitato in anticipo.

La valutazione della richiesta di prestito spetta alla finanziaria o all’istituto di credito scelto per l’erogazione del prestito che valuterà anche la possibilità e le modalità di concederlo anche nel caso in cui ce ne fosse un altro in corso.

Se richiedi un prestito tramite cessione del quinto, la polizza assicurativa è obbligatoria.

Rimborso, rescissione e estinzione anticipata del prestito

Una volta stipulato il prestito, attenzione a rimborsarlo puntualmente; in caso di ritardato o mancato pagamento di una rata, oltre al rischio che il cliente venga segnato sulla lista nera dei cattivi pagatori, c’è anche quello che la banca erogatrice decida di rescindere il contratto unilateralmente, lasciando in capo al cliente tutte le spese necessarie al recupero della somma, più una penale.

Se invece è il consumatore a voler rescindere il contratto, può farlo in base al diritto di recesso regolato dalle norme sul credito al consumo e dalle modifiche apportate con i Dlgs. 141/2010.

In sintesi, il recesso può avvenire entro 14 giorni dalla stipula del contratto, senza spiegazioni dovute e senza penale, tramite comunicazione con posta raccomandata. Il cliente ha poi 30 giorni di tempo per restituire le eventuali somme già erogate e gli interessi maturati nel frattempo.

Possibile anche l’estinzione anticipata rispetto alla data di scadenza pattuita, con l’aggiunta di una penale che non deve però essere superiore all’1% della somma erogata.

Come valutare la convenienza di un prestito?

Per valutare la convenienza di un prestito, bisogna considerare il TAN ed il TAEG che vengono proposti.

Il TAN è il Tasso Annuale Nominale, espresso in percentuale e su base annua. Si tratta del tasso di interesse applicato al capitale finanziato e, insieme alla quota capitale mensile, determina la rata da corrispondere per la restituzione del finanziamento.

Il TAEG è il Tasso Annuale Effettivo Globale e rappresenta il costo vero del finanziamento. Si esprime in percentuale e su base annua ed è comprensivo delle eventuali spese accessorie a carico del richiedente.

Nel momento in cui si confrontano le offerte di prestito, risulta dunque preferibile guardare al TAEG, dal momento che è il valore esprime effettivamente il costo complessivo del finanziamento.

Il confronto dei finanziamenti deve essere effettuato a parità di condizioni: le tariffe confrontate devono prevedere lo stesso importo e la stessa durata. Bisogna in ogni caso tenere in considerazione che, a parità di durata, il TAEG si riduce all'aumentare dell'importo; a parità di importo, il TAEG si riduce all'aumentare della durata del prestito.

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