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Cucina a induzione: consumo e tipologie

Cucina a induzione: consumo e tipologie
LE 3 COSE DA SAPERE
  • Sono caratterizzate da un miglior rendimento termico
  • Sono facili da pulire e non hanno nessun rischio di fughe di gas
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Le cucine a induzione dallo stile moderno, tecnologico e attuale, funzionano tramite fornelli a induzione sempre più sicuri in quanto il funzionamento avviene solo tramite energia elettrica. Ciò che spaventa il consumatore è il consumo elettrico del piano cottura a induzione. Vediamo se è davvero così valutando vantaggi e svantaggi. 

Sommario

Quali sono le tipologie di fornelli a induzione?

I materiali utilizzati fanno al differenza, ma sono anche quelli che contribuiscono ad incrementare il prezzo di acquisto e il costo di gestione di un piano cottura a induzioneLa vetroceramica è un materiale di cui non è possibile fare a meno nella costruzione delle cucine induzione.

Il vetro utilizzato, inizialmente subisce un processo chiamato di devetrificazione che porta la parte ad esser sottoposta senza problemi a temperature di 700-800°C. Inoltre facilita la pulizia, non è attaccabile da sostanze chimiche corrosive e resiste agli urti.

Sempre rimanendo nel campo dei fornelli a induzione, è possibile acquistare un prodotto più economico, definito induzione da appoggio. Sono pù economici ma rappresentano una via di mezzo che avvicina molto ai piani cottura a induzione classica e consentono la regolazione della potenza di ciascun fornello.

Come funziona il piano cottura a induzione?

Le cucine a induzione non hanno bisogno del fuoco per funzionare e di conseguenza nemmeno del gas. ll funzionamento piani cottura a induzione avviene esclusivamente grazie all'energia elettrica che aziona una resistenza a spirale ricoperta da vetroceramica. A contatto con il fondo della pentola, questo prende calore e riscalda il contenuto. Tecnicamente, la corrente alternata all'interno della bobina genera un campo magnetico in grado di causare correnti cosiddette parassite, che si dissipano sotto forma di calore.

I piani cottura a induzione utilizzano quindi le correnti elettromagnetiche che vengono originate dalle bobine sottostanti il rivestimento in vetroceramica, creando un campo elettromagnetico che riscalda, per contatto, la pentola, lasciando a temperatura ambiente la zona circostante.

Acciaio e ghisa sono i materiali con cui deve essere prodotto il pentolame, condizione necessaria affichè possa crearsi il magnetismo. Infatti materiali come vetro, ceramica, terracotta o alluminio, non sarebbero idonei perchè non capaci di attivare il campo magnetico.

Quando si acquista una pentola è necessario osservare la simbologia per capire se è adeguata per essere utilizzata con i fornelli a induzione.

Simbolo induzione

Il simbolo "induzione" è fondamentale per capire se le pentole a disposizione possono andar bene con la cucina ad induzione. Questa si attiva solamente nel momento in cui vi è un materiale ferroso che genera il circuito elettromagnetico.

Sul fondo delle pentole vi è il simbolo dell'induzione, ossia un pittogramma che rappresenta una spirale all'interno di una cornice rettangolare con gli angoli arrotondati.

Il simbolo induzione è presente sotto qualunque pentola realizzata in materiale ferroso e per farne verifica è sufficiente prendere una calamita e vedere se si attacca al fondo della pentola. In questo caso la pentola è idonea e compatibile con la cucina a induzione, in caso contrario no.

Quanto consuma il piano a induzione in kWh?

E' arrivato il momento di far chiarezza sui consumi del piano cottura a induzione, che rappresentano il punto a sfavore di questa tipologia di piani cottura. Se dovessimo osservare puramente l'aspetto energetico, una cucina a induzione genera un consumo inferiore rispetto ai fuochi a gas (consentendo quindi di risparmiare sulla tariffa del gas), ma quest'ultimo tipo di fonte ha un costo decisamente più basso rispetto alla corrente elettrica.

Chi si avvale di una cucina ad induzione deve prevedere una fornitura di energia superiore e quindi è doveroso rivedere il contratto di fornitura con la società fornitrice del servizio di fornitura di energia elettrica e dell'offerta luce sottoscritta. Spesso si rende necessario l'incremento della potenza disponibile, poichè i canonici 3 kW potrebbero quasi sicuramente non risultare sufficienti, con conseguente incremento di prezzo del singolo kW.

Nonostante diversi produttori propongano per un piano cucina induzione consumi ad alta efficienza, si registra pur sempre un picco nel momento in cui tutti i fuochi sono funzionanti. La realtà, quindi, è che il consumo piano induzione è una variabile da tenere in piena considerazione nel momento in cui si va a scegliere la cucina.

Il reale consumo energetico del piano cottura a induzione è ridotto perchè il calore viene erogato esclusivamente dal basso per riscaldare il fondo della pentola, disperdendo pochissima energia. Un fuoco a gas, manda le fiamme anche verso l'esterno, disperdendo calore nell'aria (tra la pentola e il fuoco).

Il rendimento dei fornelli induzione è superiore di circa l'80%, ma è il costo energetico che spesso fa desistere dall'acquisto. Il maggior rendimento genera tempi di cottura più brevi, riducendo ancor più il consumo fornelli a induzione.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della cucina ad induzione?

Vantaggi:

  • Migliore rendimento termico
  • Minori dispersioni di calore
  • Riduzione dei tempi di cottura
  • Facilità di pulizia
  • Design moderno, innovativo e minimale
  • Nessun rischio di fughe di gas

Svantaggi

  • Costo dell'energia decisamente superiore rispetto alle cucine convenzionali a gas
  • Pentolame specifico richiesto
  • Necessita di abitudine (rischio di ustioni sulla parte di appoggio della pentola)
  • Prezzo di acquisto superiore alle altre cucine tradizionali

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