2 feb 2021 | 4 min di lettura | Pubblicato da Giorgia N.
La notizia riguarda circa 2,4 milioni di famiglie, tante sono quelle che hanno diritto al bonus sociale sulle spese per l’energia elettrica, il gas e l’acqua corrente. I dati dell’Authority per l’energia ci dicono che fino a ieri a richiederlo erano meno della metà di queste famiglie, ma da quest’anno le regole sono cambiate e per avere il beneficio non sarà più necessario fare la domanda al Caf o al proprio comune di residenza, perché questo arriverà in automatico.
Il bonus, lo ricordiamo, è uno "sconto" sulle bollette di energia e di acqua, che si aggira intorno al 20% della spesa media annua e viene spalmato sulle fatture nel corso dell'anno. Riguarda le famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico, ma a queste categorie, e per la sola energia elettrica, si aggiunge chi a causa di una malattia è costretto utilizzare macchinari elettromedicali salvavita, come i respiratori. Vediamo cosa è cambiato e cosa bisogna sapere.
Per il 2021 i requisiti economici che danno diritto allo sconto sulla bolletta restano invariati. Possono ottenerlo i nuclei familiari con Isee (l’indicatore della ricchezza familiare) non superiore a 8.265 euro, oppure quelli con almeno 4 figli a carico e un Isee non superiore a 20.000 euro. Dal 2020 il bonus è stato esteso anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza.
La seconda condizione necessaria è che uno dei componenti del nucleo familiare sia intestatario di un contratto di fornitura elettrica e del gas, idrica per usi domestici, oppure, nel caso di acqua e gas, che usufruisca di una fornitura condominiale. I tre bonus sono cumulabili tra loro e fino a ieri andava fatta una richiesta per ogni settore.
Come dicevamo, il bonus elettrico viene assegnato anche ai nuclei in cui c'è una persona che a causa di gravi malattie deve utilizzare apparecchi salvavita. In questo caso la somma viene assegnata indipendentemente dal reddito (e il beneficio è cumulabile agli altri tre bonus su elettricità, gas e acqua), ma le modalità di richiesta non sono cambiate, e anche per il futuro sarà necessario ripresentare ogni anno la domanda al Comune o presso un Caf.
Non cambiano invece i documenti da allegare alla richiesta: oltre a inserire i dati relativi all’utenza (che si trovano in bolletta), serve un certificato della Asl che documenti lo stato di salute della persona malata, la necessità di utilizzare le apparecchiature, il tipo di apparecchiatura usata e le ore di utilizzo giornaliero.
La "rivoluzione" di quest'anno, che prevede sconti automatici in bolletta, riguarda invece le famiglie che hanno diritto ai benefici per motivazioni economiche.
Chi rientra nei parametri di reddito non deve presentare alcuna domanda al comune di residenza, ma deve limitarsi a certificare la propria situazione economica. In altre parole gli interessati devono possedere un’attestazione Isee aggiornata al 2021, che si ottiene presentando all’Inps la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per via telematica o tramite patronato.
Si tratta comunque di una semplificazione rispetto al passato, perché l'Isee viene oggi già richiesto per accedere a tutte le agevolazioni e benefici legati alle condizioni economiche, dal reddito di cittadinanza al bonus bebè, e la maggior parte delle famiglie italiane a reddito medio basso è già abituata ad aggiornarlo annualmente.
Una volta ottenuto il documento non bisognerà fare altro, saranno Inps e Acquirente Unico per l’energia a incrociare i dati e a riconoscere in automatico il bonus agli aventi diritto.
Per conoscere tempi e meccanismi di funzionamento bisognerà attendere i provvedimenti delle amministrazioni competenti, ma sul suo sito l’Authority per l’energia (Arera) ha chiarito che il bonus sarà comunque calcolato a partire dal 1° gennaio e per tutto il 2021, e anche in caso di ritardi nelle procedure informatiche le quote maturate saranno riconosciute.
Quanto all'Isee, ad oggi non è stato chiarito se c’è una scadenza per richiedere o aggiornare l’attestazione, ma il consiglio è di rinnovarlo il prima possibile.
Di norma, infatti, anche se la certificazione può essere richiesta in qualunque momento dell’anno, chi è già beneficiario di prestazioni a sostegno del reddito è generalmente tenuto a presentare la domanda di aggiornamento all'Inps entro fine gennaio di ogni anno. Inoltre, per i bonus sociali non è stato chiarito cosa succederà ai ritardatari.
Quanto spetterà quest'anno alle famiglie che riceveranno i bonus sociali? Stando agli importi comunicati dall'Arera, per l’energia elettrica c'è un aumento di pochi euro rispetto al 2020: la quota di quest'anno va da 128 euro a un massimo di 177 euro, a seconda del numero dei componenti.
Per il gas le somme hanno invece subito un leggero calo. Una famiglia fino a 4 componenti che usa il combustibile per acqua calda sanitaria, cottura cibi e riscaldamento potrà ricevere da 67 a 170 euro a seconda della zona climatica, o un massimo di 30 euro se l'utenza è per il solo uso cottura e acqua sanitaria.
Nel 2020 per la stessa famiglia il range era tra gli 85 e il 217 e la somma era fissata a 37 euro per i soli usi di cottura cibi e acqua calda sanitaria. Restano invece invariate le cifre del bonus idrico, che andrà a coprire il costo della fornitura di 18,25 metri cubi di acqua all'anno per ogni componente della famiglia.
Pugliese trapiantata in Emilia, giornalista professionista dal 2005, laurea in filologia romanza e master in giornalismo all’Università di Bologna.
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