25 apr 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Eleonora D.
Il sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica (MASE), Claudio Barbaro, conferma per il 10 gennaio 2024 la fine del Mercato Tutelato per i clienti domestici, che come le piccole e microimprese, dovranno passare al Mercato Libero, sia per la luce che per il gas, al fine di completare il processo di liberalizzazione del mercato.
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Hanno già avuto inizio le campagne informative da parte di Arera, ed entro fine anno verranno svolte le aste per l’assegnazione del servizio a tutele graduali anche per i clienti domestici.
La dichiarazione di Barbaro sulla fine del Mercato Tutelato è piuttosto importante, poiché toccherà al legislatore e al governo la decisione per l’assegnazione ad asta del servizio, disciplinandone il passaggio con Decreto MASE, che fino a questo momento non aveva preso alcuna posizione, vista l’opposizione di una parte del mercato alle aste, in particolar modo dei fornitori storici del servizio a maggior tutela, prima fra tutti Enel.
Attraverso le procedure d’asta verrà assegnata ad ogni azienda fornitrice una o più aree da servire, ed i consumatori riceveranno una comunicazione sulle nuove condizioni del servizio da parte dei fornitori a cui sono stati assegnati, che prevedono l’applicazione al cliente del PUN ex post, con allineamento del prezzo di approvvigionamento dell’energia elettrica nel mercato all’ingrosso.
Il consumatore è tuttavia libero di abbandonare in qualsiasi momento il fornitore assegnatogli dalle Tutele Graduali, per passare ad un contratto del Mercato Libero.
Il sottosegretario MASE spiega che fino ad ora le aste per l’attivazione del servizio sulle microimprese e i clienti non domestici sono andate a buon fine, ed hanno permesso di individuare condizioni economiche più vantaggiose, con un prezzo di commercializzazione luce e gas più basso rispetto a quello riconosciuto dalla Maggior Tutela.
Barbaro aggiunge che il tema della tutela delle famiglie contro il caro bollette è sempre all’attenzione del Governo, che ha intensificato gli aiuti nel primo trimestre 2023, e con il Decreto Bollette ha prorogato fino al 30 giugno il bonus bollette per le famiglie meno abbienti.
Per quanto riguarda invece il contributo riscaldamento, Arera ha richiesto l’estensione a due trimestri. L’erogazione delle somme verrà probabilmente effettuata dall’Agenzia delle Entrate direttamente alle società di vendite, che a loro volta le erogheranno ai beneficiari attraverso la bolletta elettrica.
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