16 mag 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Marco B.
Può capitare di ottenere solo una parte del rimborso tributario cui si ha diritto, a causa della cosiddetta incapienza fiscale.
Succede, per esempio, quando il rimborso da 730 richiesto in un determinato anno in base alle detrazioni Irpef è superiore al totale delle imposte dovute.
Però nel caso delle spese mediche e sanitarie la detrazione oltre la soglia è comunque possibile. Scopri di più su Facile.it, leader nel confronto di assicurazioni online.
Infatti, è consentito, per quest'ultimo genere di spese, rateizzare sulle annualità successive l’importo che eccede la capienza fiscale.
Come si legge sul sito PMI.it, se le spese mediche e sanitarie con diritto a detrazione Irpef al 19% (escluse quelle per acquisto di veicoli per disabili), indicate nel modello 730 nei righi E1, E2 ed E3, superano complessivamente il tetto di 15.493,71 euro (al lordo della franchigia di 129,11 euro nel caso di spese sanitarie del contribuente e di familiari a carico) è consentito ripartire il rimborso in 4 quote annuali di pari importo: basta barrare l’apposita casella nel modello di dichiarazione dei redditi.
Per quel che riguarda i familiari non a carico, però affetti da malattie esenti, il tetto massimo arriva a 6.197,48 euro, soltanto per la parte di spesa che non trova capienza ed è dovuta dal soggetto con la patologia.
C’è un apposito rigo sul modello 730 nel quadro E – Oneri e spese, ai righi E1 Spese sanitarie ed E2 Spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti. Il rigo E3 riguarda le spese delle persone disabili.
Per ciò che concerne le spese sostenute nell’anno precedente, l’importo da segnalare nella colonna 2 del Rigo E6 del Modello 730 è quello indicato nel rigo 136 del prospetto 730-3 (nella casella delle rate si deve scrivere 2).
Chi in precedenza ha usato il modello Redditi PF, deve indicare l’importo della somma dei righi RP1 (colonne 1 e 2, RP2 e RP3 del quadro RP).
La decisione di rateizzare (o di detrarre in una sola soluzione) sottoscritta nella dichiarazione dei redditi non è revocabile.
Inoltre, si deve riferire all’anno in chi sono state effettuate le spese. Chi aveva già fatto questa scelta negli anni precedenti, nella dichiarazione 2022, effettuata nel 2023, deve indicare nel rigo E6 del Quadro E le somme per le quali è stata richiesta la rateizzazione.
Se nelle precedenti dichiarazioni è stata scelta varie volte la strada delle rate, occorre compilare i righi E6 per ogni richiesta utilizzando altrettanti modelli.
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