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Auto elettriche, tornano gli incentivi: cosa cambia nel 2025 in Italia e in Europa

25 lug 2025 | 4 min di lettura | Pubblicato da Linda M.

coppia chiacchiera mentre ricarica l'auto elettrica

Il 2025 si conferma un anno chiave per il rilancio della mobilità elettrica in Europa. In particolare, l’Italia si prepara a introdurre nuovi incentivi all’acquisto di auto elettriche, puntando a rafforzare un mercato che aveva rallentato dopo l’esaurimento dei fondi precedenti. 

Ma al di là del contributo statale, ad entrare in gioco sono anche fattori come i costi di esercizio e le assicurazioni auto, che sempre più spesso prevedono soluzioni dedicate a chi sceglie la mobilità a zero emissioni.

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Italia: nuovo Ecobonus BEV e impatto sul settore assicurativo auto

In Italia il nuovo capitolo dedicato all’Ecobonus auto elettriche è pronto a partire: sono stati riallocati 597 milioni € del PNRR, destinati all’acquisto di circa 39.000 veicoli elettrici, con un plafond che si esaurirà entro il 30 giugno 2026.

Gli incentivi, che si applicheranno solo ai veicoli 100 % elettrici (categoria M1 per i privati e N1/N2 per micro‑imprese), verranno modulati in base all’ISEE e alla rottamazione di un veicolo termico:

  • ISEE ≤ 30.000 € → bonus fino a 11.000 €;
  • ISEE tra 30.000–40.000 € → bonus fino a 9.000 €;
  • Micro‑imprese → contributo fino al 30 % del prezzo, max 20.000 €.

La liquidazione avverrà immediatamente in fattura, una modalità utile anche per l’assicurazione auto elettrica, che potrà applicare da subito premi agevolati basati sulle emissioni zero. Dal punto di vista del mercato, questa misura ha già avuto effetto: tra gennaio e giugno 2025 le immatricolazioni di vetture BEV sono salite a 44.774 unità (+29,7%), con una quota del 5,2% sul totale. Tuttavia, il calo registrato a giugno (–39,8% rispetto allo stesso mese 2024) evidenzia l’effetto “attesa” dei consumatori, in cerca del nuovo bonus.

Infine, le Regioni italiane integrano l’iniziativa statale con ecoincentivi, esenzioni bollo e accesso facilitato alle ZTL, mentre le compagnie assicurative cominciano ad introdurre sconti dedicati agli EV, collegate non solo all’abbassamento dei costi di esercizio ma anche alla maggiore sicurezza e sostenibilità delle vetture elettriche.

Europa: tra sostegni fiscali, bonus diretti e strategie di lungo termine

Nel resto d’Europa, le politiche legate agli incentivi per le auto elettriche restano frammentate ma attive. Alcuni paesi hanno ridotto i contributi diretti, puntando su strategie fiscali o su incentivi legati alla produzione sostenibile; altri, invece, hanno rilanciato con nuovi fondi.

Francia

Nel 2025 è attivo un bonus fino a 4.000 euro per famiglie a basso reddito, ridotto a 2.000-3.000 euro per le altre. Il contributo è legato a criteri di sostenibilità e produzione europea. Restano attivi anche bonus alla rottamazione e vantaggi locali.

Germania

Il governo ha optato per un modello fiscale: niente contributi diretti, ma agevolazioni su ammortamenti, IVA e imposte per aziende e flotte. L’obiettivo è incentivare in modo strutturale l’adozione dell’elettrico nel settore professionale.

Regno Unito

Da luglio 2025 è attivo un nuovo piano con bonus fino a 3.750 sterline per l’acquisto di auto elettriche con prezzo massimo di 37.000 sterline. È previsto anche un incentivo extra per modelli certificati a basso impatto ambientale.

Norvegia

Il paese continua a guidare la transizione grazie a un sistema maturo: niente incentivi diretti, ma forti agevolazioni sull’IVA, sui pedaggi, sui parcheggi e sull’accesso alle corsie preferenziali. La percentuale di vendite di auto elettriche è ormai superiore all’85%.

Uno sguardo d’insieme

Nel confronto tra Italia ed Europa, emergono alcune differenze chiave: mentre l’Italia torna a puntare sui bonus diretti con un occhio al reddito delle famiglie, molti paesi europei scelgono la strada delle agevolazioni fiscali o di piani mirati a target specifici. Di seguito, riassunti, i principali elementi distintivi.

Paese Tipo di incentivo Importo massimo Note principali
Italia Bonus statale diretto Fino a 11.000 € Solo per auto elettriche, legato a ISEE e rottamazione
Francia Bonus ecologico Fino a 4.000 € Ridotto, ma ancora attivo con rottamazione
Germania Agevolazioni fiscali Variabile Ammortamento e IVA per aziende
Regno Unito Sconto diretto in fattura Fino a 3.750 £ Bonus extra per modelli sostenibili
Norvegia Esenzioni fiscali Nessun tetto fisso IVA ridotta o nulla, vantaggi indiretti estesi

Sfide e prospettive future in Italia

Gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche rappresentano uno strumento importante per sostenere la transizione verso una mobilità più sostenibile, ma da soli non possono bastare. In Italia, complice un mercato ancora poco maturo rispetto ad altri Paesi europei, il successo di queste misure dipende da un mix di fattori: l’adeguatezza delle infrastrutture, la diffusione capillare delle colonnine di ricarica, e soprattutto la capacità delle famiglie di affrontare un investimento iniziale ancora impegnativo.

La direzione intrapresa è quella giusta, ma perché gli incentivi producano effetti strutturali e duraturi, occorre uno sforzo coordinato: da parte del legislatore, con politiche più ambiziose e stabili nel tempo; da parte dell’industria, con modelli più accessibili; e da parte del sistema assicurativo, che può contribuire con soluzioni pensate per premiare la scelta green.

In questo contesto, rendere l’acquisto di un’auto elettrica non solo possibile ma anche conveniente sarà la vera sfida dei prossimi anni. L’Italia ha tutti gli strumenti per giocare un ruolo di primo piano nella transizione ecologica, ma il cambiamento richiede coraggio, coerenza e una visione di lungo periodo.

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