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Il tasso d’interesse: la differenza tra TAN e TAEG

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Le 3 cose da sapere:

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    Il TAN misura gli interessi da pagare annualmente per il prestito o il mutuo

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    Il TAN misura gli interessi da pagare annualmente per il prestito o il mutuo

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    Il TAEG indica il costo del mutuo o del prestito comprensivo di tutte le spese

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    Il TAEG indica il costo del mutuo o del prestito comprensivo di tutte le spese

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    Per scegliere il finanziamento più conveniente, bisogna trovare quello con il TAEG inferiore

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    Per scegliere il finanziamento più conveniente, bisogna trovare quello con il TAEG inferiore

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TAN e TAEG sono due degli elementi costitutivi di un prestito o di un mutuo − insieme al capitale finanziato, alla durata e alle rate − e rappresentano i tassi d’interesse. Si tratta di parametri fondamentali per il calcolo del prestito, perché è proprio da questi che si capisce l'effettivo costo del finanziamento.

In breve, il TAN (Tasso Annuo Nominale) esprime, in percentuale e su base annua, il tasso d'interesse puro del prestito, e viene applicato per il calcolo delle rate. Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) è invece un indicatore del costo totale del prestito, perché include, oltre al TAN, anche tutte le spese accessorie connesse al finanziamento, che possono però essere saldate anche a parte rispetto alla rata mensile (ad esempio, all'apertura del prestito).

Sommario

Il TAN: cos'è

Il TAN, acronimo di Tasso Annuo Nominale, è il tasso di interesse puro che si applica a un finanziamento: rappresenta l'interesse annuo calcolato sul prestito, cioè la somma in più che va riconosciuta al finanziatore al termine dell'anno maturata sull’importo erogato

Bisogna però precisare che, nei normali piani di ammortamento, l'interesse non viene pagato in un’unica soluzione a fine anno, ma viene ripartito su ogni rata mensile in scadenza. In particolare, nei piani di ammortamento alla francese, la quota interesse restituita con la rata all’inizio del periodo di rimborso è superiore a quella della quota capitale, diminuendo via via all'aumentare della seconda. Nelle ultime rate, infatti, si rimborsa quasi esclusivamente soltanto la quota capitale del prestito o del mutuo contratto.

Calcolo del TAN

Una qualsiasi pratica di prestito o di mutuo comporta l'elargizione di una somma di denaro, sulla quale si applicano degli interessi e delle spese di gestione. Il totale di interessi e spese viene ripartito per il numero delle rate. Il sovrapprezzo di ogni rata, percentualizzato sul valore della rata, è ciò che in gergo finanziario si chiama TAN

Per fare un esempio semplice e pratico: se su una rata totale di 100 euro, 2 euro sono la quota mensile di interessi, il TAN sarà del 2%. In realtà, però, se si fanno i conti su tutta la durata del finanziamento personale, quel 2% non risulterà matematico. 

Questo perché il prezzo totale degli interessi è influenzato dalle spese di gestione della pratica, dal numero di rate e dalla modalità di pagamento. L'indicatore che racchiude in sé tutti questi costi è il TAEG.

Come si calcola la ripartizione delle quote di interesse?

La ripartizione delle quote interesse e capitale con ammortamento alla francese fa sì che il tasso effettivo di interesse non coincida con il tasso di interesse nominale, e anzi risulti superiore: ad esempio, un prestito al tasso annuo nominale del 6% garantirebbe un tasso effettivo del 6% solo se il saldo degli interessi avvenisse con un solo pagamento a fine anno. In caso di rimborso rateale degli interessi su base mensile, il tasso effettivo supera il TAN: ad esempio, in caso di rateizzazione del prestito di cui sopra il tasso d’interesse effettivo sarebbe del 6,20% e non del 6%.

Da sapere

Il TAEG: cos'è

Il TAEG del mutuo o del prestito non è un vero e proprio tasso applicato al calcolo delle rate di rimborso, ma un indicatore che indica il costo globale del finanziamento

L'acronimo TAEG significa Tasso Annuo Effettivo Globale ed è espresso in percentuale. È il dato reale che indica sia quanto si paga di interessi sul finanziamento, sia a quanto ammontano tutte le spese obbligatorie per l'apertura, la concessione e il rimborso del credito erogato. Il TAEG è, quindi, tendenzialmente sempre più alto rispetto al TAN, perché include anche tutte le spese accessorie.

Il TAEG è il valore più utile da considerare quando si confrontano più offerte: la funzione di questo tasso infatti è prettamente informativa e dà la possibilità a chi ha bisogno di un prestito o di un mutuo di sapere con precisione quanto costerà in tutto il finanziamento.

Secondo la più recente direttiva europea, devono essere comprese nel TAEG tutte le spese obbligatorie sostenute per la stipula del contratto: polizze aggiuntive, apertura e tenuta di conti correnti, gestione della pratica, costi relativi alle operazioni di pagamento. 

Nel documento informativo pre-contrattuale, tutte queste informazioni devono essere indicate, insieme a TAN e TAEG espressi chiaramente in percentuale. 

Ciò si rivela utile soprattutto per la comparazione delle offerte: prima di stipulare un contratto è bene infatti farsi consegnare la documentazione informativa, per poterla confrontare con quella di altri istituti di credito. Confrontando il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) di diversi finanziamenti, è quindi possibile valutare la loro convenienza, calcolare con esattezza quale tra essi costi di più e in che misura.

Calcolo del TAEG

Il TAEG, a differenza del TAN, viene calcolato sull'effettivo valore del finanziamento, quindi sulla cifra inclusiva di costi di perizia, di apertura conto e di amministrazione. Per effettuare il calcolo del TAEG, si somma ai semplici interessi il capitale rappresentato dalle spese accessorie, e si divide non per i mesi del piano di rimborso, ma per gli effettivi pagamenti. Se le rate vengono rimborsate semestralmente, ad esempio, il TAEG tenderà ad allinearsi al TAN. Se i rimborsi delle rate sono mensili, invece, il TAEG sarà più alto.

Differenze tra TAN e TAEG

La principale differenza tra TAN e TAEG sta nel fatto che il primo esprime in percentuale e su base annua gli interessi relativi al prestito, il secondo invece è un indicatore che rappresenta il costo totale del finanziamento, comprendendo quindi tutte le spese connesse.

Una seconda, ma non meno importante differenza è quella legata alla funzione che ognuno di essi svolge, così come anticipato in fase di definizione dei due termini. Il TAN ha infatti un effetto diretto sul costo del finanziamento e sull'importo delle rate, pertanto costituisce a tutti gli effetti un parametro base per il calcolo degli interessi dovuti e per la simulazione del mutuo casa o del prestito; il TAEG è invece soltanto un indice o un indicatore e in quanto tale non viene utilizzato per calcolare il tasso d'interesse del prestito.

Quando ci si appresta a valutare le offerte di mutuo o di prestito, per scegliere il più conveniente tra tutti quelli disponibili bisogna prendere in considerazione il valore del TAEG, non quello del TAN, perché un TAN più basso sulla singola rata potrebbe nascondere un Tasso Annuo Effettivo Globale più alto e quindi spese accessorie maggiori. Questo significherebbe pagare meno mensilmente di interessi, in percentuale, ma ritrovarsi a fine rimborso ad aver speso molto di più. Confrontando i TAEG, invece, a colpo d'occhio è possibile riconoscere il tasso più basso, scegliendo così il finanziamento più conveniente nella sua globalità e risparmiando denaro.

TAN e TAEG: come influenzano il costo del finanziamento

TAN e TAEG giocano un ruolo fondamentale nel determinare il costo totale che il richiedente dovrà sostenere, ma vediamo più nel dettaglio come ciascuno di essi influenza il finanziamento e perché è importante considerarli entrambi per effettuare scelte finanziarie informate.

Impatto del TAN

Il TAN incide direttamente sugli interessi da versare sul capitale ottenuto in prestito. Un tasso meno elevato comporta interessi annuali più bassi, tuttavia non riflette l'importo complessivo da restituire. Ad esempio, su un prestito di 10.000 euro, un TAN del 5% significherà un costo di interessi annuale di 500 euro, esclusi ulteriori costi.

Impatto del TAEG

Come abbiamo visto, a differenza del TAN, il TAEG include non solo il tasso di interesse nominale, ma anche tutte le altre spese associate al prestito. Questo comprende spese di istruttoria, eventuali assicurazioni obbligatorie e commissioni bancarie. Un TAEG più basso è indicativo di un costo complessivo inferiore del finanziamento. Ad esempio, se un prestito ha un TAEG del 6% rispetto a un altro con il 7%, il primo sarà generalmente più conveniente, considerando lo stesso ammontare di capitale e durata.

Quando considerare il TAN e il TAEG

Sebbene, come visto in precedenza, il TAEG aiuti a individuare il tasso più conveniente, nella valutazione di un prestito è comunque importante tenere in considerazione entrambi i parametri, a seconda della tipologia di finanziamento. Il TAN risulta particolarmente utile per prestiti a breve termine con costi accessori limitati, poiché in assenza di spese aggiuntive rappresenta un buon indicatore del costo effettivo del finanziamento. Al contrario, per mutui o prestiti a lungo termine che prevedono numerose spese accessorie, il TAEG diventa un parametro fondamentale, offrendo una visione più completa e accurata dell’onere complessivo del prestito.

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