Caldaie: tutti i tipi di caldaia per il riscaldamento, costi di installazione e consumi

Sul mercato esistono diversi modelli di caldaia per il riscaldamento e la produzione di acqua sanitaria, dispositivi indispensabili per le abitazioni domestiche e non. Per la scelta è importante decidere il tipo di caldaia più adatto, in base sia alle proprie esigenze che all’ambiente da riscaldare, optando per una caldaia tradizionale, murale oppure a condensazione. Allo stesso modo bisogna valutare i consumi, l’efficienza energetica, la manutenzione, la presenza di agevolazioni fiscali e la tipologia di combustibile da utilizzare, per installare una caldaia realmente affidabile.
Sommario
- Tipi di caldaie: tipologia di combustibile
- Tipologie di caldaie: a condensazione o tradizionali
- Tipi di caldaie per potenza: caldaie murali, a camera stagna o aperta
- Costi medi per acquisto e installazione caldaia
- Consumi medi di una caldaia
Tipi di caldaie: tipologia di combustibile
Le caldaie per il riscaldamento domestico si differenziano in base al tipo di combustibile utilizzato, per la generazione dell’energia e la sua trasformazione in calore. Al termine di questo processo, che richiede appunto la bruciatura di una sostanza come il GPL o il gas metano, viene aumentata la temperatura dell’acqua o dell’aria che passa nel sistema, per immetterla in tutti gli ambienti e riscaldare l’abitazione, oppure per avere a disposizione acqua calda sanitaria.
Tutti i combustibili vantano delle caratteristiche tecniche differenti, che incidono insieme ad altri fattori interni ed esterni sul rendimento della caldaia. Uno dei parametri più importanti è il potere calorifico, ovvero la capacità della sostanza di generare energia, quindi calore per riscaldare la casa e l’acqua sanitaria. Il potere calorifico viene indicato con la sigla kWh x UM, ovvero kWh per unità di misura corrispondente a seconda del combustibile utilizzato, litri, chilogrammi o metri cubi.
In base a questo valore, è possibile ricavare delle informazioni interessanti, come l’energia ottenuta per ogni euro speso, il costo del gas unitario o di altro combustibile e il suo rendimento medio. Ad esempio è possibile scoprire come il potere calorifico delle caldaie a gasolio sia quello più elevato, con 9,70 kWh x UM, seguito a breve distanza da quello del metano, 9,54 kWh x UM. Ne risulta un rendimento del 95% delle caldaie a metano e GPL, del 90% per quelle a gasolio, dell’85% per il pellet e dell’80% delle caldaie a legna.
Caldaia a gas per riscaldamento
Fra i tipi di caldaie più diffusi nel nostro Paese ci sono le caldaie a gas, dei modelli piuttosto affidabili ed economici da acquistare e mantenere. Il funzionamento della caldaie a gas per il riscaldamento è abbastanza semplice. Al suo interno si trovano due circuiti, uno idraulico per il passaggio dell’acqua e l’altro per il gas. Quest’ultimo viene bruciato per aumentare la temperatura dell’acqua, mentre le emissioni della combustione sono espulse all’esterno attraverso la canna fumaria.
Caldaie a metano
Le caldaie a metano sono apparecchi poco costosi ed efficienti, grazie alla semplicità di distribuzione di questo gas, il cui prezzo è peraltro estremamente conveniente. Tramite degli miscelatori queste caldaie sono in grado di mischiare aria e gas, per ottenere una combustione ottimale e ottenere un risparmio energetico e sui costi del riscaldamento. Si tratta di dispositivi che occupano poco spazio, sono facili da installare, silenziosi e permettono di usufruire delle detrazioni fiscali previste dal Governo.
Caldaia a GPL
A differenza di quelle a metano, le caldaie a GPL richiedono l’installazione del contenitore del gas, per lo stoccaggio del GPL in quanto non è un gas distribuito attraverso la rete nazionale. Tuttavia rispetto al metano le caldaie a GPL inquinano meno, infatti producono emissioni nell’atmosfera più pulite. Anch’esse sono dotate di miscelatori aria/gas, di un ventilatore e di un potenziometro, che consente di regolare l’intensità della combustione. Questi dispositivi vantano un’elevata efficienza energetica, un buon rendimento medio, cono ecologiche ed economiche da mantenere.
Tipologie di caldaie: a condensazione o tradizionali
Oltre al tipo di combustibile utilizzato le caldaie si distinguono per un’altra caratteristica, la presenza o meno del sistema di condensazione. In pratica, rispetto ai modelli tradizionali, le caldaie a condensazione possono recuperare parte del calore generato per la combustione, tramite il riuso dei vapori caldi creati per il riscaldamento iniziale dell’aria o dell’acqua. Tale aspetto permette di ottimizzare il rendimento stesso della caldaia, quindi a parità di combustibile questi dispositivi risultano decisamente più efficienti.
Le caldaie a condensazione possono essere impiegate con qualsiasi tipologia di impianto di riscaldamento, quindi sia con le caldaie a GPL che a metano. Tuttavia non sempre l’installazione di questi apparecchi di ultima generazione conviene, infatti dipende dall’isolamento termico dell’abitazione. Le temperature ideali di funzionamento sono intorno ai 56-58°C, perciò se la caldaia deve raggiungere valori più alti, a causa delle cattive condizioni dell’edificio o della casa, la capacità di recupero dei vapori sarà minima, riducendo di fatto il guadagno in termini di efficienza.
In media una caldaia a condensazione per il riscaldamento e l’acqua calda può consentire una migliore efficienza termica del 15%, rispetto a un modello tradizionale, tuttavia questo incremento è inversamente proporzionale rispetto alla temperatura dell’acqua nelle tubazioni.
Tipi di caldaie per potenza: caldaie murali, a camera stagna o aperta
Le caldaie possono essere distinte anche in base alla potenza, un valore espresso in kW e solitamente compreso fra 24 e 35 kW, indicato in gergo tecnico come potenza termica nominale (PN). Si tratta di un dato sempre riportato sull’etichetta dell’apparecchio, che corrisponde all’effettivo calore termico della caldaia, considerando sia l’energia prodotta ma anche quella dispersa nell’ambiente, nei vari cicli di trasferimento del calore. In base a questo valore le caldaie vengono suddivise in murali, a camera stagna o aperta.
Le caldaie murali sono modelli realizzati in acciaio anticorrosione, sono dotate di bollitore e assicurano un’elevata capacità di cambio del calore. Possono essere di tipo A, B e C. Le prime sono sprovviste di canna fumaria perciò devono essere installate all’aperto, mentre le seconde sono chiamate caldaie murali a camera aperta. Questi dispositivi non possono essere montati in ambienti chiusi, infatti hanno bisogno di un locale ben aerato e ventilato.
Le caldaie murali a camera stagna sono caratterizzate dalla canna fumaria e dal tiraggio cosiddetto forzato, quindi possono essere installate anche in ambienti chiusi. Una caldaia per termosifoni e acqua sanitaria murale può essere a gas metano o GPL, con immissione dell’acqua nell’impianto immediata oppure ad accumulo, attraverso un sistema di bollitori e delle apposite cisterne. Tra i vantaggi ci sono il risparmio in termini di spazio d’ingombro, la possibilità di inserirle all’interno di scompartimenti chiusi e una durata media elevata di almeno 15 anni.
Costi medi per acquisto e installazione caldaia
Per capire quanto costa una caldaia bisogna valutare una serie di fattori, tra cui il prezzo d’acquisto, la spesa dell’installazione, della manutenzione (come per esempio la pulizia della caldaia) e del combustibile.
La caldaia ha un costo più alto se si tratta di un modello a condensazione, in assoluto le più care sul mercato, il cui prezzo per un apparecchio di buona qualità va da 1.200 a 1.500€.
Ovviamente oltre al costo per la caldaia nuova bisogna considerare anche eventuali detrazioni fiscali, che nel caso dei modelli ad alto rendimento ed elevata efficienza energetica possono arrivare fino al 65%. Inoltre è necessario tenere conto che, in alcuni casi, la spesa legata alla sostituzione della caldaia è superiore rispetto a quella richiesta per una installazione ex novo, quindi è importante valutare ogni caso singolarmente, richiedendo almeno due o tre preventivi di spesa dettagliati.
Prezzo medio spostamento caldaia
Qualora fosse necessario spostare la vecchia caldaia, ad esempio in seguito a dei lavori di ristrutturazione, bisogna mettere in conto una spesa decisamente elevata. La modifica della posizione della caldaia richiede infatti un intervento su tutto l’impianto, comprese le tubazioni, perciò bisogna chiamare una ditta specializzata in grado di eseguire un lavoro a regola d’arte. In media il costo di tale operazione può andare da 1.000 a 5.000€, tuttavia dipende da molti fattori, perciò è difficile indicare un prezzo unico valido per tutte le situazioni.
Consumi medi di una caldaia
Una delle voci di spesa più alte nel riscaldamento domestico è il consumo energetico, per questo motivo è importante scegliere il dispositivo non solo in base al costo della caldaia, ma anche considerando i consumi di ogni tipo di apparecchio e della pompa di calore.
Allo stesso tempo il consumo dipende da aspetti come il rendimento, l’isolamento termico, il modello di caldaia, il tipo di alimentazione, la temperatura di bruciatura e la manutenzione dell’apparecchio. In media il consumo di una caldaia a gas da 24 kW si aggira intorno ai 1.000€ l’anno, quindi circa 85€ al mese, tuttavia come accennato tale valore può cambiare sensibilmente. I prezzi di una caldaia a gas devono quindi essere analizzati in un quadro generale, valutando molteplici fattori prima di acquistare e installare una caldaia per il riscaldamento domestico e la produzione di acqua calda sanitaria.
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