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Frodi sui prestiti: boom di truffe online e danni per oltre 600 milioni

25 ago 2025 | 8 min di lettura | Pubblicato da Cristina B.

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Consumatori sotto attacco, dalle spese per formazione agli acquisti di elettrodomestici cresce il numero delle frodi o tentativi nei confronti di chi chiede prestiti personali. Due focus di Crif e Facile.it fanno il punto sul fenomeno in crescita per importi e casistiche.

I prestiti personali sono stati nel 2024 quelli più colpiti dalle frodi creditizie. Sono stati oltre 800 mila (894.000) gli italiani vittime di truffa o di tentativi di frode mentre erano alla ricerca di un prestito personale. E il boom dell’e-commerce e del compra ora paga dopo digitale segna un netto incremento anche nei tentativi di truffa.

Facile.it leader nel confronto tra prestiti personali, approfondisce l'argomento.

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Il dato arriva dall'indagine condotta per Facile.it dall’istituto di ricerca mUp Research.

Per gli esperti di facile il danno medio è intorno ai 740 euro, mentre si stima che il danno complessivo ammonti a ben 630 milioni di euro. I canali più utilizzati sono stati i finti call center (49%) e le false email (36%). Per l’osservatorio Crif invece l’importo medio delle frodi, supera i 4.800 euro, con un incremento del 3,2%. Nel nostro Paese le frodi creditizie da furto d’identità causano un danno complessivo annuo di quasi 150 milioni di euro. L’ età media delle vittime è di 41-50 anni e risulta la più colpita dalle frodi creditizie (22,1%). Tra i beni che sono acquistati con metodi frodatori, oltre il 10% riguardano spese per la casa. Per l’osservatorio CRIF, infine, cresce l’importo medio frodato: (+3,2%), mentre il valore complessivo dei danni causati rimane pressoché stabile, nonostante il leggero calo del numero di frodi rilevate (-4,6%), a conferma di una tendenza verso danni economici medi sempre più rilevanti.

Le caratteristiche delle frodi

Secondo l’Osservatorio Crif, si assiste a una diminuzione dei casi di frode di piccolo importo: le frodi sotto i 1.500 euro rappresentano il 20,2% del totale, in calo del 30% rispetto all’anno precedente. La spiegazione è nell’intenzione dei criminali di puntare a valori sempre più consistenti. Nel report si evidenzia un incremento di attacchi nella fascia 1.500-3.000 euro (+11,3%) e, soprattutto, si registra quasi un raddoppio (+92,7%) dei casi tra i 3.000 e i 5.000 euro, che giungono a rappresentare il 15,2% del totale.

Al contrario, le frodi tra i 5.000 e i 10.000 euro sono in lieve calo (-6,2%), mentre aumentano sensibilmente anche quelle oltre i 10.000 euro (+29,4%). Solo le frodi sopra i 20.000 euro mostrano una flessione (-12,1%), segno che i colpi più eclatanti restano meno frequenti, ma le perdite complessive restano ingenti.

Le tipologie di finanziamento oggetto di frode: crescono di più i prestiti personali

Il prestito finalizzato si conferma la forma di finanziamento più colpita, anche se la sua incidenza continua a ridursi (34,4% dei casi, -23,8% rispetto al 2023). Tuttavia, l’importo medio delle frodi su prestiti finalizzati cresce in modo significativo (+16,7%), attestandosi, per Crif, a quasi 7.000 euro. In forte crescita i casi di frode su prestiti personali (+65,9%), che ora rappresentano oltre un quarto del totale e hanno un importo medio superiore ai 16.600 euro, segno che i frodatori cercano prodotti finanziari più flessibili.

Le frodi su carte di credito, incluse le revolving, sono in calo (-11,2%), mentre si conferma la crescita delle truffe legate alle formule “Buy Now, Pay Later” (BNPL) che, pur restando residuali (5,7% del totale), riflettono il boom dell’e-commerce e la sua maggiore esposizione ai rischi digitali.

I beni acquistati con le frodi, dalle spese per la casa all’abbigliamento fino alle spese di formazione

I più colpiti dalle frodi sono gli acquisti degli elettrodomestici (28,7% dei casi) seguono poi il comparto auto-moto (9,6%), elettronica/informatica/telefonia (5,4%), l’arredamento (5,2%) e immobili/ristrutturazione (5,0%), per cui se si guarda al complesso della voce spese per la casa si arriva al 10,2%.

Ma le frodi non si fermano, rispetto al 2023 è stata registrata una crescita delle frodi per la tipologia consumi (+64%), che includono anche abbigliamento sportivo e beni di lusso, e quelle sugli elettrodomestici (+8,7%). Al contrario, si registra una contrazione delle frodi su auto/moto (-14,6%), spese per la salute (-15%) e arredamento (-6%).

Da segnalare il forte aumento delle frodi sulle spese professionali (+51,5%), che comprendono l’avvio di attività, corsi e formazione.

Profilo delle vittime e mappa delle frodi in Italia

La maggioranza delle vittime continua a essere rappresentata dagli uomini, che costituiscono il 64,9% del totale. In lieve diminuzione invece i casi che colpiscono le donne (-3,6% rispetto al 2023).

Sull’incidenza delle frodi rispetto al credito effettivamente erogato, sono i giovani tra i 18 e i 40 anni a risultare più vulnerabili, mentre gli over 50, pur beneficiando di un accesso al credito più ampio, mostrano una minore incidenza di frodi, a conferma di comportamenti generalmente più prudenti.

A livello territoriale, Lombardia, Campania, Sicilia e Lazio si confermano le regioni con il maggior numero di casi, seguite da Puglia e Piemonte. La Lombardia, in particolare, registra una crescita significativa (+6,3%), consolidando la sua posizione di regione più colpita, mentre la Campania supera la Sicilia grazie a un incremento dell’1,9%. Le Marche si distinguono per il maggiore aumento percentuale (+28,9%), pur rappresentando ancora una quota limitata del totale, mentre Emilia-Romagna (+20,9%) e Umbria (+9,7%) mostrano anch’esse un trend in crescita. Al contrario, Valle d’Aosta, Basilicata e Calabria vedono una netta diminuzione dei casi, con cali superiori al 15%.

Tempi di scoperta delle frodi da parte dei consumatori

Chi è vittima di frodi ci mette un po' prima di accorgersene, ci vogliono almeno 6 mesi in oltre il 40% dei casi, mentre quelli entro l’anno sono in calo del -28,9% rispetto al 2023.

In generale, però, i tempi di scoperta più lunghi subiscono un aumento, infatti il 22,9% dei casi analizzati viene scoperto dopo 3 anni, di questi il 17,2% addirittura dopo oltre 5 anni. Le frodi sui mutui sono quelle che emergono dopo più tempo, oltre i 5 anni dal momento della richiesta.

Al contrario, le frodi su carte di credito, BNPL e leasing auto hanno dei tempi di scoperta molto più ridotti; infatti, 3 casi su 4 emergono entro un anno dal momento della richiesta; a seguire prestiti personali e finalizzati, entrambi con oltre il 60% dei casi scoperto entro i 12 mesi.

Come difendersi dalle frodi. I 5 consigli di Facile.it

Gli esperti di Facile.it hanno stilato una serie di buone pratiche per potersi difendere dagli attacchi frodatori mescolando buon senso, prudenza e anche un uso consapevole di strumenti digitali certificati.

1. Conosci il tuo interlocutore

Se si pensa di rivolgersi a una società per un prestito online, può essere utile, per evitare truffe, cercare un interlocutore con una propria riconoscibilità. Si tratta di enti legittimati dalla Banca d’Italia allo svolgimento dell’attività bancaria e finanziaria e quindi consultare gli elenchi dell’OAM (Organismo degli Agenti e dei Mediatori), disponibili qui: https://www.organismo- am.it/elenchi-registri/. Tutti i mediatori creditizi sono obbligati, per l’esercizio dell’attività, ad essere iscritti negli elenchi di tale organismo.

2. Nessun pagamento anticipato

Attenzione, evidenziano gli esperti di Facile.it, uno dei principali campanelli d’allarme per individuare una truffa nel mondo dei finanziamenti è la richiesta, da parte della supposta banca o dell’ente finanziario, di commissioni anticipate, sotto forma di spese amministrative o parte degli interessi dovuti, prima dell’erogazione del prestito. In questo caso, il rischio consiste nella possibilità che il prestatore, una volta ottenute le commissioni, faccia perdere le sue tracce; meglio rivolgersi ad altri operatori.

3. Attenzione alla documentazione richiesta e al furto di identità

Non importa quanto possa essere veloce chiedere oggi un prestito online; senza tutta la documentazione necessaria, l’unico rischio è quello di incorrere in una truffa. Sebbene le tempistiche di erogazione siano un elemento spesso determinante nella scelta della società di credito, è importante, spiegano da Facile.it non farsi trarre in inganno da tempi brevi e modalità superficiali: affinché la finanziaria possa concedere o meno il prestito, ha bisogno di alcuni documenti specifici sul richiedente (ad esempio le ultime buste paga, il CUD o 730 ecc.) per verificarne la posizione: non bastano solo la carta di identità, l’indirizzo di domicilio, il codice fiscale e l’Iban.

Peggio, se il vostro interlocutore si limitasse a raccogliere solo questi ultimi, potreste essere di fronte ad un tentativo di furto d’identità. Grazie alle informazioni sottratte, il malfattore potrebbe richiedere a sua volta un prestito utilizzando però i vostri documenti; in tal caso, vi trovereste a dover rimborsare le rate senza aver ricevuto alcun finanziamento. Meglio quindi perdere qualche minuto in più ma essere sicuri di avere a che fare con una società di credito seria piuttosto che rischiare di perdere la propria identità… e i soldi.

4. Verifica l’affidabilità del sito web

Se si decide di optare per una richiesta di finanziamento online, bisogna essere in grado di riconoscere un sito web affidabile. Per evitare una truffa, quindi, può essere utile verificare alcune condizioni. Controllare che la banca abbia un sito web funzionante e aggiornato; verificare che il sito web sul quale si sta navigando sia un sito sicuro: se l’indirizzo del sito web inizia con “https://” la trasmissione dei dati non può essere intercettata; controllare l’esistenza di una sede fisica in Italia, di una regolare Partita IVA e di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC).

5. Modulo Secci

Bisogna stare attenti alle condizioni in cui è fornito il prestito, le condizioni apparentemente vantaggiose possono nascondere insidie. Le condizioni di prestito dipendono da più fattori: ente finanziatore, politiche di rischio, profilo del richiedente e caratteristiche del prestito stesso e non è detto che il prestito sia riconosciuto automaticamente. Una volta inseriti i propri dati, le condizioni di prestito potrebbero essere variate rispetto a quelle ideali viste sull’annuncio. Per evitare di firmare un documento e poi accorgersi di aver sottoscritto un tasso più alto o condizioni differenti, è possibile consultare il Modulo Secci, un documento - obbligatorio per le banche che offrono soluzioni di finanziamento - nel quale vengono riassunte tutte le informazioni di base che permettono al consumatore di valutare l’offerta in maniera trasparente e firmare solo se quest’ultima è conforme alle proprie esigenze e alla propria capacità di spesa.

Autore
cristina bartelli

Giornalista professionista dal 2004 e vicecaporedattore per ItaliaOggi, scrive del Fisco in ogni sua forma. Ha fatto incursioni su Classcnbc e Tgcom per raccontare le novità di manovra di bilancio, sanatorie fiscali e storie di elusione.

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