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29 ago 2024 | 6 min di lettura | Pubblicato da Eleonora D.

mano che ricarica auto elettrica

Hai acquistato un’auto elettrica, oppure desideri acquistarla? Allora devi sapere tutto sulle stazioni di ricarica domestica, anche conosciute come wallbox. Queste ultime, infatti, consentono di ricaricare le auto elettriche direttamente a casa, per fare il pieno di energia prima di mettersi in viaggio.

In questa guida Facile.it, leader nel confronto di offerte luce e gas, vi spiega come ricaricare l’auto elettrica in casa in sicurezza e quale impatto ha questa operazione sulle bollette luce e gas.

Energia: confronta le tariffe

Le auto elettriche e ibride riscuotono sempre più successo. Oggi, inoltre, si acquistano a prezzi accessibili rispetto a ieri, anche tramite prestiti auto elettriche e green.

Il grande vantaggio delle auto elettriche è che il rischio di rimanere senza energia è notevolmente ridotto. Questo perché chi sceglie un'auto elettrica spesso installa una wallbox, una stazione di ricarica domestica che permette di ricaricare il veicolo comodamente a casa. In questo modo, si parte sempre con la batteria carica e, durante il viaggio, si possono trovare con tranquillità le colonnine di ricarica lungo il percorso.

Tuttavia, come per qualsiasi impianto, è fondamentale utilizzare correttamente le stazioni di ricarica (wallbox) per evitare surriscaldamenti o altri danni che potrebbero mettere a rischio la sicurezza dell'abitazione e dei suoi occupanti.

Di seguito vi spieghiamo tutto quello che c’è da sapere per utilizzare le wallbox in modo sicuro. Inoltre, vi forniremo informazioni utili sull'impatto che la ricarica dell'auto elettrica può avere sui consumi energetici e sulla bolletta.

Ricarica auto elettrica in casa: cosa sono le wall box

Alcuni fornitori di energia elettrica, come Enel Energia, hanno definito le stazioni di ricarica domestica o wall box elementi chiave per rendere il passaggio all’auto elettrica agevole per gli automobilisti. La comodità della wallbox in effetti è indiscussa. Si tratta di dispositivi progettati per consentire di ricaricare l’auto elettrica a casa in sicurezza, avvalendosi dell'impianto elettrico esistente.

Il luogo di installazione ideale, in genere, è la parete del garage, qualora non fosse disponibile un locale al chiuso però si può installare una colonnina di ricarica. Molti produttori, per incontrare le esigenze dei consumatori, offrono strutture in cemento o in acciaio per montare le wallbox domestiche, esistono modelli installabili a pavimento o all’aperto, per un ventaglio di soluzioni adatte ad ogni necessità. Inoltre, esistono cavi di ricarica fino a 20 metri di lunghezza, che consentono di superare qualsiasi problema di posizionamento.

Le dimensioni delle wallbox sono ridotte, cosicché la stazione di ricarica non occupa mai troppo spazio. Ad ogni modo, le meno ingombranti sono quelle a parete (ad esempio, Wallbox Pulsar Plus 7.4kW misura 166 x 163 x 82 mm, senza cavo). Il prezzo medio di una stazione di ricarica domestica è di circa 1.200 euro, tuttavia, i modelli più economici e performanti hanno un prezzo di partenza di 700 euro.

La scelta della wallbox, invece, dipende dal veicolo di cui si dispone. Per una questioni pratiche è consigliabile acquistare la wallbox direttamente dal fornitore di energia o dal concessionario che vende l'auto. Questo può semplificare il processo di installazione e garantire una maggiore compatibilità con il veicolo. Infine, va notato che molte case automobilistiche includono la wallbox come dotazione standard al momento dell'acquisto, offrendo un pacchetto completo.

Tra i fornitori luce e gas che offrono wallbox rientrano:

Funzionamento delle stazioni di ricarica domestiche

La wallbox di ricarica veicoli elettrici funziona in modo molto semplice. Dopo l’installazione, a cura di un professionista qualificato, va collegata alla rete di corrente elettrica domestica o monofase o trifase.

Dopo l’installazione a norma, bisogna collegare l’auto alla wallbox tramite cavo di ricarica compatibile (viene fornito nel kit all’acquisto del dispositivo), munito di connettore che si inserisce nella presa di ricarica della vettura.

A questo punto, la stazione converte l'energia elettrica domestica in una carica adeguata per le batterie dei veicoli elettrici e inizia la ricarica. Il processo si chiama "handshake" e garantisce condizioni di sicurezza determinando la potenza massima erogabile, riducendo i rischi di sovraccarico o cortocircuito. Questo è molto importante, poiché la ricarica completa può richiedere anche 7 ore.

Le wallbox domestiche hanno un software che gestisce/ monitora il processo di ricarica. Questo permette di impostare orari precisi per sfruttare le fasce orarie più economiche in base alla propria offerta energetica, così da risparmiare sulle bollette .È utile sapere che la wall box interrompe il flusso di energia quando la carica è completa o se viene interrotta manualmente.

Inoltre, alcuni modelli di ultima generazione, sono in grado di adattarsi alle variazioni di carico della rete domestica, in modo da non sovraccaricare l'impianto elettrico della casa.

Fra le peculiarità delle wallbox vi è la possibilità di regolare la potenza di ricarica. In base alla capacità dell'impianto elettrico domestico e alle esigenze dell'utente, si possono scegliere tre livelli di potenza, che variano in genere tra 3,7 kW e 22 kW. Le wallbox da 7,4 kW, ad esempio, offrono un buon compromesso tra velocità di ricarica e consumo energetico.

Un altro aspetto importante è la connettività. Molte wallbox moderne sono dotate di connessione Wi-Fi o Bluetooth, che consente di monitorare e gestire il processo di ricarica tramite app dedicate sullo smartphone. Utilizzandole si può controllare lo stato di carica della batteria in tempo reale e ricevere notifiche in caso di interruzioni o problemi durante il processo.

Come ricaricare l’auto elettrica in casa in modo sicuro

Sull’argomento, va ricordato in primis che l'installazione di una wallbox richiede l'intervento di un tecnico qualificato, che verifichi la compatibilità dell'impianto elettrico e garantisca il corretto funzionamento del dispositivo.

In ogni caso è consigliabile installare assieme alla wallbox un interruttore differenziale dedicato, per proteggere sia la stazione di ricarica sia l'abitazione da eventuali guasti o dispersioni di corrente. Un interruttore differenziale per correnti di guasto, infatti, salvaguarda dalle scariche elettriche ed è già integrato in numerose stazioni di ricarica. Nel dettaglio, il dispositivo è in grado di rilevare le correnti di guasto e interrompe, se necessario, l'alimentazione elettrica per proteggere persone e veicoli.

Bisogna tenere presente che uno dei principali rischi inerenti la sicurezza, quando si ricarica un’auto elettrica in casa, riguarda gli sbalzi di tensione che potrebbero verificarsi. Con le dovute accortezze invece (es. installazione dell’interruttore differenziale), la ricarica auto elettrica in casa di giorno o di notte si può fare in tutta sicurezza. Di sicuro, utilizzare una wall box certificata è il modo migliore per ricaricare senza pensieri. La ricarica tramite normale presa domestica invece è fortemente sconsigliata e potenzialmente pericolosa.

Collegando l’auto alla norma presa della corrente, in primo luogo la ricarica potrebbe durare molte ore (anche 20), in secondo luogo, gli attacchi tradizionali non sono progettati per un carico continuo e per elevate potenze. Oltre a correre un banale rischio di black out, il pericolo maggiore risiede nei cortocircuiti e negli incendi.

Chi utilizza una wallbox e mette l’auto in carica di notte o assentandosi da casa dovrebbe sempre tenere d’occhio le notifiche. Fondamentali per evitare rischi sono anche le impostazioni relative alla durata della carica (ricariche programmate, protezione tramite blocco automatico della carica etc.)

Bollette e ricarica auto elettrica in casa: quanto costa?

Chiunque intenda acquistare un'auto elettrica e desideri ricaricarla a casa, inevitabilmente si chiede: quanto aumenteranno le bollette?

Va detto che è possibile ricaricare l'auto elettrica collegandola al contatore esistente, così come si fa per tutte le altre utenze elettriche in casa. Non è necessaria una contabilizzazione separata e non c’è bisogno di autorizzazioni o permessi per ricaricare a casa.

Per quanto riguarda il costo della ricarica, vengono applicate le stesse condizioni del contratto di fornitura elettrica. Di seguito riportiamo un esempio.

Per ricaricare un’auto elettrica con una batteria da 50 kWh fino all'80%, pagando una tariffa elettrica di 0,15 euro per kWh, il costo della ricarica sarà di circa 6-7 euro. Considerando un'autonomia della vettura di 300 km, il costo per chilometro si aggirerà attorno a 0,02 euro.

Di conseguenza, la ricarica avrà un costo minore o maggiore in base alla convenienza della propria tariffa energetica. È quindi essenziale attivare offerte energia convenienti non solo per la casa, ma anche per i veicoli elettrici.

Autore
eleonora d angelo

Eleonora D'Angelo, romana ma residente in Sardegna, si è laureata in Giurisprudenza all'Università Roma Tre nel 2013.

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