11 lug 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Giorgia N.
Il governo ha prorogato gli sconti sulle bollette del gas e della luce per tutto il terzo trimestre 2022. Nel settore elettrico proseguirà l'azzeramento degli oneri generali di sistema in bolletta, e l'Iva sarà ridotta al 5% sul gas. Significa che chi è in regime di maggior tutela vedrà salire il costo dell’energia elettrica di appena lo 0,4%, mentre quello del gas resterà invariato. In assenza di questi interventi, ha spiegato l'Authority di settore, il quadro generale avrebbe determinato un rincaro del 15% sull'elettricità, e di circa il 45% sul metano.
La misura dà certamente sollievo alle famiglie, ma non basta a fermare l'ondata di rincari che le ha travolte nell'utimo anno. Come scrive la stessa Autorità, nonostante gli interventi del governo, negli ultimi mesi la spesa dell'utente medio è aumentata del 91% per la bolletta della luce, e del 70,7% per quella del gas.
Inoltre, secondo le stime di Facile.it, se le tariffe di gas e luce rimarranno su questi livelli fino a fine anno, le famiglie con un contratto di fornitura nel servizio di tutela spenderanno per le bollette, a parità di consumi, il 65% in più rispetto al 2021, vale a dire circa 1.160 euro, per un totale di circa 2.930 euro.
Per contenere gli aumenti, il Parlamento ha pensato a un intervento di tipo diverso, che potrebbe intervenire direttamente alla radice delle tariffe, evitando i picchi da record degli ultimi mesi. La novità è stata inserita nel decreto Energia approvato in via definitiva alla Camera questa primavera, e pubblicato in Gazzetta ufficiale intorno alla metà di maggio. Si tratta, in definitiva, di una norma antispeculazione che avrebbe l'effetto di calmierare il prezzo della materia prima del gas, e i cui effetti positivi si potrebbero vedere già a partire dal prossimo inverno.
In concreto, il decreto modifica il metodo con cui Arera, l'Autorità per l'energia, fissa le tariffe per il mercato tutelato partendo dal costo della materia prima. Il prezzo è oggi agganciato al Ttf olandese, sigla che deriva da Title transfer facility, e corrisponde al prezzo del gas all'ingrosso in Olanda, il principale mercato di riferimento per lo scambio del gas naturale nel Vecchio Continente. Con la novità, invece, il prezzo dovrebbe essere ancorato al reale costo di approvvigionamento della materia prima, meno suscettibile di speculazioni.
Per capire che impatto potrebbe avere sui consumatori finali, basti pensare che negli ultimi tempi la differenza tra la quotazione del gas a Megawattora del Ttf e il costo reale si è aggirata intorno al 40%. "A inizio marzo - scrive il Corriere della Sera riportando i dati dell’Agenzia delle accise, delle dogane e dei monopoli - mentre il metano importato in Italia costava 0,60 euro al metro cubo, nei contratti forward alla Borsa di Amsterdam sia arrivava a 1,60 euro".
Non si tratta di un vero tetto al prezzo del gas, come richiesto dall’Italia all’Europa, ma secondo alcuni analisti la norma potrebbe avere l'effetto di abbassare il costo finale delle bollette anche del 40%. Inoltre, il livellamento dei prezzi nel mercato tutelato avrebbe effetti anche sul mercato libero, almeno per i clienti domestici e le piccole imprese, dove gli operatori si muovono seguendo l'andamento delle decisioni dell'Arera.
Nel frattempo il governo ha potenziato i bonus sociali elettricità e gas anche per il terzo trimestre dell'anno, per venire incontro alle famiglia in difficoltà economiche. Il beneficio diventa inoltre retroattivo: chi è nella fascia Isee sotto gli 8.265 euro riceverà gli arretrati da gennaio, per chi invece arriva a 12.000 euro, il conteggio partirà dal primo aprile. Ha però diritto al bonus solo chi è in possesso di certificazione Isee 2022. chi è in "regola" con a carta riceverà lo sconto direttamente in bolletta.
Pugliese trapiantata in Emilia, giornalista professionista dal 2005, laurea in filologia romanza e master in giornalismo all’Università di Bologna.
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