Quanto consuma un ventilatore: tipologie e consumi a confronto

Con l'arrivo dell'estate, la temperatura inizia a salire e si cerca una soluzione per combattere l'afa. La soluzione più ovvia sarebbe l'installazione di un condizionatore in casa o in ufficio, ma preferire il ventilatore è più conveniente e salutare. Resta, però, da capire quanto consuma un ventilatore per poter calcolare il dispendio energetico. Va comunque precisato che tale apparecchio garantisce aria fresca e ventilata agli ambienti dell'immobile e offre una certa efficienza energetica, aiutando i consumatori a risparmiare sulla bolletta della luce. Tale aspetto è particolarmente importante, soprattutto in un periodo di incertezze relative ai costi dell'energia elettrica.
Sommario
- Il consumo effettivo del ventilatore
- Le tipologie di ventilatori
- Il consumo di un ventilatore attivo tutto il giorno
- Il consumo notturno del ventilatore
- Il consumo di un ventilatore a piantana
- Il consumo di un ventilatore da tavolo
- Il consumo di un ventilatore a colonna
Il consumo effettivo del ventilatore
Prima di acquistare il ventilatore, è normale porsi una domanda: quanto consuma?
Il consumo medio di un ventilatore si attesta attorno ai 50/100 Watt all'ora. Per fare un confronto, quello del condizionatore supera di gran lunga i 500 Watt orari, attestandosi attorno a 700.
Per rispondere al quesito con più precisione, però, è necessario prendere in considerazione vari fattori. Infatti, il dispendio energetico dipende moltissimo da modello e potenza. Incidono, poi anche altri elementi, come orientamento, dimensione e tempo di utilizzo. In commercio si trovano varie tipologie di dispositivi, tra questi spiccano quelli a piantana, a torre, a soffitto e da tavolo. Ognuno ha le proprie specifiche e caratteristiche. Ad esempio, i ventilatori a soffitto possono avere una potenza che varia dai 10 ai 60 Watt, mentre i ventilatori da tavolo hanno solitamente una potenza di 20-30 Watt.
Sebbene la potenza del ventilatore possa variare, il consumo effettivo dipende principalmente dal tempo in cui viene utilizzato e dalla velocità impostata. Tenere il ventilatore acceso tutto il giorno e tutta la notte potrebbe aumentare considerevolmente il consumo di energia elettrica. Al fine di ridurre la spesa, è utile regolare la velocità e l'orario di accensione, così da limitare il costo nella bolletta della luce.
Non va dimenticato che l'elettrodomestico ha un impatto sull'ambiente circostante. Il suo funzionamento non fa raffreddare l'aria, ma la fa circolare disperdendola. Il dispositivo risulta essere un'ottima soluzione all'interno di locali in cui c'è già aria fresca, mentre nelle stanze molto calde e umide, la sua efficacia è più scarsa.
Quanto consumano le diverse tipologie di ventilatore
I modelli di ventilatori presenti in commercio si suddividono in varie tipologie. Si trovano apparecchi da tavolo, a colonna, a soffitto, a piantana, a torre e con nebulizzatore. Tali caratteristiche influiscono sulla potenza, aspetto principale nella determinazione del dispendio energetico.
Per poter conoscere quanto consuma un ventilatore, buona regola è verificare sempre, prima dell’acquisto, il consumo in Watt indicato dal produttore sulla confezione del ventilatore. Inoltre bisogna tenere in conto che il prezzo di acquisto di questo tipo di prodotto è inferiore, anche di 10 o 15 volte, rispetto a quello del condizionatore, senza considerare che il consumo di un condizionatore è decisamente più elevato.
Tra i modelli più efficaci di ventilatore ci sono quelli da terra e da soffitto, che solitamente hanno una potenza capace di raggiungere i 200 Watt. Tale dato fa comprendere quanto può arrivare a consumare l'apparecchio. Un altro fattore da valutare riguarda il numero di ore di accensione del ventilatore, da mettere in relazione alla velocità impostata. Sono le variabili principali per conoscere il dispendio energetico effettivo.
Per sapere quanto si spende, si deve anche conoscere il prezzo dell'energia elettrica applicato dal proprio fornitore. Il costo unitario è differente a seconda dell'offerta e incide quindi sull'importo in bolletta riferito all'uso del ventilatore stesso. Così si può sapere precisamente la spesa da sostenere per tenere la stanza fresca nei mesi estivi.
La potenza media degli apparecchi varia da 30W a 60W ed è comunque sempre indicata sull'etichetta del prodotto, in adempimento agli obblighi di legge. Prima di effettuare l'acquisto, è bene controllare le specifiche, così da prepararsi al meglio all'uso e alla spesa da affrontare. Può essere d'aiuto avere qualche esempio generale sui consumi rapportati ai fattori che incidono sul dispendio di energia.
Il consumo di un ventilatore acceso tutto il giorno
Per conoscere i dati precisi, bisogna analizzare il caso specifico e conoscere il modello. Tuttavia, la stima che si può fare permette di avere un'idea generale del consumo. Il dispendio energetico si aggira tra i 50 e i 100 Watt orari, decisamente inferiori rispetto a quelli di un condizionatore, che mediamente prevede un consumo di 700 Watt all'ora. Molto dipende dal modello, ma pensando a un ventilatore acceso per 12 ore consecutive, il relativo costo è compreso tra 25 e 60 centesimi di euro.
Il consumo notturno del ventilatore
Prendendo ad esempio un ventilatore acceso tutta la notte, con una potenza di 45W, ovvero acceso a 8 ore, bisogna moltiplicare i Watt per le ore. Il calcolo da fare è 45x8= 360Wh, che corrisponde a 0,36 KWh. Per conoscere la spesa, bisogna sapere il prezzo dell'energia, cioè la tariffa per 1 KW. Supponendo che il fornitore chieda 0,15 euro, l'operazione da eseguire è: 0,36 kWh X 0,15 € = 0.054 euro. Lasciando il ventilatore con la potenza di 45 Watt acceso per l'intera notte, si spendono poco più di 5 centesimi di euro. Tuttavia, se si tiene la velocità a 2 invece di 4, il dispendio energetico si riduce della metà, ovvero a 22,5Wh anziché 45Wh. Ciò aiuta a risparmiare, ma è fondamentale avere i dati specifici per fare un calcolo preciso.
Il consumo di un ventilatore a piantana
Ipotizzando di utilizzare un modello a piantana con una potenza di 50W, lasciato attivo per 8 ore, si ha un consumo complessivo di 400Wh, pari a 0,4KWh. Se si moltiplica questo dato per un prezzo di 0,30 euro, si ha il costo di una giornata. La spesa ammonta quindi a 0,12 euro, che equivale a 3,6 euro mensili. L'ammontare è piuttosto contenuto e ciò è dovuto al modello e alla potenza. Naturalmente, il consumo varia a seconda della velocità.
Il consumo di un ventilatore da tavolo
Questo tipo di apparecchio si presta al raffrescamento di spazi di dimensioni contenute, ma si sposta con grande facilità. In media, un ventilatore da tavolo ha un consumo che si aggira sui 34 Watt, quindi se lo si usa per 8 ore, si spendono 272 Wh, cioè 0,272 chilowattora. Supponendo che il fornitore applichi un prezzo di 0,30 euro, il costo da affrontare è di 8 centesimi di euro al giorno, ossia 2,4 euro al mese.
Il consumo di un ventilatore a colonna
Questa tipologia di apparecchi comprende diversi modelli, che mediamente sono dotati di una potenza compresa tra 20 e 70 Watt. A seconda della velocità e del tempo d'uso cambiano i consumi. In ogni modo, si devono eseguire i medesimi calcoli visti per gli altri tipi di elettrodomestici, controllando il prezzo stabilito dal contratto della propria fornitura.
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