27 feb 2023 | 5 min di lettura
Il 2023 è cominciato anche con l'aumento dei costi che i cittadini devono sostenere per avere un indispensabile conto corrente bancario.
Viene giustificato come una conseguenza dell'inflazione, senza vantaggi per i clienti. Però questi ultimi possono tutelarsi cambiando istituto di credito, come molti stanno già facendo.
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Una nostra analisi, commissionata agli istituti mUp Research e Norstat e basata sull’Indicatore dei costi complessivi (ICC) dei conti offerti oggi da sei grandi banche, svela che rispetto al 2022 i prezzi sono già saliti tra l’8% e il 26%.
L'indagine è stata svolta tra il 27 gennaio ed il 2 febbraio 2023 per mezzo di 2.945 interviste condotte in un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta, in età compresa fra 18 e 70 anni.
Ebbene, risulta che i prezzi siano saliti sia per i conti tradizionali sia per quelli online con incrementi che, a seconda del profilo di utilizzatore, variano tra l’8% e il 26%.
Oggi, quindi, per mantenere un nuovo conto corrente si spendono, in media,fra 28 e 154 euro annui.
L’aumento è stato rilevato per tutti i profili di utilizzo e, in termini percentuali, si fa sentire di più sui conti storicamente meno costosi: i giovani (rincari tra il 13% e il 22%), poi le famiglie (10-20%) e i pensionati (10%-26%) con operatività bassa.
Il risultato? Molti cittadini stanno cercando di trovare condizioni più favorevoli sul mercato, anche usando siti di comparazione.
In base alla nostra ricerca, nell’ultimo anno il 15,1% dei correntisti, pari a 5,6 milioni di individui, ha cambiato conto corrente; di questi, 4,4 milioni hanno sostenuto di averlo fatto a causa dei costi.
In particolare, il 53,2% ha detto di aver cambiato banca perché riteneva che troppo alto il canone annuo base.
Il 31,5% perché riteneva eccessivo il costo delle singole operazioni. Il 25% perché i costi (fissi o variabili) erano saliti troppo durante l'anno.
Inoltre, il 21,6% ha affermato di aver cambiato banca perché il servizio offerto non era all’altezza, l’11,1% non riteneva valido l’home banking, mentre il 9,7% riteneva che il vecchio conto non fosse dotato di sufficienti funzionalità digitali.
La possibilità di traslocare in un altro istituto di credito, è un diritto regolato dalla legge. Il passaggio è gratis.
La procedura deve essere terminata dalla vecchia entro 12 giorni lavorativi dalla sottoscrizione della richiesta. In caso di ritardi, c'è una penale a carico dell’istituto di credito uscente. Ritardi che, a quanto pare, avvengono nel 33,7% dei casi.
Il fenomeno degli aumenti ha appena fatto scendere in campo anche la Banca d'Italia, che ha scritto agli istituti di credito di riequilibrare il rapporto con i clienti.
In estrema sintesi, se al cliente sono imposti tassi passivi e costi più elevati, occorre anche dargli la possibilità di ottenere tassi attivi e rendimenti maggiori.
L'Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori (ADOC) concorda: Troviamo inaccettabili e ingiustificati gli aumenti dei costi. Auspichiamo che siano assorbiti dai margini di interesse che le banche hanno realizzato in questo periodo, non facendo gravare sul consumatore ulteriori costi di gestione del conto corrente, che risultano essere già tra i più alti in Europa.
Anche l'Unione nazionale consumatori (UNC) ha plaudito all'iniziativa della Banca d'Italia: Le banche in questi anni hanno dato zero interessi per i depositi in conto corrente, anzi alcune hanno addirittura aumentato gli oneri.
Dunque, si deve ripristinare l’equilibrio effettivo degli impegni originariamente assunti dall’intermediario e dal cliente.
Inoltre, ha sottolineato Bankitalia, in presenza di modifiche unilaterali la clientela ha sempre il diritto di recedere dal contratto senza spese entro la data di entrata in vigore delle nuove condizioni, valutando anche offerte più convenienti di altre banche.
Per confrontarle, ci si può affidare a un comparatore online come il nostro, che permette di visualizzare contemporaneamente le proposte di diverse banche e scegliere quella che si adatta maggiormente alle proprie esigenze.
Ecco per esempio 3 conti correnti vantaggiosi da aprire a febbraio 2023:
Con il conto di ING ottieni il 3% lordo di interessi per i primi 3 mesi, dal quarto mese in poi gli interessi passano allo 0,5% senza vincoli. Inoltre:
Per i propri clienti, BBVA offre il Gran Cashback al 10%, con cui puoi recuperare fino a 50€ per gli acquisti pari a 500€ effettuati il primo mese. Successivamente, il cashback passa all'1%. Inoltre, se inviti i tuoi amici puoi ottenere fino a 200€.
Ecco gli altri vantaggi:
Per i più giovani, Mediolanum ha creato Selfy Conto Under30, il conto col canone annuo gratuito fino al compimento dei 30 anni. Ma è conveniente anche perché:
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