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Le spese del conto corrente: ecco tutti i costi (anche quelli nascosti)

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Le 3 cose da sapere:

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    Tutte le tipologie di conto corrente hanno sia costi fissi che costi variabili.

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    Tutte le tipologie di conto corrente hanno sia costi fissi che costi variabili.

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    L'indicatore ICC aiuta a confrontare le tue spese con la media del mercato.

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    L'indicatore ICC aiuta a confrontare le tue spese con la media del mercato.

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    Conto corrente online oppure conto tradizionale: scegli in base alle tue esigenze.

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    Conto corrente online oppure conto tradizionale: scegli in base alle tue esigenze.

3 dic 2025 | 5 min di lettura

Se stai valutando l'apertura di un conto corrente, comprendere nel dettaglio i costi è un passaggio fondamentale. Le tariffe possono oscillare sensibilmente non solo in base all'istituto scelto, ma anche a seconda delle funzionalità incluse e del tuo stile di utilizzo. In questo articolo analizzeremo tutte le componenti di costo, guidandoti verso la scelta ideale per le tue necessità anche grazie all'uso dell'Indicatore dei Costi Complessivi (ICC). Infine, esploreremo le moderne alternative digitali, spesso decisive per ottenere un risparmio significativo.

Sommario:

Conti Correnti: trova il più vantaggioso
Conti Correnti: trova il più vantaggioso

Costi fissi e variabili del conto corrente

Ogni conto corrente prevede due tipologie di spesa: i costi fissi, necessari per l'apertura e il mantenimento del conto, e i costi variabili, il cui ammontare fluttua in base all'operatività e al numero di transazioni effettuate.

1. Costi Fissi (di gestione e mantenimento)

Questi costi si sostengono per il solo fatto di "tenere in vita" il conto o possedere determinati strumenti, indipendentemente da quanto vengono utilizzati.

  • Canone: È la spesa base, pagata mensilmente o annualmente. In cambio, la banca offre spesso un pacchetto di operazioni incluse o illimitate. È la soluzione ideale per chi effettua molte operazioni, poiché garantisce costi certi senza sorprese. Esistono anche conti a canone zero o molto basso, che però solitamente offrono poche operazioni incluse.
  • Imposta di bollo: È una tassa dovuta per il possesso del conto.
    • Persone fisiche: Si paga 34,20 euro all'anno solo se la giacenza media supera i 5.000 euro. Sotto questa soglia è gratuita.
    • Persone giuridiche: Il costo è fisso a 100 euro l’anno.
  • Canone Carta Bancomat: Alcune banche richiedono un canone periodico per la fornitura e il possesso della carta di debito, sebbene molti istituti la concedano gratuitamente.

2. Costi Variabili (operativi ed eventuali)

Queste spese dipendono direttamente dal comportamento del cliente, dal numero di operazioni svolte o da specifici servizi richiesti.

  • Commissioni sulle operazioni: Sono i costi applicati alle singole transazioni non incluse nel canone, come bonifici, prelievi (presso altre banche o sportelli), domiciliazione bollette o emissione di assegni.
  • Invio estratto conto e comunicazioni: Mentre la versione digitale (online) è quasi sempre gratuita, la ricezione cartacea dell'estratto conto e delle comunicazioni bancarie per posta comporta un costo di spedizione a carico del cliente (mensile, trimestrale o annuale).
  • Massimo scoperto trimestrale: È l'interesse (spesso elevato) applicato dalla banca se il conto va "in rosso" (utilizzo del fido o scoperto). Il pagamento avviene solitamente nel trimestre successivo a quello in cui si è verificato lo scoperto.
  • Spese di liquidazione periodica: Alla fine dell'anno o del trimestre vengono calcolati interessi e competenze di chiusura periodica che vengono addebitati al cliente.
  • Spese di chiusura conto: Sebbene la legge oggi le proibisca, è sempre bene verificare che non vengano applicati addebiti ingiustificati al momento dell'estinzione del rapporto bancario.

Occhio ai costi "nascosti" di un conto corrente:

Oltre al canone mensile e alle altre voci di spesa "in chiaro", esistono diverse voci di spesa meno evidenti che possono incidere pesantemente sul saldo finale. Ecco i principali costi extra a cui prestare attenzione:

  • Commissioni sui prelievi ATM: Molti conti offrono prelievi gratuiti solo presso gli sportelli della propria banca. Prelevare contanti da ATM di altri istituti può costare fino a 2,50 euro a operazione. Inoltre, alcune banche hanno introdotto commissioni anche per prelievi di importo ridotto (spesso sotto i 100 euro).
  • Operatività allo sportello: Eseguire operazioni in filiale con il supporto di un operatore ha un costo molto superiore rispetto al "fai da te" online. Un semplice bonifico disposto allo sportello può costare mediamente dai 5 ai 10 euro, contro la gratuità (o pochi centesimi) della procedura via Home Banking.
  • Pagamenti verso la Pubblica Amministrazione (PagoPA e CBill): Il saldo di tasse, multe, bolli auto o rette scolastiche tramite i canali bancari prevede spesso una commissione che varia da 1,50 a 2,50 euro. Spesso è possibile risparmiare utilizzando app di pagamento terze (es. Satispay o Revolut) che offrono questo servizio a costi inferiori o nulli.
  • Costi dello "Scoperto" (Andare in rosso): È la voce più insidiosa. Se il saldo va in negativo, non si pagano solo gli interessi passivi (che possono arrivare al 22%), ma scatta spesso la CIV (Commissione di Istruttoria Veloce). Si tratta di un costo fisso (dai 15 ai 75 euro) che la banca addebita per la gestione dell'incidente, indipendentemente dall'entità della somma mancante.
  • Uso delle carte all'estero (Extra-UE): Utilizzare il bancomat fuori dall'Europa comporta spesso una doppia spesa: una commissione fissa per il prelievo (es. 5 euro) più una maggiorazione sul tasso di cambio valuta (che può arrivare al 3% dell'importo speso).
  • Imposta di bollo: Non è una commissione bancaria ma una tassa statale. Se la giacenza media annua del conto supera i 5.000 euro, vengono addebitati automaticamente 34,20 euro all'anno.

"Ok, quindi come faccio a sapere quanto costa il mio conto corrente?" Puoi scoprirlo grazie all'ICC!

Indicatore dei Costi Complessivi (ICC)

L'Indicatore dei Costi Complessivi (ICC) è uno strumento utile per confrontare le spese del conto corrente. L'ICC fornisce un costo indicativo per sette diversi profili di utilizzo, che variano dalla bassa all'elevata operatività. Questo strumento ti permette di confrontare le tue spese con la media di mercato e valutare se stai pagando più del dovuto. Puoi trovare l'ICC sulle comunicazioni che ricevi dalla tua banca, quali estratti conto o documenti di sintesi delle spese. Se le tue spese sono superiori al profilo ICC corrispondente alla tua operatività, potresti avere l'opportunità di risparmiare valutando le offerte di altri intermediari. Tieni presente che l'ICC è un indicatore approssimativo e che potrebbero esserci altri fattori da considerare nella scelta del conto corrente, come la qualità del servizio e la convenienza complessiva.

da sapere

Conto corrente tradizionale vs conto online

La scelta tra un conto corrente tradizionale e un conto corrente online può influenzare significativamente le spese che dovrai sostenere. I conti correnti online tendono ad offrire costi più contenuti sia per le spese fisse che per le spese variabili. Questo perché le banche online hanno costi di gestione inferiori rispetto alle banche tradizionali, che devono sostenere spese di mantenimento di filiali fisiche. Tuttavia, è importante considerare anche le proprie preferenze personali e la propria operatività. Se hai bisogno di effettuare operazioni allo sportello con frequenza o se desideri un supporto di persona, potresti preferire un conto corrente tradizionale. Valuta attentamente i vantaggi e gli svantaggi delle diverse modalità di utilizzo e scegli quella più adatta alle tue esigenze.

Alcuni accorgimenti

Quando scegli il tuo conto corrente, è essenziale considerare sia le spese fisse che quelle variabili. Valuta attentamente le tue esigenze e il tipo di utilizzo che farai del conto. Ad esempio, se necessiti di molti servizi e operazioni, potrebbe essere vantaggioso optare per un conto corrente che include un canone fisso che copre le tue necessità. Questo tipo di conto, noto come "conto a pacchetto", offre una serie di servizi inclusi nel canone, come prelievi gratuiti, bonifici illimitati o l'emissione di carte di debito o di credito senza costi aggiuntivi. Inoltre, valuta se un conto corrente online potrebbe essere la soluzione più conveniente per te, considerando i potenziali risparmi sui costi di gestione. I conti correnti online tendono ad offrire costi più contenuti sia per le spese fisse che per le spese variabili.

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