Tutte le novità sul bollo auto in vigore dal 1° gennaio 2026
4 lug 2025 | 2 min di lettura | Pubblicato da Linda M.

Dal primo gennaio 2026 arriva una rivoluzione silenziosa sul pagamento del bollo auto.
Il vecchio sistema fatto di rate, scadenze fisse e differenze tra fermo fiscale e amministrativo verrà stravolto: più semplicità, ma anche maggiore responsabilità per i guidatori. Ecco una panoramica chiara e aggiornata.
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Le novità in arrivo: pagamento annuale e scadenze
Con la nuova normativa, il pagamento del bollo sarà legato alla data di prima immatricolazione del veicolo e dovrà essere effettuato in un’unica soluzione annuale. Questo significa che non sarà più possibile rateizzare e che spariranno le classiche scadenze fisse (aprile, agosto, dicembre). Chi immatricolerà un’auto nuova dal 2026 dovrà versare la tassa entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione, e poi rinnovarla ogni anno nello stesso mese.
Cosa succede a chi ha già un’auto?
Per i veicoli già immatricolati prima del 2026, il sistema attuale resterà valido salvo decisioni diverse da parte delle Regioni, che avranno comunque margine di autonomia. In generale, l’impostazione sarà più personalizzata e meno uniforme a livello nazionale, poiché il bollo verrà considerato a tutti gli effetti un tributo regionale. Saranno quindi le Regioni a stabilire modalità, eventuali esenzioni, agevolazioni e, dove ritenuto opportuno, anche una possibile rateizzazione.
Le Regioni al centro: più autonomia ma anche obblighi
Ogni Regione potrà decidere se applicare sconti per veicoli ecologici, introdurre pagamenti frazionati (come per flotte aziendali) oppure mantenere il versamento unico. Attenzione però: le Regioni dovranno aggiornare i propri sistemi di riscossione e informare i cittadini in modo chiaro sulle nuove scadenze, per evitare confusioni e ritardi nei versamenti.
Fermo amministrativo? Bollo comunque dovuto
Un’altra novità importante riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo: dal 2026 il bollo andrà pagato anche in questi casi, indipendentemente dall’utilizzo del mezzo. Viene così eliminata la precedente differenza tra fermo fiscale e amministrativo, unificando il trattamento fiscale di tutti i veicoli, anche se non circolanti.
Attenzione alle date e al passaggio
Per chi acquista un’auto nuova a partire dal 2026, sarà fondamentale annotare la data di immatricolazione, perché da quella data dipenderà la scadenza del bollo negli anni successivi. Chi invece ha già un veicolo dovrà verificare le decisioni della propria Regione, soprattutto se si prevede una modifica del calendario o l’introduzione di agevolazioni per motorizzazioni alternative come elettriche, ibride, GPL o metano.
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