Quando si acquista una lavatrice è importante sceglierla con classe energetica A+++
Quando si acquista una lavatrice è importante sceglierla con classe energetica A+++
I consumi dipendono dal programma selezionato e dalla temperatura
I consumi dipendono dal programma selezionato e dalla temperatura
Per risparmiare in bolletta meglio attivare la lavatrice solo a pieno carico e nelle fasce serali
Per risparmiare in bolletta meglio attivare la lavatrice solo a pieno carico e nelle fasce serali
Nonostante siano letteralmente indispensabili per la vita di tutti i giorni nell'economia di una moderna abitazione, gli elettrodomestici sono degli strumenti che, se utilizzati in modo costante, influiscono notevolmente sull'impatto che avranno sulle bollette energetiche mensili o bimestrali.
I consumi medi di luce, acqua e gas, al giorno d'oggi, stanno subendo dei rincari significativi a causa del caro vita sempre più alto degli ultimi tempi; pertanto, risulta essere cruciale applicare alcuni suggerimenti per ridurre il più possibile i consumi degli elettrodomestici più importanti.
Tra di essi figura sicuramente la cara e vecchia lavatrice: che dire dei suoi consumi medi? Quali sono i valori oscillanti in base alle caratteristiche che ciascun modello possiede? Soprattutto, quali sono alcuni metodi per cercare di fare un utilizzo mirato e oculato di tale elettrodomestico?
Analizziamo tutto ciò in questa breve ma interessante guida!
Per poter individuare il consumo medio della propria lavatrice, è senza dubbio importante cercare di capire quelli che sono i parametri che li influenzano. Uno dei primi è sicuramente la classe energetica, ossia quanto riesce a consumare mediamente l'elettrodomestico a pieno carico.
Più la classe è alta, ovvero appartenente alle classi dalla A alla C, più la lavatrice richiederà un fabbisogno elevato di energia elettrica per poter funzionare; per contro, se lo strumento appartiene a delle classi d'energia più basse, come la F o la G, sarà in grado di sfruttare un minor quantitativo di corrente elettrica diminuendo conseguentemente i costi in bolletta.
Oltre alla classe energetica, un secondo parametro è il quantitativo massimo di chilogrammi che può sopportare: una lavatrice più capiente a pieno regime consuma sicuramente di più rispetto ad una con un cestello più piccolo.
In alcune zone geografiche esistono delle fasce orarie entro le quali il prezzo dell'energia elettrica è più alto o più basso: questo fattore incide ovviamente sul consumo medio di una lavatrice che, se utilizzata in orari specifici, può prevedere costi energetici maggiori o minori.
Infine, è doveroso annoverare anche l'età dell'elettrodomestico: i modelli più recenti possiedono un'efficienza energetica più elevata, cosa che consente loro di consumare di meno rispetto a quelli più vecchi.
Oltre a quanto appena descritto, si devono tenere in considerazione anche i programmi di lavaggio impostati e le tipologie di tessuto che si inseriscono nel cestello: ad esempio, i capi in cotone o in lino richiedono un quantitativo di energia elettrica maggiore rispetto a quelli in poliestere.
A fronte di quanto appena detto, come si può calcolare correttamente il consumo medio della propria lavatrice?
Il primo step verso il calcolo dei consumi della lavatrice è sicuramente la lettura dell'etichetta energetica posizionata obbligatoriamente sul retro dell'elettrodomestico; non appena accertata la potenza totale in Watt della lavatrice, basta moltiplicarla per le ore di utilizzo, prima di moltiplicare ancora il risultato di tale operazione per il costo medio dell'energia elettrica.
In questo modo, si ottiene una stima che si avvicina considerevolmente al costo in bolletta legato all'utilizzo della lavatrice.
In alternativa, questo calcolo matematico può essere evitato se si utilizza un misuratore di consumo elettrico, un dispositivo che monitora la potenza usata dalla lavatrice e il suo consumo in un arco di tempo determinato.
Che dire dei consumi medi e dei costi in bolletta?
Ovviamente, fornire un costo universale e oggettivo in merito all'utilizzo di una lavatrice è praticamente impossibile visti i molteplici parametri in grado di influenzarlo. Tuttavia, i consumi elettrici medi possono oscillare dai 154 kWh annui per una lavatrice di dimensioni medie, fino a circa 415 kWh all'anno per un modello molto più vecchio o appartenente ad una classe energetica piuttosto alta.
Tuttavia, grazie all'ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie) siamo in grado di stabilire il costo medio in bolletta in base ai chilogrammi di carico che ogni lavatrice è in grado di sostenere. Per un modello con carico di 6 kg e classe energetica A+++, il consumo annuo è inferiore ai 154 kWh, con un costo annuale più basso di 28€.
Per contro, una lavatrice di classe D arriva a consumare un quantitativo maggiore di 290 kWh all'anno, con una relativa spesa in bolletta che si assesta sui 65€ circa annui.
Una lavatrice con carico di 9 kg e appartenente alla classe energetica A+++ possiede un consumo medio di 258 kWh annui con un costo inferiore ai 39€ all'anno; un modello di classe D con il medesimo carico arriva a consumare valori maggiori di 415 kWh all'anno con un costo di circa 75€ annui.
Tutti questi dati si basano su cicli regolari di lavaggio che utilizzano temperature che si assestano sui 40-60°C; ovviamente, più la temperatura sale, maggiore sarà il consumo energetico e più elevati saranno i costi in bolletta. Oggigiorno, è di cruciale importanza conoscere e tradurre in realtà i consigli pratici per consumare il meno possibile e, soprattutto, per decrementare le spese delle bollette.
Quali sono quelli più utili?
Nell'economia del risparmio, un ruolo cruciale lo ricopre il rispetto del ciclo vita di un elettrodomestico come la lavatrice: questo si traduce nell'effettuare una manutenzione regolare e accurata in modo da assicurarsi che tutti i componenti appartenenti alla sua struttura funzionino correttamente. Un'ottima scelta in merito a ciò è quella di affidarsi a degli esperti del settore, dei tecnici specializzati e competenti che sappiano dove mettere le mani e che utilizzino le loro qualità per verificare le condizioni di ogni singolo componente, in modo da assicurare un funzionamento di base che si assesti su prestazioni elevate.
In linea generale, però, una lavatrice moderna non dovrebbe mai superare i 10 anni di vita prima di essere sostituita, lasso di tempo dopo il quale le prestazioni iniziano a calare comportando un consumo maggiore. Una buona scelta, inoltre, è anche quella di utilizzare dei programmi di lavaggio ecosostenibili, che consumino il meno possibile e che riducano l'impatto ambientale. Durante la fase di selezione della nuova lavatrice, è fondamentale optare per un modello appartenente ad una classe energetica elevata affinché i consumi possano essere contenuti. In linea generale, per ridurre le spese si potrebbero sfruttare le fasce orarie nelle quali l'energia elettrica costa meno, scegliendo ovviamente dei fornitori che garantiscano tariffe piuttosto basse e convenienti.
Per evitare uno spreco di energia totalmente inutile, è buona norma utilizzare la lavatrice solo a pieno carico, ossia quando si ha la necessità di lavare un grande quantitativo di indumenti. Infine, è sempre bene impostare la giusta temperatura e il programma più adatto per il ciclo di lavaggio selezionato. Insomma, sebbene la lavatrice sia un elettrodomestico capace di consumare molta energia elettrica, esistono dei suggerimenti e dei consigli pratici che vanno a ridurre notevolmente i costi in bolletta. Applicandoli al meglio si avrà la certezza di abbattere gli sprechi, di sostenere spese mensili contenute e di utilizzare la propria lavatrice ottimizzando i lavaggi e risparmiando in maniera considerevole, soprattutto nel medio e nel lungo termine.
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