Deumidificatore: quanto tenerlo acceso per tenere sotto controllo i consumi

Sono davvero tanti che prendono in considerazione l'idea di acquistare un deumidificatore per la propria casa o per il luogo di lavoro. Tuttavia, non tutti sanno come gestire al meglio tale dispositivo. In effetti, alcuni non conoscono neanche quali sono le caratteristiche di tale elettrodomestico e lo confondono con un semplice ventilatore. In realtà, il deumidificatore è un prodotto che può essere davvero utile se usato nel giusto modo. Ecco tutto quello che c'è da sapere al riguardo, analizzando le informazioni e le peculiarità che contraddistinguono questo apparecchio, molto utile sia in contesti pubblici che privati.
Sommario
- Come funziona il deumidificatore
- Quando conviene usare il deumidificatore
- Livelli ideali di umidità
- Manutenzione del deumidificatore
- Deumidificatore e consumi
Come funziona il deumidificatore
Come prima cosa, occorre comprendere come funziona il deumidificatore e quali sono le sue caratteristiche principali. Lo scopo principale di questo dispositivo è quello di mantenere nell'aria un livello di umidità ottimale. In questo modo, il clima generale in un ambiente diventa secco e non pesante, specialmente in alcuni periodi dell'anno.
Come avviene tutto questo? Ebbene, il deumidificatore funziona in modo molto semplice: aspira l'aria e la spinge all'interno di una ventola, filtrandola attraverso dei componenti destinati a questa finalità.
Dopo aver fatto quest'operazione, il deumidificatore rende l'aria più fredda. Questo può avvenire attraverso l'ausilio di vari sistemi ma nella maggior parte dei casi l'aria viene resa fresca grazie a un gas refrigerante. La successiva umidità condensata viene raccolta in un serbatoio e rimane intrappolata, per così dire.
In linea di massima, questo è il funzionamento di un deumidificatore di tipo meccanico refrigerativo, che corrisponde alla tipologia più comune presente sul mercato. In circolazione infatti, possono esserci prodotti che funzionano in modo simile o con leggere differenze, tuttavia hanno sempre lo scopo di regolare l'umidità in un preciso ambiente.
Quando conviene usare il deumidificatore
Al contrario di quello che si potrebbe pensare, il deumidificatore è un elettrodomestico perfetto per l'inverno. Proprio così, può essere considerato ideale durante i mesi più freddi dell'anno. Tuttavia, può essere usato anche nei mesi estivi, specialmente nelle zone dove si avverte afa e umidità anche d'estate.
Bisogna però ricordare una cosa fondamentale. Il deumidificatore non raffredda l'aria e di conseguenza non la riscalda. Non si può paragonare alle funzioni di un condizionatore o di un climatizzatore in quanto svolge un lavoro totalmente diverso. Infatti, il suo scopo è quello di attenuare il livello di umidità presente in un ambiente e diffondere una sensazione di clima più piacevole e rilassante.
Perché usarlo proprio in inverno? Perché attenua la sensazione di freddo umido e duro. Combatte l'umidità e aiuta anche i soggetti che soffrono di allergie o asma, in quanto purifica l'aria.
Livelli ideali di umidità
I livelli ideali di umidità variano a seconda della stagione. Ad esempio, in inverno dovrebbero essere tra il 40% e il 50%. Questo però dovrebbe verificarsi con una temperatura che si attesti vicino ai 20 gradi. Se la temperatura scende, allora i livelli di umidità dovrebbero mantenersi leggermente più bassi rispetto alle percentuali indicate.
Durante il periodo estivo invece la temperatura sale fino ai 26 gradi e i livelli di umidità ideali non dovrebbero essere maggiori del 60%. Anche in questo caso attenzione però, perché con l'aumento delle temperature è bene sempre avere sotto controllo la percentuale di umidità, così da evitare che si raggiungano cifre elevate.
Manutenzione del deumidificatore
La manutenzione del deumidificatore deve essere fatta costantemente. In genere, le operazioni di manutenzione e pulizia devono essere svolte almeno 2 volte al mese. Come procedere in questo lavoro?
La prima cosa da fare è quella di scollegare la corrente elettrica e aprire il deumidificatore. Se non si sa fare questa operazione, basterà dare un'occhiata al libretto di istruzioni: ogni modello è diverso, dunque potrebbe avere una procedura particolare per essere aperto.
A quel punto, occorre identificare il serbatoio, toglierlo, svuotarlo e pulirlo con detersivo e detergente dei piatti. Attenzione a non usare un detersivo troppo aggressivo o il serbatoio potrebbe rompersi.
Bisogna poi asciugarlo e quando sarà asciutto occorre rimetterlo al suo posto. In questo modo, si sarà effettuata la corretta manutenzione del deumidificatore.
Deumidificatore e consumi
Solitamente, i deumidificatore non sono molto potenti dunque non consumano in modo elevato. Tuttavia, è bene ricordare di accendere questi prodotti solo in alcuni momenti della giornata, non bisogna avere in funzione questo strumento per ore e ore. Questo perché oltre a consumare corrente, il deumidificatore può rendere l'aria eccessivamente secca in un ambiente.
Generalmente la potenza del deumidificatore è di circa 200-300W, con un consumo di 0,2/0,3 kWh nella prima ora di utilizzo. Dunque per contenere i costi in bolletta ed evitare problemi di salute, si consiglia di utilizzare il deumidificatore in modo intelligente e responsabile e di calcolare il consumo elettrico al pari di tutti gli altri elettrodomestici.
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