14 feb 2023 | 4 min di lettura
Nel 2022, l'intero mercato delle criptovalute ha perso circa 1,4 trilioni di dollari di valore, con il settore che ha dovuto affrontare problemi di liquidità e fallimenti, culminati con il crollo del trading exchange FTX. Sebbene il bitcoin abbia registrato un piccolo rialzo all'inizio del 2023, in linea con gli asset rischiosi come le azioni, gli esperti affermano che è improbabile che la criptovaluta ritorni al suo massimo storico di poco meno di 69.000 dollari.
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Il Bitcoin dovrebbe essere scambiato all'interno di un range e dare prova di essere volatile e sensibile ad indicatori macroeconomici come gli aumenti dei tassi di interesse.
Secondo gli analisti del settore nel 2023 non dovrebbe verificarsi una nuova corsa al rialzo.
Gli investitori prevedono quindi che il 2023 sarà un anno di cautela, prima di una potenziale corsa al rialzo che potrebbe iniziare nel 2024.
Secondo alcuni esperti la fase ribassista è agli sgoccioli e dovrebbe arrestarsi con il raggiungimento del Bitcoin a 12.000 dollari prima di risalire per assestarsi in un range di scambio tra i 15.000 e i 20.000 dollari nella forchetta bassa e tra i 25.000 e i 30.000 dollari nella parte alta.
Anche se molte delle vendite forzate che si sono verificate nel 2022 a seguito dei crolli del mercato sono ora terminate, non c'è molto denaro nuovo che entra nel bitcoin.
Questa situazione lascia uno spazio piuttosto limitato per il rialzo.
Gli investitori tengono d'occhio anche la situazione macroeconomica.
Il Bitcoin ha dimostrato di essere strettamente correlato agli asset di rischio come le azioni e, in particolare, quelle dell'Indice Nasdaq, che pesa sul settore tecnologico.
Le criptovalute e questi asset risentono delle variazioni dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea. Entrambe hanno intrapreso un percorso aggressivo di rialzo dei tassi di interesse per cercare di domare l'inflazione danneggiando gli asset di rischio insieme al Bitcoin.
Secondo gli addetti ai lavori, un cambiamento della situazione macroeconomica potrebbe aiutare il Bitcoin.
Potrebbero esserci catalizzatori di cui non siamo a conoscenza, ancora una volta, la situazione macro e l'ambiente politico sono piuttosto incerti e l'inflazione continua ad essere piuttosto alta.
Ciò potrà creare nuovi ruoli per le criptovalute nei portafogli degli investitori.
I cicli storici del Bitcoin si verificano all'incirca ogni quattro anni.
In genere, la principale criptovaluta raggiunge i massimi storici e poi subisce una massiccia correzione. Secondo alcuni analisti potrebbe quindi verificarsi un anno negativo e poi un anno di lieve ripresa.
All'interno di questi cicli si verifica anche il "dimezzamento". Questo avviene quando i minatori, che gestiscono macchine specializzate per convalidare efficacemente le transazioni sulle reti bitcoin, vedono i loro compensi per la loro attività di mining perdere il 50% del valore.
I minatori ricevono Bitcoin come ricompensa per la convalida delle transazioni. Il dimezzamento, che avviene ogni quattro anni, rallenta di fatto l'offerta di Bitcoin sul mercato. I Bitcoin in circolazione saranno sempre e solo 21 milioni.
Il dimezzamento di solito precede una corsa al rialzo. Il prossimo evento di dimezzamento avrà luogo nel 2024.
Secondo Anthony Scaramucci, fondatore di SkyBridge Capital, il 2023 sarà un "anno di ripresa" per il bitcoin che - secondo lui - potrebbe essere scambiato a 50.000-100.000 dollari in due o tre anni.
Secondo altri investitori la corsa al rialzo inizierà probabilmente da qui ad un anno poichè gli effetti del crollo di FTX potrebbero continuare a farsi sentire per altri sei-nove mesi.
Jean-Baptiste Graftieaux, amministratore delegato globale della borsa di criptovalute Bitstamp, ha dichiarato che il prossimo rally potrebbe avvenire nei prossimi due anni, citando il crescente interesse degli investitori istituzionali.
Tuttavia, altri operatori finanziari specializzati in criptovalute hanno avvertito che gli eventi del 2022 hanno causato un enorme danno reputazionale al settore e alla classe di asset, quindi hanno avvertito che ci vorrà del tempo prima che la fiducia ritorni.
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