6 gen 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Raffaele D.
Se in Italia il costo dell’assicurazione auto resta sempre alto rispetto ai principali competitor europei, nonostante il trend al ribasso registratosi negli ultimi anni, il motivo è anche nei tanti veicoli che circolano senza assicurazione obbligatoria. Quasi 3 milioni secondo le stime dell’Ivass, l’Istituto di Vigilanza sulle Imprese di Assicurazione, il 6% del totale.
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Tutte le misure prese per contrastarlo, infatti, sono risultate in gran parte inapplicabili.
A cominciare dalla lettura a distanza della targa tramite telecamere o altri dispositivi elettronici, che, come stanno per adesso le cose, può fungere solamente da supporto agli operatori di polizia ma non può sanzionare in automatico le auto senza assicurazione come avviene invece con gli ingressi nelle ZTL e il superamento dei limiti di velocità.
L’Ania, l’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici, ha calcolato che l’evasione assicurativa comporta ogni anno un mancato incasso di premi di circa 1 miliardo di euro, che le compagnie recuperano spalmandolo sui premi dei conducenti, e un mancato gettito per le finanze pubbliche di circa 280 milioni.
Senza contare i costi necessari al mantenimento del Fondo di garanzia per indennizzare le vittime dei pirati della strada e dei veicoli non assicurati, che incidono anche loro sui premi Rc Auto.
Chi circola senza assicurazione auto obbligatoria, ossia la polizza di Responsabilità Civile verso terzi, commette non solo un illecito le cui conseguenze, come abbiamo visto, ricadono su tutti i titolari di un’assicurazione auto, ma corre anche il rischio di subire severe sanzioni nella misura che segue:
In tutte le ipotesi viene sempre disposto il sequestro del veicolo fino a che il trasgressore non si mette in regola con l’assicurazione auto. Se non lo fa l’auto viene confiscata (nell’ipotesi di recidiva l’auto rimane sequestrata per almeno 45 giorni).
Altri fattori che contribuiscono a tenere alte le tariffe Rc Auto in Italia sono le frodi assicurative, i costi degli incidenti (per ogni sinistro causato con colpa i premi subiscono un aumento del +27%, sempre secondo stime Ivass) e un funzionamento non ottimale del sistema bonus-malus, che non a caso le compagnie assicurative vorrebbero modificare.
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