14 giu 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Marco B.
La BCE a maggio ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 3,75%, quello sui depositi al 3,25%, e quello sui prestiti marginali al 4%.
A metà giugno dovrebbe alzarli di altri 25 punti percentuali, mentre in precedenza era arrivata a 50. Ma perché si operano questi aumenti per combattere l'inflazione?
Scoprilo su Facile.it, leader nel confronto di conti correnti online.
Il primo rialzo, dopo dieci anni, era stato deciso a metà luglio del 2022 (+0,25%), quando l’inflazione media nell’area Euro era all’8,1% (a luglio 2021 era al 2,2%). Con ulteriori aumenti nei mesi successivi. A maggio 2023 l'inflazione nella stessa area è al 6,1% (in Italia al 7,6%), con un picco del 10,6% a ottobre 2022.
L’obiettivo della BCE è arrivare intorno al 3% a fine anno (5,3% nell’intero 2023), con un ritorno al 2% intorno a metà del 2025.
Per comprendere le scelte della Banca centrale europea prima di tutto occorre capire cos’è l’inflazione. Sul sito L’economia per tutti di Banca d’Italia si legge che è l'aumento generalizzato dei prezzi dei beni (cibo, energia elettrica, carburanti, ecc.) e dei servizi (un taglio di capelli, un biglietto del treno, ecc.).
L’inflazione può verificarsi quando la domanda di un bene o di un servizio aumenta e supera la quantità offerta, quindi il prezzo cresce (le persone sono disposte a pagare di più pur di ottenere ciò di cui hanno bisogno). O quando c’è un aumento dei costi di produzione.
In quest’ultimo caso si parla di inflazione da offerta: la quantità di beni e servizi che la gente desidera comprare non cambia, ma si riduce la capacità produttiva o aumentano i costi.
L'inflazione può essere dovuta anche a un eccesso di moneta in circolazione rispetto ai beni e servizi prodotti. Tutti questi casi possono sommarsi.
Il fenomeno inflattivo diminuisce la quantità di beni o servizi che possiamo acquistare con i nostri soldi: per questo si dice che l'inflazione riduce il valore della moneta nel tempo. Per esempio, se abbiamo 100 euro e un chilo di pane costa 4 euro, ne possiamo comprare 25 kg. Però se il prezzo dello stesso pane sale a 5 euro, i nostri 100 euro valgono solo 20 kg di pane. Il valore nominale della banconota resta identico, ma diminuisce il suo valore reale. Quindi stipendi e pensioni, se restano invariati (come capita), valgono meno. Idem i risparmi.
L’aumento vertiginoso dell’inflazione da gennaio 2021 a ottobre 2022 è stato determinato da due anni di pandemia, seguiti da una ripresa dei consumi.
Tutto ciò è stato accompagnato da fenomeni speculativi, cui si è aggiunge la crisi della catena internazionale di approvvigionamento causata dalla guerra russo-ucraina (iniziata a fine febbraio 2022 e ancora in corso), con aumenti notevoli dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari.
A metà 2022 la BCE, come altre banche centrali, ha deciso di alzare i tassi di interesse applicati alle banche normali, che a loro volta hanno aumentato quelli applicati a cittadini e imprese, che vedono diminuire il loro potere d’acquisto (per esempio, costa di più un prestito per comprare un’auto o un appartamento). Dunque c’è stato un aumento del cosiddetto costo del denaro.
Ciò ha fatto diminuire i soldi in circolazione, quindi ha contribuito a fare calare l’inflazione, perché ha determinato un’inferiore richiesta di beni, un rallentamento della spesa e una spinta verso il risparmio.
Per visualizzare il meccanismo, basta pensare a un ciclista che scende lungo una ripida discesa: per non cadere deve inevitabilmente usare i freni, in modo da rallentare. La discesa equivale all’inflazione, le frenate equivalgono all’aumento dei tassi di interesse.
*Le tabelle riportano a titolo esemplificativo la struttura del sito. Per tutte le offerte poste in comparazione clicca sul tasto vai e ottieni tutte le informazioni necessarie per valutare la proposta adatta alle tue esigenze
Confronta gratuitamente i conti delle banche operanti in Italia e trova il conto corrente o il conto deposito più vantaggioso.
Trova il miglior conto
Aumenta i tuoi interessi
Informazioni e dettagli su alcuni degli argomenti più rilevanti nel mondo dei conti.
Scopri i dettagli, i prodotti e la storia delle banche partner di Facile.it.
Lun-Sab 9:00-20:00
Il servizio di intermediazione assicurativa di Facile.it è gestito da Facile.it Broker di assicurazioni S.p.A. con socio unico, broker assicurativo regolamentato dall'IVASS ed iscritto al RUI in data 13/02/2014 con numero B000480264 • P.IVA 08007250965 • PEC
Il servizio di mediazione creditizia per i mutui e per il credito al consumo di Facile.it è gestito da Facile.it Mediazione Creditizia S.p.A. con socio unico, iscrizione Elenco Mediatori Creditizi OAM numero M201 • P.IVA 06158600962
Il servizio di comparazione tariffe (luce, gas, ADSL, cellulari, conti e carte) ed i servizi di marketing sono gestiti da Facile.it S.p.A. con socio unico • P.IVA 07902950968