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15 nov 2022 | 5 min di lettura | Pubblicato da Giusy Iorlano

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Le minicar piacciono sempre di più agli italiani. Secondo le ultime stime se ne contano circa 80mila in circolazione, numeri questi che portano il nostro Paese ad essere il secondo mercato europeo del settore con un giro d’affari che sfiora i 50 milioni di euro. Ovviamente queste mini macchine, che hanno quasi sostituito i classici motorini, spopolano soprattutto tra i giovanissimi e nelle grandi città. Non è un caso, dunque, che proprio Roma conti il mercato più vasto, con circa 5mila vetture immatricolate, seguita da Napoli e Catania.

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I motivi di questo boom sono evidenti: questi veicoli, proprio perché di piccola cilindrata, possono, infatti, essere guidati anche da parte di chi non possiede la patente (da 14 anni in poi dopo aver conseguito la patente AM o meglio conosciuta come patentino 50, ndr), possono entrare nei centri storici, nelle zone a traffico limitato e possono essere facilmente parcheggiati (anche negli spazi per motorini) favorendone la diffusione anche tra gli adulti. A ciò si aggiunge anche il fatto che queste minicar hanno dei consumi bassissimi, il che in questo periodo di crisi energetica non guasta affatto.

Minicar e Codice della Strada

Le minicar rientrano nella categoria dei quadricicli leggeri, dunque sono assimilati dal Codice della Strada al più classico veicolo a due ruote meglio noto come ciclomotore o motorino.

Possono essere dotate di un motore a benzina che arriva fino a 50 cc di cilindrata o di un motore diesel o elettrico con una potenza massima non superiore a 4kW. Come tale il Codice della Strada le riconosce come idonee al trasporto delle persone (dopo i 16 anni con patente AM, nessun vincolo, invece, per i patentati maggiorenni, ndr).

Per modalità di guida e aspetto sono ovviamente molto più simili ad una autovettura piuttosto che a un motorino, essendo a quattro ruote e non a due, ma non per questo c’è da dire che siano più sicure.

Sono, infatti, sempre più numerosi, negli ultimi anni, gli incidenti mortali sulle nostre strade con questi veicoli, che non sono comunque dotati di una struttura adatta a proteggere gli occupanti in caso di scontro, e ciò ha fatto emergere numerose perplessità e interrogativi sul loro utilizzo. Motivo, questo, per cui il nuovo Codice della Strada ha anche previsto una "stretta" introducendo multe più severe per chi trucca queste minicar.

Se da un lato, dunque, la minicar può essere a tutti gli effetti assimilata ad una piccola vettura dotata di scocca, che può trasportare un conducente ed un passeggero così come un’auto tradizionale, dall’altro lato, invece, il suo motore è assimilato a quello di uno scooter visto che ha la stessa cilindrata. Inoltre, la sua circolazione è limitata al traffico urbano e non a quello extraurbano, anche perché la sua velocità è molto contenuta.

La minicar, così come previsto dall’articolo 53 del Codice della Strada, non può superare, infatti, i 45 km/h e, come detto, si può guidare con il semplice patentino previsto per i ciclomotori che può essere conseguito già a partire dai 14 anni, dopo il superamento dell’esame previsto. Inoltre sarà necessario ottenere il certificato medico che attesti l’effettivo possesso di tutti i requisiti psico-fisici da parte del candidato per poter guidare.

Così come su una normale autovettura, anche sulle minicar è obbligatorio allacciare le cinture di sicurezza sia da parte del guidatore che da parte dell’eventuale trasportato.

Inoltre, sulla minicar va pagato entro il 31 gennaio di ogni anno anche il bollo auto che sarà diverso da regione a regione.

Minicar: come si assicurano?

La minicar, così come tutti i mezzi che vanno messi su strada, deve essere necessariamente coperta dalla polizza assicurativa. Ma la sua assicurazione è completamente differente da quella di un ciclomotore, anche perché il contratto dovrà tener conto della copertura del passeggero, così come una normale automobile.

La procedura di stipula del contratto è, dunque, più simile a quella delle classiche autovetture che a quella di uno scooter.

La polizza è stipulata dietro il pagamento del premio, ha una durata annuale e si può fare sia recandosi presso un’agenzia fisica che rivolgendosi direttamente alle compagnie online.

Scelta la polizza più adatta alle nostre esigenze sarà necessario presentare tutti i documenti necessari per la stipula, in primis il proprio documento di identità valido e il proprio codice fiscale. Sarà, poi, necessario il libretto di circolazione della minicar e, in caso di passaggio ad un’altra compagnia assicurativa, l’attestato di rischio.

Se, poi, è la prima volta che assicuriamo il mezzo bisognerà inviare alla compagnia assicurativa anche il certificato di proprietà o, in caso di auto usata, il documento dal quale si evince il passaggio dal vecchio al nuovo intestatario.

Quanto costa la polizza

Il costo dell’assicurazione di una minicar, così come quella di una normale autovettura, può variare in base a diversi parametri quali ovviamente la cilindrata del mezzo, l’età del contraente, la zona di residenza, la classe di merito assegnata e così via.

In generale i costi per queste polizze sono più bassi di quelli delle normali auto, ma più alti dei ciclomotori e vanno da un minimo di 200 euro fino ad un massimo di 300 euro all’anno attestandosi su un costo medio di circa 240/250 euro annui.

Questo premio si riferisce alla solo copertura base, l’RC auto obbligatoria, ma poi aumenta se a questa copertura si decideranno di aggiungere ulteriori garanzie accessorie. Ovviamente, maggiori saranno queste garanzie, più alto sarà il livello del premio.

Le offerte esistenti sul mercato sono davvero molteplici, quindi è bene considerare sempre diverse proposte esistenti valutando tutti gli elementi del contratto, quali ad esempio i massimali previsti oppure l’eventuale presenza di clausole di esclusione e di limitazione. Le prime, ricordiamo, individuano delle fattispecie in cui l’intervento della compagnia è del tutto escluso, le seconde invece, limitano l’intervento dell’assicuratore nel risarcimento, come nel caso delle franchigie.

Sarà sicuramente utile valutare, tra le prime cose, l’eventuale possibilità di poter sfruttare i vantaggi della Legge Bersani facendo in modo che la polizza della minicar erediti la classe di merito del familiare più virtuoso in famiglia, evitando così per la stipula della nuova polizza di partire dalla classe più alta.

Se non è possibile ricorrere alla Bersani, potrebbe essere utile intestare la polizza ad un adulto perché uno dei parametri che influenza il premio è, come abbiamo detto, proprio l’età del contraente. Maggiore, dunque, sarà l’età, più basso sarà il premio.

Infine stipulare una polizza online consente sicuramente un più alto risparmio rispetto al canale tradizionale purché però si stia ben attenti ad individuare le coperture di cui si ha effettivamente bisogno. Il consiglio, in conclusione, è sempre lo stesso: leggere tutte le clausole prima della sottoscrizione della polizza.

Autore
foto Giusy Iorlano

Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma.

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