7 apr 2020 | 21 min di lettura | Pubblicato da Castiglia M.
Le contromisure del Governo all’emergenza Coronavirus proseguono: dopo l'approvazione del Decreto Cura Italia, il (cioè il Dpcm del 22 Marzo), la situazione in Italia si è evoluta e diversi nuovi decreti sono arrivati per fronteggiare il Covid19. Di seguito un riepilogo in ordine cronologico di tutte e misure prese dal Governo.
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Dopo l’intesa raggiunta nella serata del 15 Maggio tra Governo e Regioni, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera nella notte al Decreto legge che detta le norme che regolamenteranno gli spostamenti delle persone e le riaperture delle attività produttive ed economiche a partire da lunedì 18 Maggio. Le norme della Fase 2 valide per tutto il territorio nazionale, potranno essere integrate da decreti e ordinanze regionali e comunali.
Queste potranno essere anche più restrittive, e rimarranno in vigore sino al 31 Luglio 2020.
Con l’accordo raggiunto, il Governo ha espresso la volontà di riconoscere più autonomia alle Regioni nell’ambito delle Linee guida Inail che dovranno essere rispettate ma con un margine di autonomia da parte degli enti locali, in base all’andamento della curva epidemiologica e in funzione della nascita di eventuali nuovi focolai.
E’ ora atteso un nuovo Dpcm che entrerà nei dettagli delle riaperture. Di seguito le principali regole che dovranno essere rispettate a partire da lunedì 18.
Dal 18 Maggio si potrà circolare liberamente all’interno della stessa regione mentre dal 3 Giugno ci si potrà spostare anche tra una regione e un’altra e all’interno dei Paesi dell’Unione europea. Vale a dire che, da quest’ultima data, potranno venire in Italia anche i turisti stranieri provenienti dai Paesi dell’Unione con l’abolizione dell’obbligo di quarantena.
Dovranno avere posti limitati e il distanziamento tra le persone dovrà essere di almeno un metro. Se non fosse possibile rispettare la distanza, sarà necessario disporre tra i tavoli barriere alternative come, ad esempio, il plexiglas o altro in modo da impedire la trasmissione del contagio.
Per parrucchieri ed estetisti, nel rispetto delle norme e dei dispositivi di sicurezza, è richiesta la prenotazione obbligatoria. Restano vietati massaggi, sauna e bagno turco.
Sono previste regole per il distanziamento nelle aree comuni e percorsi differenziati per chi entra e chi esce. Obbligo di mascherina per i clienti e per il personale qualora dovesse venire in contatto con i clienti stessi.
Ecco il link per l'elenco completo delle riaperture.
Via libera del Consiglio dei ministri al Decreto Rilancio che prevede 255 articoli per uno stanziamento pari a 55 miliardi di euro. “Un importo – ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte - pari a due leggi di Bilancio”. Il decreto passerà ora al vaglio del Parlamento dove potrebbe essere anche migliorato con “anche, mi auguro – ha detto il Presidente del Consiglio -, il contributo delle opposizioni”.
Le misure previste, che secondo il Governo dovranno anche porre le basi per la ripresa economica e sociale, hanno l’obiettivo di tutelare le imprese, le famiglie e i lavoratori in sofferenza a causa dell’emergenza Coronavirus. Ecco i punti principali:
Il Governo ha messo sul piatto 25,6 miliardi di euro per rafforzare casa integrazione e il bonus per i lavoratori autonomi. “Si sta lavorando – ha detto Giuseppe Conte – per recuperare i ritardi accumulati sulla cassa integrazione in deroga, attraverso uno snellimento delle procedure”.
Sono quasi 16 i miliardi stanziati per supportare le imprese. Per le più piccole sono previsti aiuti anche a fondo perduto mentre alle più grandi si potranno offrire forme di capitalizzazione.
Al settore turistico andranno complessivamente 4 miliardi di euro. Per gli alberghi, le pensioni, gli stabilimenti balneari, e, in generale, per gli esercizi aperti al pubblico è abolita la prima rata dell’Imu di giugno.
Per le famiglie con figli piccoli sono prorogati sino a 30 giorni i congedi parentali. L’indennizzo sarà pari al 50% della retribuzione.
Il bonus baby sitter sale da 600 a 1.200 euro per chi non l’ha ancora avuto. Il bonus è spendibile anche per servizi all’infanzia e centri estivi.
Per le fasce di popolazione indigenti viene introdotto per due mesi il Reddito di emergenza. Il sussidio andrà da 400 a 800 euro mensili in base al numero dei componenti del nucleo familiare.
Stanziati 3 miliardi e 250 milioni per rafforzare il Servizio sanitario nazionale. Risorse importanti saranno investite per potenziare la rete territoriale “che – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza - è la vera chiave per affrontare l’epidemia”.
Via libera al nuovo Dpcm che detta le misure per affrontare la cosiddetta ‘Fase 2’ dell’emergenza Covid19. Una fase che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha definito “di convivenza con il virus”. I provvedimenti riguardano il mondo del lavoro e le relazioni personali e sociali. Valgono dal 4 Maggio e per le due settimane successive (fino al 18 maggio) e confermano le misure di distanziamento (almeno 1 metro) generalizzato.
Dal 4 Maggio sarà possibile far visita ai parenti, evitando le riunioni di famiglia e le feste. Potranno invece riprendere le attività motorie individuali, oltre che gli allenamenti sportivi a livello professionistico. Ancora vietati gli spostamenti tra regione e regione. Per quanto riguarda le attività produttive, i primi a ripartire saranno i settori manifatturiero e cantieristica. Confermato il bonus a fondo perduto per autonomi e partite Iva.
Intanto sono allo studio un protocollo di sicurezza per le aziende di trasporto e un altro per i cantieri.
“Con questi protocolli – ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte – sarà possibile avviare un allentamento del lockdown. E’ stato inoltre predisposto un meccanismo per il quale le Regioni dovranno fornire costantemente i dati relativi alla curva epidemiologica dei territori e all’adeguatezza delle strutture sanitarie. In questo modo, si potranno definire le situazioni critiche e le soglie sentinella per intervenire su un certo territorio e deciderne subito la chiusura”.
Dal 4 Maggio (e in qualche caso anche prima) riaprono le attività dei settori costruzioni e manifatturiero e il commercio all’ingrosso funzionale a manifattura e cantieri edili. La riapertura è consentita purché nel rispetto dei protocolli di sicurezza.
Dal 4 Maggio, non più solo consegne a domicilio: bar e ristoranti potranno riavviare l’attività ma solo per l’asporto, senza assembramenti, rispettando file e distanze. Si entra uno per volta e il cibo deve essere consumato a casa o in ufficio.
Sono permessi spostamenti mirati per far visita ai familiari ma nel rispetto delle distanze di sicurezza e con le mascherine. Vietati gli assembramenti e quindi no alle feste anche private. Restano vietati gli spostamenti da regione a regione, a meno che per motivi di lavoro, di salute e di comprovate necessità, mentre dal 4 Maggio potrà rientrare nel proprio domicilio o residenza chi è rimasto ‘chiuso fuori’ a causa della quarantena.
Restano le autocertificazioni fino a quando saranno in vigore le limitazioni negli spostamenti.
Per quanto riguarda le mascherine, è prevista un’ordinanza della Protezione civile per bloccarne il prezzo a 50 centesimi ed evitare speculazioni. C’è l’impegno a eliminare l’iva con i prossimi provvedimenti.
Tutti i dettagli sul decreto Fase2 li trovate al link.
Le misure per il distanziamento sociale, il rafforzamento delle reti sanitarie del territorio, la fase2, le misure di sostegno alla crisi economica, il Mes e gli strumenti allo studio a livello europeo. Questi i punti toccati il 21 Aprile nell’informativa al Senato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Per quanto riguarda le riaperture parziali, si va verso la conferma della data del 4 Maggio, con dinamiche che verranno definite dalla task force nei prossimi giorni.
Mantenere e rispettare le misure per il distanziamento sociale e promuovere l’utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione individuale fino a quando non saranno disponibili una precisa terapia e un vaccino anti Covid. Su questi punti ha insistito il Presidente del Consiglio, annunciando il rafforzamento della strategia di mappatura dei casi sospetti con l’utilizzo di nuove tecnologie. In tal senso, la app ‘Immuni’ diventa uno strumento essenziale per accelerare il processo. La app – ha però precisato Giuseppe Conte - sarà su base volontaria e chi non vorrà scaricarla non subirà limitazioni nei movimenti e altri pregiudizi.
Per quanto concerne la distribuzione dei dispositivi di protezione personale, il Presidente del Consiglio ha comunicato che al 19 Aprile risultano distribuiti circa 3.900 ventilatori per le terapie, 105mila tubi endotrachiali e 117 milioni di mascherine di varia tipologia. Tutte le informazioni al proposito sono comunque disponibili sui siti ufficiali del Governo, tramite il sistema Ada (Analisi distribuzione aiuti) aggiornato in tempo reale.
L’andamento della curva epidemiologica suggerisce che le misure restrittive adottate dai Dpcm di Marzo e di Aprile (proroga) sono efficaci. Ora però si prospetta la fase più complessa. Previsto un allentamento del regime restrittivo attuale per quanto riguarda le attività produttive e commerciali, ma la ripartenza dovrà procedere sulla base di un piano strutturato che comporti una revisione dei modelli organizzativi, di lavoro e di trasporto pubblico e privato. Anche per le misure di distanziamento sociale ci saranno alcune modifiche su sollecitazione sia dei cittadini sia dei rappresentanti politici. Per questo motivo – ha detto Conte - si sta elaborando una strategia per procedere a un allentamento progressivo e ordinato. A tal fine, il comitato di esperti in materia economica e sociale, costituito con il Dpcm del 10 Aprile, sta elaborando proposte utili che orientino il Governo nelle decisioni che dovrà assumere al riguardo. Le strategie individuate per la ripartenza si baseranno su imprescindibili precondizioni di sicurezza, mentre le riaperture delle attività commerciali e produttive saranno omogenee su tutto il territorio nazionale e sempre tenendo sotto controllo la curva del contagio per intervenire in caso di necessità. Dovrà essere comunque garantito il rispetto dei protocolli. Il programma in elaborazione sarà discusso con tutti i soggetti coinvolti per acquisire le loro valutazioni.
Oltre ai provvedimenti a sostegno dell’economia varati con il decreto 23/2020, ora all’esame della Camera per la sua conversione in legge, il Presidente del Consiglio ha annunciato l’invio a breve al Parlamento di una relazione contenente la richiesta di spostamento degli obiettivi di bilancio programmati per il 2020 pari a una cifra non inferire a 50 miliardi di euro che si aggiungeranno ai 25 già stanziati per un intervento complessivo non inferiore a 75 miliardi di euro. Il ricorso al disavanzo finanzierà varie misure destinate, tra l’altro, al rafforzamento del personale sanitario, della Protezione civile e delle forze di sicurezza, alla proroga e al rafforzamento delle misure sociali. In particolare: cassa integrazione e indennizzi per autonomi e partire Iva, al sostegno di chi non è coperto da cassa integrazione e delle piccole e medie imprese, fondi aggiuntivi per Comuni, Provincie, Città Metropolitane e Regioni, oltre a interventi di supporto per i settori particolarmente colpiti dalle misure di contenimento del virus.
Prorogato sino al 3 Maggio il lockdown decretato il 9 Marzo scorso per l'emergenza Coronavirus. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stampa organizzata al termine di una riunione durata sei ore, a cui hanno partecipato il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e i rappresentanti dei partiti di maggioranza.
La bozza del nuovo Dpcm conferma le restrizioni che prevedono limiti allo spostamento delle persone e lo stop delle attività produttive, benché con qualche novità per queste ultime.
A partire dal 14 Aprile potranno riaprire:
“Le misure restrittive adottate – ha detto Conte – stanno dando dei risultati ma non possiamo vanificare gli sforzi fin qui fatti. Dobbiamo mantenere alta la soglia di attenzione per non rischiare di dover ricominciare daccapo. L’auspicio è che dopo il 3 Maggio si possa ripartire, anche se con cautela e in condizioni di sicurezza”.
Intanto si lavora a un programma articolato per la fase 2 che poggia su due pilastri: l’istituzione di un gruppo di esperti e il Protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Approvato il 6 Aprile il decreto legge a sostegno della liquidità alle imprese e a contrasto dell’impatto sull’economia dell’epidemia Covid19.
Si tratta di 400 miliardi di euro che andranno a imprese piccole e grandi, attraverso prestiti erogati tramite i canali bancari e garantiti dallo Stato. Dei 400 miliardi, 200 miliardi serviranno a finanziare il mercato interno e 200 miliardi per favorire il mercato dell’export.
Il decreto prevede inoltre:
Più in dettaglio, per le imprese di tutte le tipologie e senza limite di fatturato, il decreto mette in campo 200 miliardi di garanzie per prestiti garantiti fino al 90% dallo Stato. I prestiti potranno arrivare fino al 25% del fatturato o al doppio del costo del personale.
Per le aziende con meno di 500 dipendenti, tramite l’intermediazione degli istituti bancari e creditizi, è stato rafforzato il Fondo centrale per prestiti fino 5milioni di euro con il 90% di garanzia statale.
Come anticipato dal ministro della Salute Roberto Speranza durante la mattina del 1° aprile, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato in serata la firma di un nuovo Dpcm che proroga sino al 13 di Aprile i blocchi introdotti per contenere la diffusione dell’epidemia Coronavirus.
La proroga, che entrerà in vigore il 4 di Aprile, rinnova tutte le limitazioni imposte per quanto riguarda gli spostamenti delle persone e lo stop alle attività non considerate essenziali. Difficile prevedere quando le misure restrittive potranno essere allentate.
Nella giornata del 29 Marzo, il Governo ha varato un piano di aiuti a sostegno di Comuni e famiglie.
Nella serata del 24 marzo, il Governo ha dato il via libera a un nuovo provvedimento volto a inasprire le misure per fronteggiare l'emergenza Covid-19. I nuovi provvedimenti previsti dal nuovo Decreto prevedono:
Le nuove misure saranno in vigore per 30 giorni e, in funzione dell'andamento dell'emergenza, potranno essere prolungate per altri 30 giorni fino al 31 luglio 2020.
L'integrazione "Chiudi Italia", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale con Decreto Legge del 22 marzo 2020, sancisce che dal 23 Marzo siano in vigore nuove norme che regolano la “sospensione delle attività produttive industriali o commerciali” non ritenute strategiche in questo periodo di piena emergenza COVID-19 e almeno fino al 3 Aprile. Una stretta, dettata dalla necessità di ridurre gli assembramenti e quindi le possibilità di contagio da Coronavirus, che arriva a pochi giorni dall’emanazione del Cura Italia con le misure di sostegno e le nuove norme per le famiglie, le imprese e i lavoratori.
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, conosciuto anche come decreto Cura Italia, contenente i provvedimenti varati dal Governo per far fronte all’emergenza Covid 19. Il decreto comprende le misure di sostegno alle famiglie, alle imprese e al lavoro e detta le norme in materia di sanità, fisco, lavoro e liquidità per famiglie e imprese. La manovra vale 25 miliardi di euro. Di seguito i dettagli.
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